Sagoma limite: differenze tra le versioni

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[[File:Gabarit UIC ABC.png|thumb|upright=1.4|Confronto fra la sagoma standard ferroviaria ("''universale''" o "''Berna 1914''") e le sagome maggiorate standardizzate dall'[[Union internationale des chemins de fer|UIC]] GA-B-C. A titolo di confronto sono riportate anche le sagome di container standard ISO e high-cube e l'ipotesi di sagoma "Autostrada ferroviaria grande sagoma" proposta per alcune molto specifiche linee ma non approvata quale standard internazionale.]]
Nella tecnica delle [[ferrovia|ferrovie]] con il termine di '''sagoma limite''' (''gabarit'' in francese, ''loading gauge'' in inglese) viene indicata la dimensione massima di [[larghezza]] e di altezza sul [[piano del ferro]] che deve essere rispettata da qualunque tipo di rotabile ferroviario perché possa liberamente circolare<ref>{{cita|Veicoli ed impianti|p.241}}.</ref>. Si parla di sagoma, e non semplicemente di dimensioni ammesse, in quanto queste ultime sono variabili con l'altezza considerata, dando luogo ad un vero e proprio profilo con una forma particolare, e non ad un semplice rettangolo.
 
Da un punto di vista tecnico, la sagoma limite è pensata come un "profilo di sicurezza" che deve rimanere (con un certo margine) libero da ostacoli fissi per consentire il transito dei carri, e che viceversa questi ultimi non devono mai superare in condizioni di marcia. Per questo motivo, non è sufficiente che i carri e le carrozze lo rispettino in ogni loro sezione trasversale: in curva, infatti, i veicoli si trovano ad assumere la posizione di [[corda (geometria)|corde]] di archi di cerchio, avvicinando le parti oltre gli assi o i carrelli al limite esterno, e la parte centrale al limite interno alla curva; pertanto, occorre ridurre la larghezza dei veicoli man mano che se ne aumenta la lunghezza.