Polietilene tereftalato: differenze tra le versioni

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La produzione del Dacron prevede quattro fasi principali: resinatura, fissaggio, calandratura e appretto. Nella resinatura il tessuto viene impregnato di una resina a base di [[formaldeide]], in modo da plastificarlo. Successivamente viene riscaldato fino a che la trama non si ritrae del 10%. Questo serve a rendere la trama più compatta. Per aumentare ulteriormente la compattezza il tessuto viene fatto passare attraverso dei rulli riscaldati, che stabilizzano le tensioni. L'ultima fase, l'appretto, consiste nello spruzzare sul tessuto resine sintetiche epossidiche, per rendere migliore la finitura superficiale.
 
== RicicloRiciclaggio ==
{{vedi anche|Riciclaggio della plastica}}
[[File:Plastic-recyc-01.svg|thumb|upright=0.5|Simbolo associato al PET secondo la classificazione [[Society of the Plastics Industry|SPI]] (Society of the Plastics Industry)]]
 
Il triangolo di frecce. Lo troviamo sulle confezioni di plastica e può voler dire sia che l’imballaggio è riciclabile, oppure che parte del materiale è riciclato. I numeri presenti al suo interno, da 1 a 6, indicano il tipo di plastica utilizzata secondo un codice prestabilito. In alcuni casi numero è accompagnato anche da sigle. La presenza del numero 7 indica che l'oggettoil omateriale l'imballaggionon è composto da altre plastichericiclabile.
 
Una volta raccolte, le varie forme di PET vengono mandate ai centri di [[RicicloRiciclaggio dei rifiuti|ricicloriciclaggio]] dove vengono fatte passare attraverso delle macine che convertono il materiale in forma di polvere. Questa polvere attraversa poi un processo di separazione e pulitura che rimuove tutte le particelle estranee come carta, metalli o altri materiali plastici.
 
Essendo stato ripulito, in accordo alle specificazioni del mercato, il PET recuperato viene venduto ai produttori che lo convertono in una varietà di prodotti come tappeti, cinturini e contenitori per usi non alimentari, con l'eccezione di contenitori per acque minerali e bevande analcoliche, con le modalità stabilite dal D.M n. 113/2010 che consente l'impiego di polietilentereftalato (PET) riciclato nella produzione di bottiglie per uso alimentare (con un contenuto massimo del 50 % sul totale) in deroga all'articolo 13 del D.M. 21 marzo 1973.