Guerre stellari (film): differenze tra le versioni

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I costumi del film furono ideati da [[John Mollo]], che avrebbe rivestito l'incarico di disegnatore anche in ''[[L'Impero colpisce ancora]]'' nel [[1980]].<ref name="m.imdb">[https://m.imdb.com/name/nm0597087/ John Mollo]</ref> La collaborazione con Lucas gli valse una vittoria ai [[Premio Oscar|Premi Oscar]] nel [[Premi Oscar 1978|1978]] nella categoria [[Oscar ai migliori costumi|migliori costumi]].<ref name="m.imdb"/> In un'intervista, Mollo ha riferito che originariamente non era destinato ad entrare nello staff tecnico di ''Guerre stellari'', ma fu convinto da un suo amico — [[artista]] anch'egli — ad accettare dopo che aveva dovuto rinunciare all'incarico per via di un suo coinvolgimento in un altro film.<ref name="m.imdb"/>
 
Sulla base degli studi conseguiti dal [[progettista]] [[Ralph McQuarrie]], grande appassionato e conoscitore delle [[cultura|culture orientali]], Mollo progettò tutti i costumi in modo tale che essi potessero idealizzare il livello di rango dei relativi personaggi, e che nello stesso tempo riflettessero la loro interiorità e i sentimenti.<ref name="Biskind">{{Cita|Biskind|p. 330}}.</ref> Le vesti dei [[Jedi|Cavalieri Jedi]] furono realizzate sul modello dei costumi relativi agli ordini gerarchici dei [[samurai]]:<ref name="digitalspy"/><ref name="Biskind"/> per questo vennero utilizzati diversi strati sovrapposti di seta bianca, richiamati da due fasce che dalle spalle arrivano fin sopra le ginocchia, con un taglio a [[kimono]] mostrante la tela grezza.<ref name="focus"/> Il tutto fu successivamente ricoperto da una tunica scura, progettata in modo tale da affibbiare alla figura dello Jedi un'idea di saggezza e spititualità. Il mantello di [[Luke Skywalker]], infine, assume un significato profondamente simbolico in quanto esso non riflette solo il suo ruolo, ma soprattutto il suo cammino interiore;<ref name="focus"/> conosciuto coi vestiti chiari dei coltivatori di Tatooine, gradualmente passerà ad abiti sempre più scuri in coincidenza del superamento delle tappe del suo cammino.<ref name="focus"/> Uno degli aneddoti più curiosi riguardanti il candido vestito indossato da Carrie Fisher nel ruolo della [[Leila Organa|Principessa Leila]] consisteva nel fatto che all'attrice fu proibito di indossare [[biancheria intima]], ma solo diversi strati di [[nastro adesivo telato]];<ref name="focus"/> ciò perché Lucas esigeva che si rispettasse a tutti i costi la detta secondo la quale nello Spazio non si usasse alcun capo di abbigliamento.<ref name="focus"/>
[[File:Ralph McQuarrie.jpg|thumb|Gli schizzi e la [[concept art]] di [[Ralph McQuarrie]] definirono lo stile della trilogia originale, incluso il design finale di personaggi come Dart Fener, C1-P8, D-3BO e dei luoghi Morte Nera, Tatooine e Bespin<ref>{{Cita web|url=http://www.starwars.com/news/ralph-mcquarries-most-memorable-masterpieces|titolo=Ralph McQuarrie’s Most Memorable Masterpieces|data=16 agosto 2016|accesso=29 maggio 2017|lingua=en}}</ref>]]
[[Dart Fener]] è invece stata la figura attorno la quale i disegnatori si sono soffermati maggiormente.<ref name="digitalspy"/><ref name="Pollock">{{Cita|Pollock|p. 147}}.</ref> La maschera di Fener fu progettata originariamente da Ralph McQuarrie come parte della tuta spaziale del cattivo e non destinata a far parte del costume regolare; il casco fu unito a pesanti placche rigide sovrapposte su una solida base di stoffa, ricalcante la struttura degli elmi tipici usati dai guerrieri nipponici durante il periodo degli [[Shōgun]].<ref name="Pollock"/> La cromatura della corazza fu scelta da George Lucas per avvicinarla all'immagine occidentale del Cavaliere oscuro, mentre al centro del torace è stata posizionata una piastra metallica regolante il sostentamento vitale di Fener, che si riferisce al parametro [[ebraismo|ebraico]] ''[[efod]]''.