Leucanthemum vulgare: differenze tra le versioni

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Il nome del genere (''Leucanthemum'') deriva da due parole [[lingua greca antica|greche]] ''leukos'' (= bianco) e ''anthemon'' (= fiore) per il colore dei fiori, ligulati, simili a petali.<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageLA-LE.html|titolo=Botanical names|accesso=5 maggio 2011}}</ref> Il nome specifico (''diploide'') deriva dalla particolare configurazione ([[diploidia]]) del corredo cromosomico delle sue cellule.
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Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] attualmente accettato (''Leucanthemum vulgare'') è stato proposto in tempi moderni dal biologo, zoologo e botanico francese [[Jean-Baptiste de Lamarck]] (1744 – 1829) nella pubblicazione ''”Flore Françoise”'' nel 1778.<ref name=Tropicos>{{cita web|url=http://www.tropicos.org/Name/2700996|titolo=Tropicos Database|accesso=15 maggio 2011}}</ref> [[Carl von Linné]] in pubblicazioni precedenti aveva usato il termine ''leucanthemum'' solamente per la parte specifica del binomio ''Chrysanthemum leucanthemum'', mentre uno dei primi botanici a usare il nome attuale (''Leucanthemum vulgare'') fu il botanico francese [[Joseph Pitton de Tournefort]] (1656-1708).<ref>{{cita|Motta 1960|pag. 586}}.</ref>
 
== Descrizione ==
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=== Infiorescenza ===
[[File:Leucanthemum vulgare.JPG|upright=0.7|thumb|Il capolino]]
Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono formate da [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] terminali unici (o pochi). La struttura dei capolini è quella tipica delle [[Asteraceae]]: un [[Peduncolo (botanica)|peduncolo]] sorregge un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] campanulato composto da più [[Glossario botanico#S|squame]] (o [[Brattea|brattee]]) in 3 – 4 serie disposte in modo [[Glossario botanico#E|embricato]] che fanno da protezione al [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] piano-convesso e nudo (senza pagliette)<ref>{{cita|Pignatti 1982|pag. 6}}.</ref> sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]] (da 13 a 34) di colore bianco, disposti in un unico rango e quelli interni [[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]] molto più numerosi di colore giallo. I margini delle squame sono membranosi, quasi scariosi e di colore porpora scuro. Diametro dei capolini 4 ÷ 7&nbsp;cm (in casi di più capolini quello terminale è il più grande). Diametro dell'involucro: 12 ÷ 20&nbsp;mm. Larghezza delle squame: 2 ÷ 3&nbsp;mm.
=== Fiore ===
[[File:Margeritenbluete.jpg|upright=0.7|thumb|Il fiore ligulato (a sinistra) e il fiore tubuloso (a destra)]]
I fiori sono [[Glossario botanico#S|simpetali]], [[zigomorfo|zigomorfi]] (quelli ligulati) e [[actinomorfo|attinomorfi]] (quelli tubulosi); sono inoltre tetra-ciclici (formati cioè da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[calice (botanica)|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], più precisamente i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del raggio]] (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (quelli tubulosi) sono bisessuali.
 
* Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente [[formula fiorale]]:
:::* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio<ref>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|titolo=Tavole di Botanica sistematica|accesso=20 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514052149/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|dataarchivio=14 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
* [[Fiore delle angiosperme|Calice]]: i [[sepali]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
* [[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: i fiori periferici sono [[Glossario botanico#L|lanceolati]] a disposizione raggiante, ossia la corolla termina con una ligula a 5 denti. Quelli del disco centrale hanno delle corolle tubulari a 5 denti. Lunghezza dei fiori ligulati: 12 ÷ 20&nbsp;mm.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stami]] sono 5 con dei [[Glossario botanico#F|filamenti]] liberi; le [[antere]] invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo [[stilo (botanica)|stilo]]. Le antere alla base sono ottuse.<ref name=Pignatti89>{{cita|Pignatti 1982|pag. 89}}.</ref>
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo stilo è unico con uno [[stigma (botanica)|stimma]] bifido giallo (sporgente dalla fioritura) con le estremità troncate e terminanti con un ciuffo di peli<ref name=Pignatti89/>; le linee stigmatiche sono disposte marginalmente<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 523}}.</ref>; l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] e [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da due [[carpello (botanica)|carpelli]] concresciuti e contenente un solo [[Glossario botanico#O|ovulo]].
* Fioritura: da marzo a luglio (ottobre).
 
