Palazzo Datini: differenze tra le versioni

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Essa è il frutto della riunione di due istituzioni medievali, l'una fondata da Monte di Turingo Pugliesi nel 1283 (Il Ceppo Vecchio) e l'altra fondata per testamento da [[Francesco Datini|Francesco di Marco Datini]] nel 1410 ("La Casa del Cieppo de' Poveri di Francesco di Marco").
 
Tale riunione, avvenuta grazie a [[Cosimo I de' Medici]] li 13 giugno 1545, si collocava nel quadro delle riforme istituzionali Opere Pie di [[Prato]] poste da allora sotto un più stretto controllo dell'amministrazione fiorentina, al centro del nuovo assetto statale di quello che sarà il [[Granducato di Toscana]]. In questo nuovo quadro istituzionale si allargò il campo delle finalità di questa Istituzione (chiamata in un primo tempo "Casa Pia del Ceppo dei poveri di Prato), cui furono affidati non solo compiti di beneficienza. Sempre organicamente legata alle magistrature cittadine (e fiorentine), diventò nel corso della sua pluricentenaria storia un punto di riferimento strategico per diverse importanti funzioni, tra le quali non solo quelle più prettamente assistenziali (quali distribuzioni di grano e di elemosine) ma anche quelle connesse ad opere pubbliche a favore della città di [[Prato]] (lastricatura di strade, costruzione di case e così via) o di progetti al di là dei suoi confini (come il sostegno alle politiche di urbanizzazione della nuova città di [[Livorno]]). A seguito dell'emanazione della Legge 17 luglio 1890 n. 6.972 la fondazione divenne Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza e ne venne approvato lo Statuto, contenente anche le volontà testamentarie di [[Francesco Datini|Francesco di Marco Datini]], con Regio Decreto 9 Marzo 1936.
 
L'ente di beneficenza, tra il Cinquecento e il Settecento, elargiva denaro per il vitto e per l'acquisto di strumenti da lavoro e, nel palazzo, considerato il granaio di [[Prato]], già dal 1589 avveniva anche la distribuzione del pane, fino ad allora effettuata nei monasteri: nel 1713 i Ceppi arrivarono a distribuire pane in città a circa 2.700 persone su una popolazione di 6.000 individui e assistevano nel contado circa 2.000 persone su 9.000.
 
A seguito dell'emanazione della Legge 17 luglio 1890 n. 6.972 la fondazione divenne Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza e ne venne approvato lo Statuto, contenente anche le volontà testamentarie di [[Francesco Datini|Francesco di Marco Datini]], con Regio Decreto 9 Marzo 1936.
 
==Archivio Datini==