<ref name="digitalspy"/> A questo proposito la [[Lucasfilm]] fece circolare un'immagine ravvicinata della piastra mostrante caratteri ebraici<ref name="digitalspy"/> la cui traduzione più accreditata, ma non accertata, sarebbe: ''«Le sue azioni non saranno perdonate finché egli non lo meriterà»'',<ref name="digitalspy"/><ref name="Biskind"/> una profezia che condanna Fener a proseguire su un cammino forzato, la cui fine sopraggiungerà solo con la sua morte.<ref name="Biskind"/>
[[File:SWC 6 - Stormtrooper (7865109980).jpg|thumb|Uno Stormtrooper dell'[[Impero]]]]
Come già evidenziato nell'analisi degli abiti relativi ai personaggi, vi è una forte simbologia anche nell'elaborazione estetica dell'[[Stormtrooper|Esercito Imperiale]].<ref name="digitalspy"/> Le armature degli [[Stormtrooper]] richiamano infatti in modo evidente le corazze medievali, composte da placche studiate per dare agli animatori la maggior mobilità possibile:<ref name="digitalspy"/> in tal caso, al posto della [[cotta di maglia]], è stata studiata dai disegnatori una tuta aderente nera che distacca nettamente dal costume vero e proprio, rendendo i soldati impersonali.<ref name="Biskind"/> Si ha quindi un rovesciamento dell'[[iconografia]] del colore che vede contrapporsi le forze del Male più chiare rispetto a quelle del Bene.<ref name="Biskind"/> Negli ufficiali imperiali, invece, trovano spazio diverse analogie con gli abiti dei [[gerarca|gerarchi]] [[nazionalsocialismo|nazisti]] simbolo del ''[[Deutsches Reich|Reich]]'', nonostante il taglio ordinato dell'uniforme ricordi più il [[Prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]].<ref name="digitalspy"/><ref name="Biskind"/>
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== Genere e influenze ==
{{Doppia immagine verticale|destra|Avro Lancaster flying-2 1985mod.jpg|De Havilland Mosquito Prototype.jpg|190|I [[combattimento aereo|combattimenti aerei]] del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] fra gli [[Avro 683 Lancaster]] (in alto) e i [[de Havilland DH.98 Mosquito]] (in basso) influenzarono le scene di guerra del film.}}
''Guerre stellari'' presenta elementi caratteristici sia del genere fantascientifico, in particolare della [[space opera]], come [[robot]] e [[esplorazione spaziale|viaggi nello spazio]], sia del genere [[fantastico]]-[[fantasy]], come cavalieri, duelli di [[cappa e spada]] e principesse, infine anche archetipi del genere [[western]].<ref>{{En}} ''Empire of Dreams: The Story of the Star Wars Trilogy'', documentario presente nel cofanetto DVD della trilogia originale di ''Guerre stellari'', 2004</ref> Dai fumetti di [[Flash Gordon]] dell'autore [[Alex Raymond]], con cui era cresciuto e che furono la sua prima ispirazione per ''Guerre stellari'', Lucas riprese l'idea dell'eterna lotta tra buoni e cattivi, di avventure seriali scanzonate e allegre, e un'ambientazione fantastica composta da un miscuglio di fantasy e tecnologia. I serial cinematografici sul personaggio ispirarono inoltre il celebre ''opening crawl'', il testo iniziale mobile, che apre tutti i film della saga. Nel tentativo di non ricalcare troppo pedissequamente Flash Gordon, Lucas si rivolse inoltre alla sua fonte di ispirazione, ovvero [[John Carter di Marte|John Carter]] di [[Edgar Rice Burroughs]], basando i suoi personaggi sugli stereotipi già apparsi in questi due cicli<ref>{{Cita|Kaminski|pp. 46-47}}.</ref><ref>{{Cita web|autore=Tim Robey|url=https://www.telegraph.co.uk/film/star-wars--a-new-hope/movies-influences-george-lucas/|titolo=10 films that influenced Star Wars|editore=[[The Daily Telegraph]]|data=14 dicembre 2015|accesso=15 giugno 2017|lingua=en}}</ref> Il cinema di [[Akira Kurosawa]], in particolar modo la pellicola ''[[La fortezza nascosta]]'', furono altresì una fonte di ispirazione importante per la trama e la struttura del primo film; da esso Lucas trasse l'idea di centrare la narrazione sui due personaggi minori, ovvero i due droidi C1-P8 e D-3BO, e modelli per numerosi personaggi, tra cui Dart Fener e il suo elmo a forma di [[kabuto]].