Museo di San Marco: differenze tra le versioni

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A San Marco i danni dell'[[alluvione di Firenze]] non furono fortunatamente ingenti come in altri monumenti cittadini per via dell'altitudine leggermente superiore della zona rispetto a quartieri più vicini all'[[Arno]]. Dal [[1979]] al [[1983]] è stata adattata la foresteria per ospitare le opere di [[Fra Bartolomeo]], a conclusione di una serie di restauri condotti da [[Dino Dini]].
 
Nel [[2007]] sono stati acquistati dalla Soprintendenza e dalla Fondazione [[Cassa di Risparmio di Firenze]] due piccoli pannelli di santi dalla ''[[Pala di San Marco]]'', che sono destinati ad arricchire ulteriormente le collezioni del museo<ref>{{cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/01/beato-angelico-firenze_PRN.shtml|titolo=Angelico ritrovato|accesso=31 dicembre 2018}}</ref>.
 
Il priore provinciale dei Domenicani, rieletto nel 2017 per un secondo mandato di quattro anni<ref>{{cita web | url = https://www.arcidiocesi.siena.it/?p=3707 | titolo = Padre Aldo Tarquini confermato Priore Provinciale dell'Ordine dei Frati Predicatori | data = 23 luglio 2017 | urlarchivio = https://archive.today/20190403202959/https://www.arcidiocesi.siena.it/?p=3707 | dataarchivio = 3 aprile 2019 | urlmorto = no | accesso = 3 aprile 2019 }}</ref>, a giugno 2018 ha firmato il decreto di soppressione del convento di San Marco<ref>{{cita web | url = https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/18_giugno_22/ora-ufficiale-san-marco-chiude-appello-papa-ci-aiuti-lei-ae5320fe-75e8-11e8-b993-106b337c9a96.shtml?refresh_ce-cp | titolo = Ora è ufficiale, San Marco chiude. Un appello al Papa: «Ci aiuti lei» | data = 22 giugno 2018 | città = Firenze | urlarchivio = https://archive.today/20190403203330/https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/18_giugno_22/ora-ufficiale-san-marco-chiude-appello-papa-ci-aiuti-lei-ae5320fe-75e8-11e8-b993-106b337c9a96.shtml?refresh_ce-cp | dataarchivio = 3 aprile 2019 | urlmorto = no | accesso = 3 aprile 2019 }}</ref>, che perde la propria autonomia, lasciando l'unica sede cittadina dei domenicani a Santa Maria Novella<ref>{{cita web | autore = Silvia Guidi | url = http://www.osservatoreromano.va/it/news/san-marco-e-i-domenicani | titolo = I monaci lasceranno il convento affrescato da Beato Angelico · | data = 11 settembre 2018 | giornale = L'Osservatore Romano | urlarchivio = https://archive.today/20190403193354/http://www.osservatoreromano.va/it/news/san-marco-e-i-domenicani | dataarchivio = 3 aprile 2019 | urlmorto = no | accesso = 3 aprile 2019 }}</ref>.
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====La Piagnona====
Legata alle vicende [[Savonarola|savonaroliane]], la campana della chiesa (detta "la piagnona", come i "piagnoni" i seguaci del frate ferrarese), subì un curioso processo come punizione per aver suonato ad allarme quando i fiorentini si accalcarono al convento per prelevare il frate condannato per eresia. La campana fu staccata e portata in processione per la città mentre veniva colpita da fruste di cuoio per ''castigo''. Fu deposta presso la [[chiesa di San Salvatore al Monte]] e non suonò mai più.
 
===La sala del Lavabo===
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===La sala di Fra' Bartolomeo===
Baccio della Porta assunse il nome di [[Fra' Bartolomeo]] verso il 1500, quando, a venticinque anni, prese i voti come terziario domenicano. Visse in questo convento e fu profondamente influenzato da [[Savonarola]], arrivando al punto da distruggere tutte le opere profane che aveva dipinto e dedicarsi ai soli temi religiosi.
 
La ''[[Pala del Gran Consiglio|Pala della Signoria]]'' è un'opera monocroma incompiuta ([[1512]] circa) originariamente destinata al [[salone dei Cinquecento]] in [[Palazzo Vecchio]] e poi esposta in [[San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]]. Vi si riscontrano influssi veneziani nella luminosa spazialità.
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===Il primo corridoio (est)===
Il primo corridoio è quello che si incontra proseguendo a dritto dopo le scale, nelle cui celle ha inizio il ciclo affrescato. Fu il primo infatti ad essere edificato e decorato. Gli affreschi presentano soprattutto ''Scene della vita di Cristo'', ma non seguono una progressione naturale.
[[File:Fra Angelico - Annunciation (Cell 3) - WGA00538.jpg|thumb| ''Annunciatione''(Cella 3)]]
;Celle di sinistra (da nord)
#''[[Noli me tangere (Angelico)|Noli me tangere]]'', (cella 1) dell'Angelico.
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[[File:SavonarolaCell.JPG|thumb|''Celle del Savonarola'']]
===Il corridoio Sud===
Queste celle, affacciate sul chiostro, erano destinate ai novizi e contengono dipinti del ''Crocifisso adorato da san Domenico'', ripresi dai modelli del ''[[Calvario con san Domenico|Calvario]]'' nel chiostro e del ''Crocifisso'' nel corridoio.
 
