Erich Priebke: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Eravamo detenuti in un campo inglese a Rimini. Prigionieri in 220, prima di lì ero stato detenuto ad Afragola e ad Ancona. Il 31 dicembre del 1946 abbiamo approfittato della fine dell'anno. Gli inglesi bevevano, facevano festa, e noi tedeschi siamo scappati in cinque: due ufficiali e tre sottufficiali. Erano le due di notte, faceva freddo. Ci siamo diretti verso il palazzo del vescovo, abbiamo bussato, ci hanno risposto che il vescovo non c'era, era in visita da qualche parte. Ci hanno indicato un convento. Non era una fuga comune, nel senso che ognuno di noi si considerava sciolto. Ci siamo divisi alla stazione di Bologna.|Erich Priebke, da un'intervista a [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]<ref name=RepubblicaIntervista>[http://www.repubblica.it/cronaca/1994/05/10/news/morto_erich_priebke_la_prima_intervista_1994-68390592/?ref=search La prima intervista di Erich Priebke nel '94: "Il Vaticano mi aiutò a fuggire in Argentina"] in [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]</ref>}}
 
Dal 2 gennaio del [[1947]] fino all'ottobre del [[1948]], Priebke visse in [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], a [[Vipiteno]], assieme alla moglie Alicia Stoll e ai figli Jorge (nato nel [[1940]]) e Ingo (nato nel [[1942]]).<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Richiesta al Presidente della Repubblica Italiana per la concessione della grazia ad Erich Priebke|autore = Alicia Stoll Priebke|url = http://www.priebke.it/italiano/modulo_adesione.pdf|data = 2 marzo 1999|accesso = 16 ottobre 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131016100934/http://www.priebke.it/italiano/modulo_adesione.pdf|dataarchivio = 16 ottobre 2013|urlmorto = sì}}</ref> Qui, grazie all'assistenza di alcuni preti altoatesini, quali Johann Corradini parroco di [[Vipiteno]] e Franz Pobitzer di [[Bolzano]], ma anche del [[Vicario generale]] della [[diocesi di Bressanone]] [[Alois Pompanin]], ricevette il battesimo cattolico.<ref name=":15">{{Cita news|titolo = Il prete cortinese che fece fuggire Eichmann e Priebke|pubblicazione = [[Corriere del Veneto]]|url = http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2010/11-giugno-2010/prete-cortinese-che-fece-fuggire-eichmann-priebke-1703180032474.shtml}}</ref>
 
{{Citazione|Alla stazione ognuno è andato per conto suo [...] io verso il nord, a Vipiteno, dove c'era mia moglie con i figli [...] Ho pensato a tornare in Germania, ma a Berlino non avevo più famiglia, vivevamo nella parte est, dei parenti lontani non avevo più notizia. Mio padre è morto nella prima guerra, mio fratello anche, io ero stufo della guerra e non avevo qualcuno da cui ritornare. Volevo solo mettere in salvo me e la famiglia. L'aiuto venne da un padre francescano, no, non ricordo il nome. Ci disse: per la Germania non posso fare niente, ma se vi accontentate dell'Argentina posso aiutarvi. Dissi di sì|Erich Priebke, da un'intervista a ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]''<ref name=RepubblicaIntervista />}}