Abbazia di Quedlinburg: differenze tra le versioni

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All'abbazia venne concesso il titolo di [[abbazia imperiale]] e di lei si sa che era sede di una comunità di figlie non maritate dell'aristocrazia tedesca anche se non viene indicato l'ordine di appartenenza.<ref name=FL>Felice Lifshitz. [http://quod.lib.umich.edu/cgi/t/text/text-idx?c=tmr;cc=tmr;q1=2006;rgn=main;view=text;idno=baj9928.0601.013 Die Annales Quedlinburgenses] Serie: Monument Germaniae Historica, ''Scriptores Rerum Germanicarum'' In Usum Scholarum Separatim Editi vol. 72, 2004. Verificato il 25-07-2019</ref><ref>{{cite web|title=Quedlinburg Patrimonio Mondiale UNESCO |publisher=[[UNESCO]] |url=http://www3.quedlinburg.de/neu/englisch/Tourismus/geschichte.shtml |accessdate=2019-07-25 |deadurl=yes |archiveurl=https://web.archive.org/web/20080616092955/http://www3.quedlinburg.de/neu/englisch/Tourismus/geschichte.shtml |archivedate=2008-06-16 }}</ref> Esistevano già a quel tempo altre grandi abbazie femminili in Germania come quella di [[abbazia di Herford|Herford]] o di [[Abbazia di Gandersheim|Gandersheim]], ma la stessa regina Matilde volle privilegiare questa struttura divenendone badessa alla morte del marito.
 
L'abbazia divenne nota nel medioevo[[Medioevo]] per i numerosi prodotti d'artigianato che si sviluppavano qui grazie appunto alle monache che vi risiedevano, oltre alla redazione degli [[Annali di Quedlinburg|Annali]], divenuti, tra l’altro, celebri e per le numerose [[saga|saghe]] cui si fa riferimento e perché viene citato per la prima volta [[nome della Lituania|il nome Lituania]].<ref>''[https://books.google.it/books?id=WYq-AQaISW4C&pg=RA1-PA168&dq=annali+di+quedlinburg&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwirqNmaltDjAhXKGewKHX6UBWgQ6AEIJjAA#v=onepage&q=annali%20di%20quedlinburg&f=false| Il saggiatore giornale romano di storia, letteratura, belle arti, filologia e varietà]'', s.n.!, 1846, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e digitalizzato il 18 luglio 2016, p.168.</ref><ref>{{cite journal | title=Circa le origini del nome della Lituania | journal=Lituanus |url=http://www.lituanus.org/2009/09_3_02%20Baranauskas.html | volume=55 | issue=3 | date=2009 | first=Tomas | last=Baranauskas | language=lt | issn=0024-5089}}</ref><ref>{{en}}Richard C. Frucht. Eastern Europe. 2004. p.169 {{ISBN|1-57607-800-0}}</ref> Dopo alcune discussioni tra la città di [[Quedlinburg]] e la locale [[Diocesi di Halberstadt]], il vescovo di quest'ultima decise di concedere alla casata reale di Sassonia il patrocinio su questa abbazia, grazie anche all'influenza della badessa di quel tempo, Edvige, sorella di Ernesto ed Alberto di Sassonia, reggenti di quelle terre ([[1477]]).
 
Nel [[1697]] queste terre, comprensive dell'abbazia, passarono sotto il dominio del [[Brandeburgo]] e dal 30 gennaio del [[1698]] passarono alla [[Prussia]].