L'imperatore di Capri: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Antonio De Fazio, cameriere in un albergo di Napoli, viene preso per il Bey di Agapur da un'avventuriera, che gli dà appuntamento a Capri, per il giorno seguente. Di nascosto della moglie e della suocera, Antonio va a Capri con un amico ed anche lì viene preso per il Bey. Una serie di stravaganze, commesse involontariamente, gli fruttano l'ammirazione dei villeggianti, che cercano di imitarlo, proclamandolo l'uomo più chic di Capri, mentre le donne sospirano d'amore per l'incantevole e misterioso principe. Antonio diventa l'eroe di numerose avventure, ma proprio quando, nello splendore d'una festa, sta per essere proclamato Imperatore di Capri, arrivano la moglie e la suocera, e come se questo non bastasse, arriva anche il vero Bey. Ma tutto finisce bene, perché Antonio salva il Bey da un attentato, guadagnandosi la riconoscenza del principe, che lo ricompensa con una quantità inverosimile di pietre preziose di straordinario valore
Antonio De Fazio lavora come cameriere in un albergo napoletano; un'ospite dell'hotel, Sonia Bulgarov, scambiandolo per il Bey Khan di Agapur, l'uomo più ricco del mondo, gli dà un appuntamento. Viene così invitato, insieme a un suo amico pure lui residente dell'hotel, a [[Isola di Capri|Capri]], dove, creduto anche qui il Bey, riceve le attenzioni della gente più chic dell'isola che fa di tutto per imitarlo e "aggiudicarselo": oltre a Sonia, le cui scelte sono decise dal suo losco marito Osvaldo che la ipnotizza, ci sono la baronessa [[Germania|tedesca]] [[Necrofilia|necrofila]] Von Krapfen e la sensuale chitarrista Emanuela. Totò dovrà affrontare varie peripezie sull'isola e a minacciare di rovinare ogni cosa sarà l'arrivo di sua moglie e sua suocera, ma il lieto fine è assicurato.
 
== Produzione ==
[[Carlo Ponti]], produttore esecutivo della [[Lux]], contattò Totò per girare ''L'imperatore di Capri'' in sette settimane; in realtà, per la realizzazione della pellicola furono sufficienti solo tre settimane: essendo quindi libero per un mese, il comico napoletano fu convinto dallo stesso Ponti a girare un altro film (''[[Totò cerca casa]]''), dove ritrovò sul set l'interprete di Emanuela, [[Alda Mangini]], scritturata stavolta per il ruolo di sua moglie.