Clinopodium nepeta: differenze tra le versioni

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==Etimologia==
Il nome generico (''Clinopodium'') deriva da una parola [[Lingua greca antica|greca]] ''"klinopodion"'' (formata da due parole: ''"klino"'' = pendenza, adagiarsi o letto e ''"podos"'' o ''"podios"'' = un piede), già usata da [[Dioscoride]] (Anazarbe, 40 circa – 90 circa), medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a [[Roma]] ai tempi dell'imperatore [[Nerone]], e fa riferimento alla forma di manopola dell'[[infiorescenza]].<ref>{{cita|David Gledhill 2008|pag. 111}}.</ref> Secondo altre [[Etimologia|etimologie]], facendo riferimento ad uno dei [[Sinonimo (botanica)|sinonimi]] di questa pianta (''Satureja nepeta'' <small> (L.) Scheele</small>, il significato potrebbe essere "salato".<ref>{{cita web|url =http://www.calflora.net/botanicalnames/pageCI-CY.html|titolo = Botanical names|accesso = 4 ottobre 2016}}</ref> Il nome specifico (''nepeta'') è stato usato per primo da [[Gaio Plinio Secondo]] (Como, 23 – Stabiae, 25 agosto 79]), scrittore, ammiraglio e naturalista romano, per una pianta aromatica ("erba gatta") e fa riferimento alla cittadina di [[Nepi]] in [[Etruria]].<ref>{{cita|David Gledhill 2008|pag. 271}}.</ref><ref>{{cita web|url =http://www.calflora.net/botanicalnames/pageN.html|titolo = Botanical names|accesso = 29 ottobre 2016}}</ref>
 
Il [[nome scientifico]] della pianta è stato definito per la prima volta da [[Linneo]] (1707 – 1778) con il nome di ''Melissa nepeta'', perfezionato successivamente nel nome attuale dal botanico tedesco [[Carl Ernst Otto Kuntze]] (Lipsia, 23 giugno 1843 – Sanremo, 27 gennaio 1907) nella pubblicazione ''"Revisio Generum Plantarum: vascularium omnium atque cellularium multarum secundum leges nomeclaturae internationales cum enumeratione plantarum exoticarum in itinere mundi collectarum... Leipzig"'' (2: 515. 1891)<ref>{{cita web|url =http://www.biodiversitylibrary.org/page/3937#page/141/mode/1up|titolo = BHL – Biodiversity Heritage Library|accesso = 29 ottobre 2016}}</ref> del 1891.<ref name=IPNI>{{cita web|url =http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=445833-1|titolo = The International Plant Names Index|accesso = 29 ottobre 2016}}</ref>
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[[File:Calamintha nepeta nepeta0.jpg|upright=0.7|thumb|Le foglie]]
[[File:Calamintha officinalis 1.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza]]
la nepitella è [[perenne]] ed [[erbacea]], è [[latifoglia]], la fioritura comincia a inizio estate e si protrae fino a inizio autunno. Queste piante raggiungono un'altezza di 20–40&nbsp;cm (massimo 80&nbsp;cm). La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]] (H scap), ossia in generale sono piante [[erba]]cee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Per queste piante sono previste anche forme biologiche diverse come [[Sistema Raunkiær#Camefite|camefita suffruticosa]] (Ch suffr), piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30&nbsp;cm (le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose). Tutte le parti di queste piante hanno un leggero odore di menta.<ref name="Kadereit">{{cita|Kadereit 2004|pag. 241 }}.</ref><ref name="TavBotSis">{{cita web|url =http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html|titolo = Tavole di Botanica sistematica|accesso = 7 settembre 2015}}</ref><ref name="Pignatti">{{cita|Pignatti|vol. 2 – pag. 483}}.</ref><ref name="BotSis">{{cita|Judd|pag. 504 }}.</ref><ref name="Stras">{{cita|Strasburger|pag. 850 }}.</ref>
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono secondarie derivate da un [[fittone]].
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* Corolla: la [[corolla]], [[Glossario botanico#G|gamopetala]], è a simmetria bilaterale ([[Glossario botanico#Z|zigomorfa]]) ed è [[Glossario botanico#P|pubescente]]. La forma è bilabiata (struttura 2/3). Delle due labbra, quello superiore è bilobo, quello inferiore è trilobo. Il colore in genere è violetto pallido, quasi biancastro, con 2 chiazze violette al centro. Lunghezza del tubo: 8 – 10&nbsp;mm. Dimensione del labbro superiore: 2&nbsp;mm. Dimensione del labbro inferiore: 4 – 5&nbsp;mm.
* Androceo: gli [[stami]] sono quattro [[Glossario botanico#D|didinami]] (il paio anteriore è più lungo), sono poco visibili (avvicinati al labbro superiore della corolla); gli stami sono tutti fertili. I [[Glossario botanico#F|filamenti]] sono [[Glossario botanico#G|glabri]]. Le [[Glossario botanico#T|teche]] si presentano da parallele a divaricate: sono separate alla [[Deiscenza (botanica)|deiscenza]]. I granuli [[Polline|pollinici]] sono del tipo [[Polline#Morfologia|tricolpato]] o esacolpato.
* Gineceo: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#S|supero]] formato da due [[Carpello (botanica)|carpelli]] saldati (ovario bicarpellare) ed è 4-[[Glossario botanico#L|loculare]] per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. La [[placentazione]] è [[Placentazione#Tipi di placentazione|assile]]. Gli [[Ovulo (botanica)|ovuli]] sono 4 (uno per ogni presunto loculo), hanno un [[tegumento]] e sono [[Glossario botanico#T|tenuinucellati]] (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).<ref>{{cita|Musmarra 1996}}.</ref> Lo [[Glossario botanico#S|stilo]] inserito alla base dell'ovario (stilo [[Glossario botanico#G|ginobasico]]) è del tipo filiforme e sporgente. Lo [[Stigma (botanica)|stigma]] è bilobato o privo di lobi e [[Glossario botanico#C|capitato]]. In genere il [[pistillo]] è dimezzato (uno dei due rami è meno sviluppato). Il [[Nettare (botanica)|nettario]] è abbondante.
 
