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[[File:BrigataNATO.PNG|thumb|La brigata di fanteria secondo la simbologia [[NATO]].]]
Il termine '''brigata''', di origine francese, è utilizzato per definire due ordini di unità militari, uno proprio dei reparti dell'[[esercito]], l'altro caratterizzante dei reparti di [[gendarmeria]]. Ne fa parte almeno uno o più [[reggimento|reggimenti]].
 
== Italia ==
In Italia il termine è analogamente utilizzato sia per definire una grande unità dell'[[Esercito Italiano]], una articolazione operativa dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] (Brigata Aerea) e la più piccola articolazione organizzativa della [[Guardia di Finanza]].
 
Le brigate del [[Regio esercito]] furono costituite nel 1861. Sciolte nel 1871 furono ricostituite dieci anni dopo e impiegate nella [[prima guerra mondiale]] composte da due reggimenti. Nel 1926 vennero riordinate su base ternaria. Furono soppresse nel 1939 alla vigilia della [[seconda guerra mondiale]], e i reggimenti posti alle dirette dipendenze delle unità divisionali. Ricostituite nel 1944 nell'ambito dell'[[Esercito cobelligerante italiano]].
Nell'Esercito Italiano il concetto di brigata ha subito nel tempo diverse evoluzioni, soprattutto nel secondo dopoguerra.
 
Nell'[[Esercito Italiano]] il concetto di brigata ha subito nel tempo diverse evoluzioni, soprattutto nel secondo [[dopoguerra]]. Già nell'agosto 1946 vennero sciolte le divisioni e ricostituite come Brigate.
 
Con la riforma ordinativa del [[1975]], che portò alla quasi totale scomparsa dei [[Reggimento|reggimenti]], la brigata, che comprendeva diversi [[Battaglione|battaglioni]] monoarma, divenne principalmente un'articolazione pluriarma della [[divisione (militare)|divisione]], eccetto le brigate [[Alpini|alpine]], che rimasero autonome (cioè non inquadrate in divisioni) ed alle dipendenze del 4° [[corpo d'armata]] alpino e diverse brigate meccanizzate e motorizzate, che erano alle dipendenze delle Regioni Militari (soprattutto al centro-sud Italia).