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* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]).
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).
 
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Leucanthemum vulgare - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta<br />(Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 120}}.</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 504}}.</ref>)]]
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Euri-mediterraneo / Eurasiatico''']]
* Distribuzione: in [[Italia]] è una specie comune ovunque (un po' meno frequente al sud); in [[Europa]] è presente fin nelle regioni settentrionali con areali che si estendono nel [[Caucaso]] e in [[Siberia]] ([[Asia]]), ad eccezione delle isole [[Svalbard]]. Altrove ([[America del Nord]], del [[Sudamerica|Sud]] e [[Australia]]) è naturalizzata.
* Habitat: è una pianta che cresce spontanea nei prati, ai bordi delle strade, nei boschi radi e nei fossi; ma anche nei campi e colture, in ambienti ruderali e frutteti (a volte è considerata specie invasiva). Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è sia [[calcare]]o che [[silice]]o con [[pH]] neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.
* Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1500 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|collinare]], [[Flora alpina|montano]] e [[Flora alpina|subalpino]] (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
=== Fitosociologia ===
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale<ref name=CIVF/>:
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== Sistematica ==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza della ''Leucanthemum vulgare'' ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 [[specie]] distribuite su 1535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref> (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref>). Il [[Genere (tassonomia)|genere]] di appartenenza (''[[Leucanthemum]]'') è composto da 40-50 specie, una decina delle quali fanno parte della flora spontanea italiana.
<br />
Il [[numero cromosomico]] di ''L. vulgare'' è: 2n = 18<ref>{{cita web|url=http://www.tropicos.org/Name/2700994 |titolo=Tropicos Database|accesso=19 maggio 2011}}</ref>
=== Variabilità ===
La [[Tassonomia|sistematica]] di questa specie è problematica in quanto i diversi caratteri [[Morfologia (biologia)|morfologici]] variano in modo indipendente e secondo gradazioni continue. Utile per una più proficua tassonomia è utilizzare il [[numero cromosomico]] come elemento di distinzione. In effetti la “Margherita” [[Stricto sensu|s.l.]] si presenta con ben sei livelli di [[ploidia]]: 2x, 4x, 6x, 8x, 10x e 12x, ossia 2n=18 (specie [[diploidia|diploidi]]), 2n=36, 54, 72, 90, 108 (specie [[Poliploidia|poliploidi]]). Inoltre è stato dimostrato che più di qualche carattere morfologico è collegato ad un dato numero cromosomico (come la forma delle foglie o la dimensione degli acheni).<ref name=Pignatti90>{{cita|Pignatti 1982|pag. 90}}.</ref>
 
I diversi studi fatti su questa pianta hanno individuato un gruppo tassonomico denominato “Gruppo di ''Leucanthemum vulgare''”. [[Sandro Pignatti]] nella ''”Flora d'Italia ”'' descrive 16 tra [[specie]] e [[sottospecie]] appartenenti a questo gruppo; attualmente questo gruppo è stato ridotto a 9 [[taxa]] <ref name=CIVF/> qui brevemente descritte:
* ''[[Leucanthemum tridactylites]]'' <small>(Kern. & Huter) Huter, Porta e Rigo</small> - Margherita digitata: sono piante con un solo [[Fiore delle Asteraceae|capolino]]; le foglie sono carnose e a forma [[Glossario botanico#P|pennato-palmatifide]] (quelle [[Glossario botanico#B|basali]]); la distribuzione è relativa al [[Lazio]], [[Abruzzo]] e [[Molise]];
* ''[[Leucanthemum heterophyllum]]'' <small>(Willd.) DC.</small> - Margherita sudalpina: la base delle foglie [[Glossario botanico#C|cauline]] di mezzo è intera o a larghi denti, mentre le foglie inferiori (comprese quelle della [[Glossario botanico#R|rosetta basale]]) hanno una lamina ellittica ed apice acuto; è presente sui rilievi alpini e appenninici del nord-centro;
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* ''Leucanthemum vulgare'' <small>Lam.</small> (''Leucanthemum praecox'' in Pignatti) - Margherita diploide: la base delle foglie cauline di mezzo possiede dei denti più lunghi che larghi, mentre la forma in generale è da pennato-lobata a bipennatosetta con segmenti a loro volta dentellati; quelle inferiori sono profondamente incise; gli acheni sono più piccoli di 2&nbsp;mm, quelli dei fiori del raggio hanno delle corono minime o sono assenti del tutto; è distribuita più o meno su tutto il territorio italiano.
 