===Frutti===
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==Riproduzione==
* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti tipo [[ditteri]] e [[imenotteri]] ([[impollinazione entomogama]]).<ref name="TavBotSis" /><ref>{{cita|Pignatti|vol. 2 – pag. 437}}.</ref> In particolare la pianta è bottinata dalle [[apis|api]].
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]). I semi hanno una appendice oleosa (elaisomi, sostanze ricche di grassi, proteine e zuccheri) che attrae le formiche durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.<ref>{{cita|Strasburger|pag. 776 }}.</ref>
 
==Tassonomia==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza del [[Genere (tassonomia)|genere]] ([[Lamiaceae]]), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie<ref name="BotSis" />, ha il principale centro di differenziazione nel [[bacino del Mediterraneo]] e sono piante per lo più [[Xerofita|xerofile]] (in [[Brasile]] sono presenti anche specie [[Albero|arboree]]). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 [[Sottofamiglia|sottofamiglie]]: il genere ''Clinopodium'' è descritto nella [[Tribù (tassonomia)|tribù]] [[Mentheae]] (sottotribù [[Menthinae]]) che appartiene alla sottofamiglia [[Nepetoideae]].<ref name="OLM">{{cita|Olmstead 2012}}.</ref>
Per questa specie il [[basionimo]] è: ''Melissa nepeta'' <small>L., 1753</small>.<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 142}}.</ref>
Nella pubblicazione ''"Flora d'Italia"'' di Sandro Pignatti questa pianta è indicata con il nome di ''Calamintha nepeta'' <small>(L.) Savi</small>.
 
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====Sottospecie ''nepeta''====
[[File:Clinopodium nepeta - Distribuzione.png|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta <br /> (Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 65}}.</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA/>]]
È la stirpe principale (il tipo più diffuso).
* Descrizione: la lamina delle foglie è ovale (1,3 - 1,5 volte più lunghe che larghe) con larghezza di 15 – 25&nbsp;mm e lunghezza di 27 – 35&nbsp;mm; le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono composte da 10 - 20 fiori superanti le foglie ascellari; il [[Calice (botanica)|calice]] e la [[corolla]] sono i più grandi della specie.