Elemento chimico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: punto fermo alla fine delle note che contengono solo T:Cita
Riga 8:
Aristotele aveva ipotizzato che alla base di tutto ci fossero quattro elementi fondamentali ovvero terra, acqua, aria e fuoco, che insieme costituivano tutte le sostanze; questa teoria venne ritenuta valida fino al [[XV secolo]] quando [[Paracelso]] formulò una teoria alternativa, ''[[teoria dei tria prima]]'', secondo la quale i costituenti fondamentali della materia sarebbero invece stati [[Sale (alchimia)|sale]], [[Zolfo (alchimia)|zolfo]] e [[Mercurio (alchimia)|mercurio]]; la differenza con la dottrina aristotelica stava nel fatto che Paracelso aveva preso spunto dalle fondamentali operazioni chimiche di combustione e distillazione per arrivare alle sue conclusioni.<ref name=":0" />
 
Solo nel [[XVII secolo]], con l'affermazione della [[Meccanica classica|fisica newtoniana]], la teoria aristotelica entrò in crisi.<ref name=":0" /> I concetti di elemento chimico e composto chimico furono illustrati da [[Robert Boyle]], nel [[1661]], nel suo libro ''[[Il chimico scettico]]'' (''The Sceptical Chymist'').<ref>{{Cita|The Cambridge Dictionary of Scientists}}.</ref> Boyle dimostrò l'inconsistenza sperimentale della teoria aristotelica affermando che le sostanze erano formate da particelle che differiscono tra loro per dimensioni, forma, disposizione e movimento delle stesse.<ref name=":0" />
 
Tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700 si sviluppò un approccio diverso. Ad esempio [[Georg Ernst Stahl]] elaborò la teoria del [[flogisto]] ma fondamentale risultarono le ricerche di [[Antoine-Laurent de Lavoisier]] che lo portarono a ritenere che un elemento era una sostanza che non è possibile decomporre mediante l'[[analisi chimica]] e realizzando una sua tavola degli elementi che affinò col tempo.<ref name=":0" /> [[John Dalton]] introdusse successivamente la [[teoria atomica]] secondo la quale ciascun atomo è caratterizzato da una diversa densità. Agli elementi noti al tempo di Lavoisier, le ricerche elettrochimiche della prima metà del 1800 ne aggiunsero un'altra quindicina; grazie poi all'introduzione dei metodi spettroscopici a fine 1800 si scoprirono altri elementi grazie anche all'introduzione del [[Tavola periodica degli elementi|sistema periodica]] degli elementi di Mendeleev. Nuovi metodi di analisi portarono durante il 1900 alla scoperta di nuovi elementi grazie anche allo studio dei [[gas rari]], alla radioattività, all'uso dello [[spettrografo di massa]] e agli elementi prodotti artificialmente per trasmutazione nucleare.<ref name=":0" />