Unione Sovietica: differenze tra le versioni

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Venne introdotto il [[matrimonio civile]] e negata validità legale a quello religioso,<ref name=dicembre/> vennero distrutte alcune chiese che occupavano suolo pubblico,<ref>{{cita web |url=http://www.minube.it/posto-preferito/cattedrale-di-cristo-salvatore-a151411|titolo=La cattedrale di Cristo Salvatore}}</ref> altre vennero convertite in uffici e musei pubblici<ref>Paweł Malecha, ''Edifici di culto nella legislazione canonica: studio sulle chiese-edifici'', 2002, pag. 61</ref> e vennero inoltre abolite tutte le feste religiose come ad esempio il [[Natale]] o lo [[Yom Kippur]] ebraico.<ref>Marco Messeri, {{cita web|url=http://necropolisgulag.altervista.org/crimini2.htm|titolo=I crimini del comunismo|accesso=24 febbraio 2014}}</ref>
[[File:Christ saviour explosion.jpg|thumbminiatura|Demolizione della [[Cattedrale di Cristo Salvatore (Mosca)|Cattedrale di Cristo Salvatore]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]], nel [[1931]].]]
Con [[Stalin]] il processo antireligioso dello Stato fu completato: la [[Costituzione sovietica del 1924]] non conteneva esplicitamente norme sulla religione, in quanto era stata votata come integrazione per sancire la nascita dell'unione federale delle repubbliche come Unione Sovietica,<ref>Cfr. il testo della Costituzione.</ref> mentre per quanto riguarda i diritti e doveri dei cittadini restò in vigore la relativa parte della Costituzione del 1918. Infine solo in alcune località remote venne concesso di svolgere cerimonie religiose. Secondo fonti ortodosse nel 1917 erano attive circa 80 000 chiese,<ref>{{cita web|url=http://www.orthodoxworld.ru/it/istoria/8/index.htm|titolo=Storia della chiesa ortodossa russa|accesso=24 febbraio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131110013228/http://www.orthodoxworld.ru/it/istoria/8/index.htm|dataarchivio=10 novembre 2013}}</ref> mentre è stato calcolato che erano circa 20 000 nel 1954 e 10 000 nel 1965.<ref>Bohdan Nahaylo & Victor Swoboda (1990). ''Soviet Disunion: A History of the Nationalities Problem in the USSR''. London: Hamish Hamilton. p. 144. ISBN 0-02-922401-2.</ref> La [[Costituzione sovietica del 1936]] sancì la libertà di culto privato e di praticare la religione, ma autorizzò esplicitamente solo la propaganda antireligiosa, ribadendo nuovamente la netta divisione tra Chiesa e Stato.<ref>Art. 124, Cost. 1936; articolo che riprende comunque, sostanzialmente, quello della Cost. del 1918.</ref> Restarono valide le normative penali del 1922 contro le "superstizioni religiose" diffuse in pubblico.<ref name=codice/>