Buco nero: differenze tra le versioni

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[[File:Black hole - Messier 87.jpg|thumb|right|L'immagine dell'[[orizzonte degli eventi]] del [[buco nero supermassiccio]] al centro della galassia [[Galassia Virgo A|Messier 87]], ottenuta nel 2019 grazie ai [[Radiotelescopio|radiotelescopi]] dell'[[Event Horizon Telescope]]<ref>Da rilevare che non si tratta di una vera e propria fotografia ma del risultato dell'elaborazione di enormi quantità di dati non completi e troppo pesanti per essere spediti via Internet. Gli hard disk hanno viaggiato in aereo verso i due centri di calcolo dove si trovano i supercomputer altamente specializzati: all’Haystack Observatory del Mit, nel Massachusetts, e l’altro al Max Planck Institut fur Radioastronomie, a Bonn. (in [https://www.ilpost.it/2019/04/10/immagine-buco-nero-foto/ ''Il Post.it'', 10 aprile 2019])</ref>. Nell'immagine si può osservare l'«ombra» del buco nero: la materia attratta al suo interno, riscaldandosi, emette luce osservabile parzialmente grazie ai radiotelescopi, rendendo osservabile la zona "in ombra" all'interno del buco nero.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2019/04/10/ecco-la-foto-del-secolo-e-la-prima-di-un-buco-nero_3414097d-9364-492c-ad9a-18027bbd8495.html|titolo=Ecco la foto del secolo, è la prima di un buco nero|data=10 aprile 2019|accesso=10 aprile 2019|sito=ansa.it|editore=[[ANSA]]}}</ref>]]
[[File:Hs-1995-47-a-full tif.tif|thumb|Buco nero al centro della galassia NGC 4261, distante 100 milioni di anni luce da noi, nella costellazione della Vergine. In base alla velocità di rotazione del disco che lo circonda, la sua massa è stimata a 1,2 miliardi di masse solari, pur occupando un'area non più grande del Sistema Solare]]
Un '''buco nero''' è un [[corpo celeste]] con un [[campo gravitazionale]] così intenso e distruttivo da non lasciare sfuggire né la [[materia (fisica)|materia]], né la [[radiazione]] elettromagnetica, ovvero una regione dello [[spaziotempo]] avente una [[curvatura]] sufficientemente grande, [[relatività generale|relativisticamente]] parlando, che nulla al suo interno può uscire all'esterno, nemmeno la [[luce]].<ref>Wald Robert M. (1984). [http://books.google.com/books?id=9S-hzg6-moYC General Relativity]. University of Chicago Press, pp. 299. ISBN 978-0-226-87033-5.</ref> La [[velocità di fuga]] da un buco nero risulta superiore alla [[velocità della luce]], ma poiché la velocità della luce è un limite insuperabile, nessuna [[Particella (fisica)|particella]] di materia o radiazione può allontanarsi da quella regione.
 
In un tale corpo la gravità domina su qualsiasi altra forza, sicché si verifica un [[collasso gravitazionale]] che tende a concentrare lo spaziotempo in un punto di singolarità di curvatura infinita e di "volume nullo";<ref>[https://arxiv.org/abs/0801.1734 “Volume interno di un Buco Nero” Archivio Pubblicazioni Università Cornell]</ref>per l'oggetto massiccio al centro della regione, che dà luogo al campo gravitazionale, è teorizzato uno stato della materia definito [[Singolarità gravitazionale|''singolarità'']], cioè con caratteristiche sconosciute ed estranee alle leggi della [[meccanica (fisica)|meccanica]] che descrivono il comportamento della materia nell'[[universo]] a noi noto, e ipotizzando che il valore della sua [[densità]] tenda all'infinito. Attorno al buco nero è presente l’[[orizzonte degli eventi]], la superficie sferica chiusa - geometrica e puramente immaginaria - contenente l'oggetto massiccio, e che delimita la regione dello spazio nella quale si hanno tali condizioni "senza ritorno" ovvero la regione dalla quale classicamente non può uscire alcun segnale: questa superficie (dove la velocità di fuga eguaglia la velocità della luce) può essere attraversata da materia o radiazione che cada verso il buco nero, ma non nel senso opposto.