<ref>{{Cita|Kaminski|pp. 49-51}}.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.criterion.com/current/posts/3102-george-lucas-on-akira-kurosawa|titolo=George Lucas on Akira Kurosawa|data=19 marzo 2014|accesso=16 giugno 2017|lingua=en}}</ref> In quanto opera fantascientifica, Lucas dovette per forza di cose confrontarsi con due dei capisaldi del genere: il ''[[Ciclo di Dune]]'' di [[Frank Herbert]] e il ''[[Ciclo della Fondazione]]'' di [[Isaac Asimov]]. Essi ispirarono sommariamente l'ambientazione, e in particolare il pianeta desertico [[Tatooine]], che presenta forti richiami ad [[Arrakis (Dune)|Arrakis]], la presenza di una setta in grado di esercitare il [[controllo mentale]], [[Jedi]] e [[Bene Gesserit]], la rappresentazione dei droidi e l'[[ecumenopoli]] [[Coruscant]], ripresa da [[Trantor]].<ref>{{Cita|Kaminski|pp. 59-61}}.</ref>
 
Un grande influsso sul processo creativo di Lucas ebbero gli studi sulla mitologia comparata di [[Joseph Campbell]], e in particolare la lettura de ''L'eroe dai mille volti'', in cui lo studioso identifica nel [[Viaggio iniziatico|viaggio dell'eroe]] l'[[archetipo]] di miti di popoli ed epoche diverse. Sono rintracciabili passaggi che ricalcano fedelmente le tappe del viaggio dell'eroe indicate da Campbell, a partire dal richiamo all'avventura di Luke, il suo incontro con il mentore Obi-Wan Kenobi e le prove da superare fino al confronto con il padre e l'espiazione finale.<ref>{{Cita web|autore=John Seabrook|url=https://www.newyorker.com/magazine/1997/01/06/why-is-the-force-still-with-us|titolo=Why Is the Force Still With Us?|editore=[[The New Yorker]]|data=6 gennaio 1997|accesso=16 giugno 2017|lingua=en}}</ref> Per l'ideazione della Forza, Lucas si orientò a elementi della cultura, filosofia e spiritualità orientale, come [[taoismo]], [[induismo|buddismo]] e [[confucianesimo]], al concetto della forza vitale [[Ki (filosofia)|ki]] e alla subcultura [[New Age]] in voga in quegli anni.<ref>{{Cita|Kaminski|pp. 78-80}}.</ref><ref>{{Cita|Kapell e Shelton Lawrence|pp. 75-94}}.</ref>
 
I parallelismi che spesso vengono tracciati tra la politica statunitense e ''Guerre stellari'' affondano le proprie radici nel fatto che Lucas trasportò parte delle idee che aveva per ''[[Apocalypse Now]]'', film che avrebbe dovuto dirigere, nella sua saga fantascientifica. Lo stesso Lucas ha dichiarato che la pellicola è una sorta di reazione alla presidenza di [[Richard Nixon]] e alla [[guerra del Vietnam]]. Diverse sono inoltre le somiglianze storiche tra l'Impero Galattico e la [[Germania nazista]], visibili soprattutto nelle uniformi imperiali e negli [[stormtrooper]], che riprendono nel nome le [[Stoßtrupp|truppe d'assalto tedesche]]. L'ascesa al potere di Palpatine ricalca inoltre quella di [[Gaio Giulio Cesare]], [[Napoleone Bonaparte]] e [[Adolf Hitler]] e rappresenta un monito su come le istituzioni democratiche possano essere manipolate in una dittatura con il consenso o il disinteressamento del popolo.<ref>{{Cita web|autore=Christopher Klein|url=https://www.history.com/news/the-real-history-that-inspired-star-wars|titolo=The Real History That Inspired “Star Wars”|editore=[[History (Stati Uniti d'America)|History]]|data=17 dicembre 2015|accesso=16 giugno 2017|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Harlan Jacobson|url=https://www.usatoday.com/life/movies/news/2005-05-15-cannes-lucas_x.htm|titolo=Lucas: 'Star Wars' isn't Iraq wars|editore=[[USA Today]]|data=15 maggio 2005|accesso=16 giugno 2017|lingua=en}}</ref>