A questi problemi di tipo tassonomico si aggiungo anche quelli sulla concordanze della nomenclatura delle varie specie. A parte la denominazione “linneana” di questa specie ('' Chrysanthemum leucanthemum''), [[Sandro Pignatti|Pignatti]] nella ''”Flora d'Italia”'' usa il nominativo ''Leucanthemum praecox'' per le specie [[Diploidia|diploidi]] (e quindi anche per quella di questa voce). Alla fine della descrizione della ''praecox'', comunque mette una nota<ref name=Pignatti92>{{cita|Pignatti 1982|pag. 92}}.</ref> nella quale osserva che alcuni Autori preferiscono per questa specie (per motivi di “lectotipificazione”) il [[Nomenclatura binomiale|binomio]] ''Leucanthemum vulgare'', mentre per la specie ''Leucanthemum vulgare'' (così sono denominati i tipi [[Glossario botanico#T|tetraploidi]] nella sua Flora) usano il nominativo ''Leucanthemum ircutianum''. Scambio di nominativi, questo, che attualmente è proposto nelle ultime pubblicazioni sulla flora spontanea italiana e che per la precisione la specie di questa voce viene indicata come: ''Leucanthemum vulgare'' <small>Lam.</small> subsp. ''vulgare''<ref name=CIVF/>. Altre pubblicazioni preferiscono usare termini più generici come "''Leucantemum vulgare'' aggr."<ref name=FA/>.
 
Delle varie ''[[checklist]]'' straniere quella della “Global Compositae Checklist”<ref>{{cita | Global Compositae Checklist Database }}.</ref> accetta come nominativo valido ''Leucanthemum vulgare'' <small>(Vaill.) Lam.</small> e considera ''Leucanthemum praecox'' <small>(Horvatić) Villard </small> sinonimo del precedente. Mentre la [[checklist]] europea della [[Royal Botanic Garden Edinburgh]]<ref>{{cita web|titolo=Checklist of Royal Botanic Garden Edinburgh|url=http://193.62.154.38/cgi-bin/nph-readbtree.pl/feout?FAMILY_XREF=&GENUS_XREF=Leucanthemum&SPECIES_XREF=vulgare}}</ref> pur accettando come valido il nominativo ''Leucanthemum vulgare'' <small>Lam. (1799)</small>, considera “provvisorio” il nominativo ''Leucanthemum praecox'' <small>(Horvatic) Horvatic</small><ref>{{cita web|url=http://193.62.154.38/cgi-bin/nph-readbtree.pl/feout?FAMILY_XREF=&GENUS_XREF=Leucanthemum&SPECIES_XREF=praecox ipni|titolo=Flora Europaea (Royal Botanic Garden Edinburgh)|accesso=18 maggio 2011}}</ref> creando non poca confusione.
 
Per completare la documentazione su questa specie è da aggiungere che [[Sandro Pignatti|Pignatti]] descrive due [[Diversità genetica|varietà]] collegate alla ''L. vulgare'', o meglio alla ''L. praecox'' come viene nominata nella sua Flora (entità attualmente non più prese in considerazione per la flora spontanea italiana):
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=== Farmacia ===
* Sostanze presenti: essenze varie, [[tannino]], [[gomma]] e [[Resina vegetale|resina]].<ref name=Chej>{{cita|Chej 1982}}.</ref><ref name=Pfaf>{{cita web|url=http://www.pfaf.org/user/Plant.aspx?LatinName=Leucanthemum%20vulgare|titolo=Plants For A Future|accesso=19 maggio 2011}}</ref>
* Secondo la [[medicina popolare]] queste piante hanno le seguenti proprietà curative:<ref name=Chej/>
:* antispasmodiche (attenua gli [[Spasmo|spasmi]] muscolari, e rilassa anche il [[sistema nervoso]]);