Pianta carnivora: differenze tra le versioni

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Il primo a scrivere un trattato sulle piante carnivore fu [[Charles Darwin]] nel [[1875]].<ref>{{Cita | C. Darwin, 1875 | | Darwin}}</ref>
 
Ne esistono circa 600 [[specie]] diffuse in tutto il mondo<ref>{{Cita | Johnson, 2007 | pag. 10| Johnson}}.</ref> (vedi l'[[Specie di piante carnivore|elenco completo]]), distribuite in circa 12 [[genere (tassonomia)|generi]] e 5 [[famiglia (tassonomia)|famiglie]]. Oltre a queste, esistono anche circa 300 specie di [[pianta protocarnivora|piante protocarnivore]], divise in diversi generi, che possiedono alcune ma non tutte le caratteristiche per essere considerate vere carnivore.
 
== Caratteristiche generali ==
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Sono generalmente [[pianta perenne|piante perenni]], sebbene ne esistano anche di [[pianta annuale|annuali]]. Molte vivono solo per pochi anni, mentre altre possono formare delle colonie per mezzo della formazione di [[stolone|stoloni]].
 
Sono delle deboli [[competizione|competitrici]] nei confronti delle altre piante. Se, per esempio, il loro habitat subisce dei drastici cambiamenti, come l'essiccamento, vengono prontamente rimpiazzate dalle piante non carnivore, molto più efficienti nel compiere la [[Fotosintesi clorofilliana|fotosintesi]] in ambienti "normali" rispetto alle carnivore.<ref>{{Cita | Schnell, 2002 | pagg 14-16 | Schnell}}.</ref>
 
== Meccanismi di intrappolamento ==
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La riproduzione sessuata avviene mediante la formazione di [[fiore|fiori]], che una volta [[fecondazione|fecondati]] origineranno i [[Seme|semi]]. Alcune specie sono [[ermafroditismo|ermafrodite]], essendo presenti nel loro fiore sia [[stame|stami]] sia [[pistillo|pistilli]], mentre altre sono [[dioico|dioiche]], quindi esistono piante maschili e piante femminili. In alcune specie, come in ''D. capensis'', è possibile l'autofecondazione, ma nella maggior parte delle piante essa è impedita da meccanismi diversi.
 
Poiché nella maggior parte delle piante carnivore l'[[impollinazione]] è affidata agli insetti, esse hanno dovuto sviluppare dei sistemi che impedissero l'uccisione degli impollinatori. Nelle sarracenie il fiore si sviluppa prima che vengano prodotti i nuovi ascidi dopo il riposo invernale, mentre in ''Dionaea'' il fiore si trova all'apice di un lungo stelo che lo allontana dalle trappole, la cui produzione viene interrotta durante la fioritura. Altre piante producono dei fiori i cui colori o il cui profumo attirano degli insetti di dimensioni tali da non poter essere catturati.<ref>{{Cita| Schnell, 2002 | pagg. 37-38 | Schnell}}.</ref>
 
== Coltivazione ==