Nunc stans: differenze tra le versioni

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* è fermo immobile: perché al contrario muovendosi avrebbe un prima e un dopo. Non deve spostarsi da un luogo a un altro, ma istantaneamente può apparire dovunque, anche se al contrario può apparire col suo corpo mentre si sposta e cammina.
* immobile comporta anche inamovibile: nessun altro può muoverlo, oppure costringerlo a muoversi da solo. E in relazione ad un potenziale ente a lui nemico, ciò significa anche che resiste e vince.
* immobile non significa immobilismo, staticità: assiso dal trono, regna e giudica. <br/>
Perciò, è ''eterno immutabile''. A quanto detto, si aggiunge che:
* Lui è ad ogni singolo uomo più presente del vero Sè (è il Divino Ospite)<ref>{{cita web|url= http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2008/documents/hf_ben-xvi_aud_20080130.html|titolo= Sant’Agostino. La dottrina. Fede e ragione|data= [[30 gennaio]] 2008, Udienza Generale|città= Roma|autore= [[papa Benedetto XVI]]|sito =vatican.va|editore= Libreria Editrice Vaticana|citazione= Tu infatti – riconosce [[Agostino d'Ippona|Agostino]] (Confessioni, III,6,11) rivolgendosi direttamente a Dio – eri all’interno di me più del mio intimo e più in alto della mia parte più alta», interior intimo meo et superior summo meo; tanto che – aggiunge in un altro passo ricordando il tempo antecedente la conversione – «tu eri davanti a me; e io invece mi ero allontanato da me stesso, e non mi ritrovavo; e ancora meno ritrovavo te» (Confessioni V,2,2).}}</ref>,