In fondo al braccio sud si trovano le celle abitate dai novizi, mentre in fondo si trova il quartiere del priore (tre celle collegate), dove visse anche [[Girolamo Savonarola]].
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===La biblioteca di Michelozzo===
 
Sul lato destro del terzo corridoio si apre l'antica biblioteca costruita da [[Michelozzo]] per volere esplicito di Cosimo de' Medici, con un'ariosa struttura ben illuminata che facilitasse la lettura e lo studio. Per progettarla Michelozzo depurò al massimo il linguaggio, in sincronia con le esigenze di austerità dell'ordine, pur senza rinunciare a un'impostazione classica<ref name="DVC79"/>. L'aula di lettura è composta da un ambiente lungo 45 metri con un doppio colonnato di snelle colonne [[ordine ionico|ioniche]], che delimita tre navate coperte ai lati da [[volte a crociera]] e al centro da [[volta a botte]], sostenute anche da [[tiranti]] in ferro. Archi, colonne, peducci e cornici sono in grigia [[pietra serena]], derivata dall'esempio di [[Brunelleschi]]. La luce proveniva un tempo dalle finestre su entrambi i lati, riducendo al minimo le ombre, che si addensavano così naturalmente verso i pochi elementi decorativi, cioè i [[capitelli]] e i [[peduccio|peducci]]<ref name="DVC79"/>. Tra le più celebrate creazioni del Rinascimento, l'[[Giulio Carlo Argan|Argan]] la definì come «uscita da un quadro dell'[[Angelico]]» e caratterizzata dal «ripetersi invariato, impeccabilmente "logico" degli archi e delle colonne». Fu la prima biblioteca aperta al pubblico nel mondo moderno<ref>{{cita web | url = https://silviocalzolari.org/il-caso-del-convento-domenicano-di-san-marco-a-firenze | titolo = Il caso del Convento domenicano di San Marco a Firenze | data = 1º dicembre 2018 | urlarchivio = https://archive.today/20190403200654/https://silviocalzolari.org/il-caso-del-convento-domenicano-di-san-marco-a-firenze | dataarchivio = 3 aprile 2019 | urlmorto = no | accesso = 3 aprile 2019 }}</ref>.
 
Promossa dal [[Bracciolini]] e realizzata dopo l'acquisto da parte della famiglia Medici delle biblioteche private del [[Coluccio Salutati|Salutati]] e del [[Niccolò Niccoli|Niccoli]] (''Medicea publica''), ancora oggi custodisce una cospicua quantità di preziosi codici miniati (ben 115) che vengono esposti a rotazione. Sebbene la gran parte dei libri più preziosi (molti risalenti all'epoca di [[Cosimo il Vecchio]] e commissionati appositamente per questo convento) sia stata trasferita alla [[Biblioteca Mediceo Laurenziana]] in seguito alla soppressione del convento nei primi anni del [[XIX secolo]], la Biblioteca conventuale custodisce ancora una raccolta di opere di [[teologia]] e [[filosofia]]. I codici non esposti sono conservati nella sala della Greca, dove sono presenti alcuni armadi che ospitano anche le collezioni di [[maioliche]] antiche. Tra i codici, particolarmente pregiato è il ''Messale 558'' miniato da Beato Angelico forse per il [[convento di San Domenico (Fiesole)|convento di San Domenico]] di [[Fiesole]]. Altri miniatori qui rappresentati sono il [[Maestro delle Effigi Domenicane]], [[Bartolomeo di Fruosino]], [[Zanobi Strozzi]], [[Monte di Giovanni]], [[Domenico Ghirlandaio]], [[Giovanni Boccardi (artista)|Giovanni Boccardi]], ecc.
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*{{cita web|http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it/index.php?it/190/firenze-museo-di-san-marco|Sito ufficiale}}
*{{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/index.htm|''I luoghi della fede'', a cura della Regione Toscana}}
* Guido Carocci, [http://www.bollettinodarte.beniculturali.it/opencms/multimedia/BollettinoArteIt/documents/1349785408288_4_-_Guido_Carocci_p._256.pdf ''La campana di S. Marco di Firenze''], Bollettino d'Arte, 7, 1908
 
{{San Marco}}