Storia economica del Regno Unito: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 61:
{{Vedi anche|Mercantilismo}}
La base dell'Impero britannico fu fondata nell'età del [[mercantilismo]], una teoria economica che sottolineava la massimizzazione del commercio al di fuori dell'impero, e tentava di indebolire le imprese rivali. L'Impero britannico del XVIII secolo era basato sui precedenti possedimenti inglesi d'oltremare, che cominciarono a prendere forma alla fine del XVI e e all'inizio del XVII secolo, con l'insediamento inglese delle [[Indie occidentali]] come [[Trinidad e Tobago]], le [[Bahamas]], le [[Isole Sopravento Settentrionali]], le [[Barbados]], la [[Giamaica]] e le [[Bermuda]], e della [[Virginia]], una delle [[Tredici colonie]] che nel 1776 divennero gli Stati Uniti, come pure delle [[Province marittime]] di quello che è ora il Canada. Le isole dei Caraibi con le piantagioni di zucchero, dove la schiavitù divenne la base dell'economia, comprendevano le colonie più redditizie dell'Inghilterra. Anche le colonie americane usavano il lavoro degli schiavi nella coltivazione del tabacco, dell'indaco e del riso nel sud. L'impero americano dell'Inghilterra, e in seguito della Gran Bretagna, fu espanso lentamente mediante la guerra e la colonizzazione. La vittoria sui Francesi durante la [[Guerra dei sette anni]] diede alla Gran Bretagna il controllo su quello che è ora il Canada orientale.
<!--
Il mercantilismo fu la politica basilare imposta dalla Gran Bretagna alle sue colonie.<ref>{{cita libro |autore=Savelle, Max |titolo=Seeds of Liberty: The Genesis of the American Mind |url=https://books.google.com/books?id=hIgl_HNozQsC&pg=PA204 |anno=1948 |pp=204ss |isbn=978-1-41910-707-8}}</ref> Il mercantilismo significava che il governo e i mercanti diventavano soci con l'obiettivo di aumentare il potere politico e la ricchezza privata, escludendo altri imperi. Il governo proteggeva i suoi mercanti e teneva lontani gli altri mediante barriere commerciali, regolamenti e sussidi alle industrie nazionali al fine di massimizzare le esportazioni da e minimizzare le esportazioni verso il regno. Gli [[Atto di navigazione|Atti di navigazione]] (''Navigation Acts'') della fine del XVII secolo fornirono il fondamento per la politica mercantilista. Essi richiedevano che tutto il commercio si svolgesse su navi inglesi, gestite da equipaggi inglesi (questo termine in seguito abbracciò tutti i Britannici dopo che gli [[Atto di Unione (1707)|Atti di Unione del 17047]] (''Acts of Union 1707'') unirono la Scozia con l'Inghilterra).<ref>{{cita|Darwin 2012| pp.21-22</ref> Colonists were required to send their produce and raw materials first of all to Britain, where the surplus was then sold-on by British merchants to other colonies in the British empire or bullion-earning external markets. The colonies were forbidden to trade directly with other nations or rival empires. The goal was to maintain the North American and Caribbean colonies as dependent agricultural economies geared towards producing raw materials for export to Britain. The growth of native industry was discouraged, in order to keep the colonies dependent on Britain for their finished goods.<ref>Darwin, 2012 p. 166</ref>
 
Il mercantilismo fu la politica basilare imposta dalla Gran Bretagna alle sue colonie.<ref>{{cita libro |autore=Savelle, Max |titolo=Seeds of Liberty: The Genesis of the American Mind |url=https://books.google.com/books?id=hIgl_HNozQsC&pg=PA204 |anno=1948 |pp=204ss |isbn=978-1-41910-707-8}}</ref> Il mercantilismo significava che il governo e i mercanti diventavano soci con l'obiettivo di aumentare il potere politico e la ricchezza privata, escludendo altri imperi. Il governo proteggeva i suoi mercanti e teneva lontani gli altri mediante barriere commerciali, regolamenti e sussidi alle industrie nazionali al fine di massimizzare le esportazioni da e minimizzare le esportazioni verso il regno. Gli [[Atto di navigazione|Atti di navigazione]] (''Navigation Acts'') della fine del XVII secolo fornirono il fondamento per la politica mercantilista. Essi richiedevano che tutto il commercio si svolgesse su navi inglesi, gestite da equipaggi inglesi (questo termine in seguito abbracciò tutti i Britannici dopo che gli [[Atto di Unione (1707)|Atti di Unione del 17047]] (''Acts of Union 1707'') unirono la Scozia con l'Inghilterra).