Altopiano dei Sette Comuni: differenze tra le versioni

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Circa il 90% del territorio dell'altopiano dei Sette Comuni non è proprietà privata e nemmeno proprietà pubblica demaniale, ma è di proprietà collettiva<ref>{{cita web|url=http://www.magicoveneto.it/Altipian/conoscere.htm|titolo=L'Altopiano di Asiago e la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni|accesso=1º maggio 2011}}</ref>, ossia degli antichi abitatori, e soggetto a regolamento degli [[usi civici]] (vi è compresa tutta la parte settentrionale dell'altopiano stesso). Gli aventi diritto di uso civico sono iscritti in anagrafe specifica che li raggruppa per nuclei familiari, ed il capofamiglia, o chi ne fa le veci, rappresenta, di fronte all'amministrazione comunale, il diritto di uso civico di ogni singolo membro<ref>{{cita web|url=http://www.comune.enego.vi.it/public/uff93/regolamento_usi_civici.pdf|titolo=Regolamento degli Usi Civici - Comune di Enego|accesso=1º maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304104106/http://www.comune.enego.vi.it/public/uff93/regolamento_usi_civici.pdf|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>. Solamente circa il 10% del territorio è di proprietà privata<ref name=autogenerato1>Tratto da ''[[Ritratti: Mario Rigoni Stern]]'' di Carlo Mazzacurati e Marco Paolini, Fandango Libri, Frosinone, 2006.</ref>.
L'usanza di gestire il territorio attraverso la collettività trae origine dal diritto germanico e nasce con la fondazione della [[Federazione dei Sette Comuni]]; tale uso del territorio prendeva un tempo il nome di ''Beni della Reggenza'', beni che erano amministrati dalla Reggenza stessa. Dopo la soppressione della Reggenza (nel 1807) i beni furono avocati allo Stato. Quando l'altopiano in seguito venne a trovarsi sotto il dominio austriaco (1815), detti beni, sotto la nuova denominazione di ''Beni del Consorzio dei Sette Comuni'', furono restituiti agli antichi proprietari, ma erano amministrati da un funzionario del Regno Lombardo-Veneto. Nel 1861, quando l'Austria concesse l'autonomia agli Enti morali, i beni tornarono nuovamente sotto amministrazione locale.<br />Solamente nel 1926 i Comuni si accordarono per una spartizione del patrimonio precedentemente amministrato in comune (anche se Lusiana ed Asiago si opposero alla spartizione)<ref>Tratto da ''Storia della Federazione dei Sette Comuni vicentini'', Antonio Domenico Sartori, Ed. Zola, Vicenza, 1956.</ref>. La suddivisione di tale patrimonio ha portato a far sì che tutta la parte settentrionale dell'altopiano ricade nel censuario del Comune di Asiago, ma la sua amministrazione in realtà è di competenza, su zone diverse, di tutti i sette antichi Comuni.