Lambro: differenze tra le versioni

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[[File:Lambro017.JPG|thumb|Il Lambro in [[viale Forlanini]], a Milano]]
 
Il termine "Lambrone" (''Lambron'' in [[dialetto milanese]]) è il nome dato storicamente alla deviazione del fiume Lambro, fatta nel XIX secolo, per farlo sfociare nel lago di Pusiano<ref>{{cita web|url=http://www.cavodiotti.it/cenni.html|titolo=Cenni storici|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160712175908/http://www.cavodiotti.it/cenni.html|dataarchivio=12 luglio 2016|urlmorto=sì}}</ref>. Questa deviazione, insieme a una diga chiamata Cavo Diotti, oggi ancora funzionante, risulta fondamentale nella regolazione del livello delle acque del medio corso del Lambro, salvando le città (Monza in primis) a valle. Il Cavo Diotti è la diga che regola il flusso in uscita dall'ampio bacino del lago di Pusiano (12.750 milioni di metri cubi)<ref>{{cita web|url=http://www.cavodiotti.it/diga.html|titolo=La diga|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160712153832/http://www.cavodiotti.it/diga.html|dataarchivio=12 luglio 2016|urlmorto=sì}}</ref>. A causa delle dimensioni del bacino, la diga (composta da 2 paratie alte circa 70&nbsp;cm) è classificata di importanza nazionale. La gestione del flusso delle acque è affidata al Consorzio del [[Parco regionale della Valle del Lambro]].
 
Uscito dal lago<ref>{{cita web|url=http://www.cavodiotti.it/|titolo=Introduzione|accesso=26 marzo 2018}}</ref> il fiume riceve da destra l'emissario del [[lago di Alserio]] dopodiché bagna il centro di [[Merone]]. Da qui scorre con andamento tortuoso ai piedi delle colline [[morena|moreniche]] (dove raccoglie le acque di svariati rii, rogge e di laghetti [[Brianza|brianzoli]]) raggiungendo poi la città di [[Monza]].
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Nello scorcio del secolo scorso, per l'alta urbanizzazione della valle<ref>Non si sono verificati qui fenomeni di conurbazione come lungo le aste di Seveso e Olona, ma confrontando i dati relativi ISTAT la popolazione dei singoli comuni è mediamente raddoppiata tra il [[1961]] e il [[2001]].</ref> e la conseguente impermeabilizzazione dei suoli, la natura del rischio è mutata e ora è forte quello da inondazione. Dopo quella disastrosa del [[2002]]<ref>{{cita web|url=http://www.adbpo.it/on-multi/ADBPO/Home/PubblicazionidellEnte/documento10947.html|titolo=Pubblicazioni dell'Adbpo|accesso=26 marzo 2018|urlmorto=sì}}</ref> fu deciso che lago di Pusiano e Cavo Diotti dovessero rafforzare il loro ruolo di regolatori delle acque.
 
La proprietà è ora del demanio regionale e la gestione è affidata al [[parco regionale della Valle del Lambro]] e i lavori di ammodernamento si sono completati nell'ottobre del 2012. La storia del fiume si è intanto arricchita di un nuovo e per alcuni aspetti curioso capitolo: l'impianto il cui invaso (il lago stesso) supera il milione di metri cubi ha dovuto essere iscritto nel RID, il Registro Italiano Dighe<ref>{{cita web|url=http://www.registroitalianodighe.it/|titolo=Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Home Page|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180324224259/http://www.registroitalianodighe.it/|dataarchivio=24 marzo 2018|urlmorto=sì}}</ref> e questo malgrado le paratoie che regolano lo scorrere dell'acqua siano soltanto due robuste tavole di rovere che non raggiungono, assieme, i quattro metri quadrati. Così il complesso sarà dotato dei più moderni strumenti di monitoraggio e sorveglianza e di personale altamente qualificato a tutto vantaggio dei cittadini rivieraschi.
 
==La qualità delle acque==