Pax Nicephori: differenze tra le versioni

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[[File:Leo5.jpg|thumb|upright=1.4|Moneta di [[Leone V l'Armeno|Leone V]].]]
 
Michele I quindi riprese in mano la pace con i Franchi, anche perché i Bulgari erano diventati una minaccia molto temibile dopo la disfatta di Niceforo e i Bizantini avevano bisogno al più presto di una riconciliazione con i Franchi per poter concentrare le loro forze sulla difesa di Costantinopoli dai Bulgari.<ref>{{cita|Ostrogorsky|p. 178.}}</ref> gli ambasciatori di Niceforo I erano già ad Aquisgrana da molti mesi e si erano accordati già sui punti più importanti del trattato di pace, linea che fu ripresa da Michele I. Questo trattato, firmato nell'812, sanciva la pace, e i due sovrani riconoscevano la reciproca esistenza, i reciproci diritti e aree di influenza; in più Michele I riconobbe [[Carlo Magno]] con il titolo d'imperatore (ma non il titolo di Imperatore dei Romani); il titolo imperiale riconosciuto dai Bizantini all'Imperatore carolingio fu quello di ''Imperator Romanorum gubernans imperium'' (Imperatore dei Romani al governo di un Impero) ma in seguito Carlo si accontentò del titolo ''Imperator et Augustus'', riservando il titolo di "Imperatore dei Romani" a Michele I.<ref>{{cita|Luttwak|p. 164.}}</ref><ref>Gli Imperatori del Sacro Romano Impero erano riconosciuti dai Bizantini come ''Basileis'' (Imperatori) ma non come ''Basileis Romaion'' (Imperatori dei Romani). V. {{cita|Ostrogorsky|p. 195.}}</ref> Grazie a questo trattato l'impero bizantino riacquistò la [[Venezia marittima]], ma riconobbe le pretese dei Franchi sull'Istria e sulla Dalmazia (tranne le città costiere).<ref>{{cita|Ravegnani (2006)|pp. 44-45}}.</ref><ref>{{cita|Luttwak|p. 164,}} sostiene che l'Istria venne restituita all'Impero ma ciò è discorde a quanto dice Ravegnani a pp. 44-45 della sua ''Bisanzio e Venezia''.</ref> Il trattato di pace venne ratificato nell'[[815]] dagli Imperatori [[Leone V l'Armeno|Leone V]] (che aveva rovesciato nel frattempo Michele) e [[Ludovico il Pio]], quest'ultimo riconosciuto con la ratifica come imperatore.<ref>{{cita|Ostrogorsky|p. 195.}}</ref> Comunque sia l'indebolimento dei Carolingi, con la successiva disgregazione del loro impero, unito al contemporaneo rafforzamento dell'Impero bizantino, permise successivamente agli imperatori d'Oriente di disconoscere il trattato dell'812 come se non fosse mai avvenuto.<ref>{{cita|Ostrogorsky|p. 177.}}</ref>
 
== Note ==