Visita medica di controllo domiciliare: differenze tra le versioni

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Per i lavoratori privati, l'[[INPS]] generalmente esegue dei controlli a [[Campione (statistica)|campione]], inviando le visite fiscali tra i vari soggetti, oppure richiesti direttamente dal medico istituzionale di sede che, esaminato il caso, richiede la visita domiciliare. Anche il [[datore di lavoro]] privato può richiedere una visita fiscale attraverso l'[[Azienda sanitaria locale|ASL]] o l'[[INPS]] (come nel pubblico impiego), ma in questo caso la visita ha un costo per la ditta richiedente.
 
Il lavoratore è tenuto alla reperibilità, presso il luogo indicato nel certificato da parte del medico certificatore dichiarato dall'assicurato (l'obbigo della correttezza della dichiarazione di domicilio di reperibilità è a carico dell'assicurato). Qualsiasi medico è tenuto a redigere il certificato di malattia, sia medico di medicina generale, medico ospedaliero, medico di continuità assistenziale (nei feriali solo se un lavoratore è turnista notturno per il turno di notte, negli altri casi massimo 72 ore solo se ricadono nell'assenza del proprio curante) libero professionista (per un massimo di 10 giorni compresi in un non più due di volte l'anno). L'odontoiatra può certificare nei limiti delle proprie competenze stabilite dalla legge. Tutti i certificati di malattia sono validati da un medico INPS.
 
Qualora vi siano i presupposti per ritenere che la malattia sia terminata e che si possa riprendere l'attività lavorativa, il medico deve rilasciare un nuovo certificato che annulla quello precedente di malattia (a partire dalla data di emissione), da inviare all'INPS, e da presentare al datore di lavoro al rientro.