<ref>{{cita|Darwin 2012| pp. 21-22}}.</ref> ColonistsI werecoloni requirederano totenuti senda theirvendere producei andloro rawprodotti materialse firstle ofloro allmaterie toprime Britainprima di tutto alla Gran Bretagna, wheredove thel'eccedenza surplusveniva waspoi thenrivenduta sold-ondai bymercanti Britishbritannici merchantsad toaltre othercolonie coloniesdell'Impero inbritannico theo Britisha empiremercati oresterni bullion-earningche externalfornivano marketsguadagni in metalli preziosi. TheAlle coloniescolonie wereera forbiddenproibito tocommerciare tradedirettamente directlycon withaltre othernazioni nationso orcon rivalimperi empiresrivali. TheLo goalscopo wasera todi maintainmantenere thele Northcolonie Americannordamericane ande Caribbeancaraibiche coloniescome aseconomie dependentagricole agriculturalorientate economiesverso gearedla towardsproduzione producingdi rawmaterie materialsprime forper exportl'esportazione toin Gran BritainBretagna. TheLa growthcrescita ofdell'industria nativenativa industryera wasperciò discouragedscoraggiate, inal orderfine todi keepmantenere thele coloniescolonie dependentdipendenti ondalla BritainGran forBretagna theirper finishedi goodsloro beni finiti.<ref>{{cita|Darwin, 2012 |p. 166}}.</ref>
The government had to fight smuggling&mdash;which became a favorite American technique in the 18th century to circumvent the restrictions on trading with the French, Spanish or Dutch.<ref>{{cite book|author=George Otto Trevelyan|title=The American Revolution vol 1|url=https://books.google.com/books?id=sfwpAAAAYAAJ&pg=PA128|year=1899|page=128ff}}</ref> The goal of mercantilism was to run trade surpluses, so that gold and silver would pour into London. The government took its share through duties and taxes, with the remainder going to merchants in Britain. The government spent much of its revenue on a superb Royal Navy, which not only protected the British colonies but threatened the colonies of the other empires, and sometimes seized them. Thus the British Navy captured [[New Amsterdam]] (New York) in 1664. The colonies were captive markets for British industry, and the goal was to enrich the mother country.<ref>William R. Nester, ''The Great Frontier War: Britain, France, and the Imperial Struggle for North America, 1607-1755'' (Praeger, 2000) p, 54.</ref>
 
Il governo dovette combattere il contrabbando, che divenne nel XVIII secolo una delle tecniche preferite delle colonie americane per aggirare le restrizioni al commercio con i Francesi, gli Spagnoli o gli Olandesi.<ref>{{cita libro |autore=Treveljan, George Otto |titolo=The American Revolution |volume=1 |url=https://books.google.com/books?id=sfwpAAAAYAAJ&pg=PA128 |anno=1899 |pp=128ss}}</ref> Lo scopo del mercantilismo era di gestire avanzi commerciali, così che oro e argento affluissero a Londra. Il governo prendeva la sua quota attraverso i dazi e le tasse, con il resto che andava ai mercanti in Gran Bretagna. Il governo spendeva poi gran parte delle sue entrate in una superba Marina Reale, che non solo proteggeva le colonie britanniche, ma minacciava le colonie degli altri imperi, e a volte le conquistava. Così la Marina britannica catturò [[Nuova Amsterdam]] (New York) nel 1664. Le colonie erano mercati prigionieri per l'industria britannica, e lo scopo era di arricchire la madrepatria.<ref>William R. Nester, ''The Great Frontier War: Britain, France, and the Imperial Struggle for North America, 1607-1755'' (Praeger, 2000) p, 54.</ref>
<!--
===Manufacturing===
Besides woollens, cotton, silk and linen cloth manufacturing became important after 1600, as did coal and iron.<ref>Lipson, 2:10-183.</ref>