Hadramawt: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''Hadramawt''' o '''Hadramaut''' ({{Arabo|حضرموت|Ḥaḍramawt}}) è la regione meridionale della [[Penisola arabica]] che si estende a est dello [[Yemen]] e che confina a sud con l'[[Oceano Indiano]], a nord con il [[Rub' al-Khali]] e a est con l'[[Oman|‘Omān]].
[[ImmagineFile:Map_of_Aksum_and_South_Arabia_ca._230_AD.jpg|upright=1.6|thumb|Regno di Hadramawt (violetto) nel III secolo d.C.]]
Il [[toponimo]] sud-arabico locale (hadramita) ''ḥḍrmt'', così come quello [[Lingua sabea|sabeo]] ''ḥḍrmwt'', sembra derivi dalla radice <ḍ-r-m>, che significa "caldo ardente", in cui il suffisso ''-ōt'' sembra avere la funzione dell'articolo determinativo<ref>A.F.L. Beeston, ''s. v.'' «Ḥaḍramawt», in: ''[[Encyclopaedia of Islam]]/Encyclopédie de l'Islam'', Leida-Parigi, 1960-2005.</ref>.
 
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Tracce di un antico sviluppo urbano sono state trovate nel centro di Madhāb, presso l'attuale Ḥurayḍa, fin dalla fine degli [[Anni 1930|anni trenta]] dello scorso secolo. Oggetto di particolare attenzione è l'antica città di Shabwa.
[[ImmagineFile:Griffon hadhramaut.jpg|thumb|left|Grifone dal palazzo reale di Shabwa, antica capitale del regno di Ḥaḍramawt. [[Aden]], Museo Nazionale]]
Il suo primo sovrano di cui si abbiano tracce epigrafiche è ''šmr yhr‘š'', vocalizzato in ambito arabofono come Shamir Yur‘ish.
Sorto dopo una lunga serie di guerre, specialmente con il regno sabeo che si estendeva ad occidente, il regno hadramitico non aveva altre possibilità per svilupparsi a parte dedicarsi alla [[pesca (attività)|pesca]] e alla navigazione oppure di commerciare uno dei beni a maggior utilità marginale che si sviluppava sui suoi territori: l'[[incenso]]. Pur essendo buoni navigatori, capaci di sfruttare sapientemente i [[monsone|monsoni]], gli abitanti dell'Hadramawt scelsero più decisamente la seconda via, come pure faranno Sabei, Qatabanici, [[Minei]] e Awsanici.
[[ImmagineFile:Oman Dhofar Frankincense.jpg|thumb|Alberi d'incenso ([[Dhofar]], [[Oman]]).]]
Sembra che nell'Hadramawt, prima che altrove, il sentimento religioso (per lo più [[politeismo|politeistico]] ma ruotante intorno a una divinità "dionisiaca della vegetazione", con qualche possibile accostamento all'[[Eracle]] [[Grecia antica|greco]]<ref>Si vega Giovanni Garbini, "''Sur quelques aspects de la religion sud-arabe pré-islamique''", in: ''Abhandlungen Gesellschaft der Wissenschaften zu Göttingen'', ph.-hist. Kl. 3e Folge Nr. 98 (1976), pp. 182-188.</ref>) si evolvesse, nelle età precedenti il manifestarsi della fede islamica, verso forme di culto [[monoteismo|monoteistico]] e che la divinità da essi adorata fosse chiamata Raḥmān (lett. "Misericordioso"), nome che nell'[[Islam]], probabilmente non a caso, sarà indicato da Dio come suo nome proprio, unitamente a quello più noto di [[Allah]]:
{{citazione|Dì: "Invocatelo come Allàh, o invocatelo come Raḥmān..."|[[Corano|Cor.]]XVII:110<ref>Trad. di [[Alessandro Bausani]], ''Il Corano'', Firenze, Sansoni, 1955 (successive riedizioni Milano, Rizzoli).</ref>}}
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==Età contemporanea==
A partire dalla prima metà del XIX secolo la zona cadde progressivamente sotto l'influenza britannica, che aveva occupato la vicina [[Colonia di Aden]]. I Britannici siglarono infatti con i potentati locali dei trattati che diedero vita ad una sorta di [[protettorato]].
 
Nel XX secolo l'Hadramawt, nel periodo del Protettorato [[Regno Unito|britannico]], fu governato dai Kathiridi con sede a Sayʾūn e dagli Yāfiʿi con sede invece ad al-Mukallā.
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Hadhramaut}}
 
[[Categoria:Geografia dell'Arabia]]