Derby d'Italia: differenze tra le versioni

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[[File:Serie A 1998-99 - Juventus vs Inter - Alex Del Piero e Ronaldo.jpg|thumb|upright=1.2|Il fantasista juventino [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] e l'attaccante interista [[Ronaldo]] prima dell'incontro di Torino del 25 ottobre 1998]]
 
Il '''derby d'Italia''' è il nome dato comunemente all'incontro di [[Calcio (sport)|calcio]] tra le squadre [[italia]]ne di {{Calcio Inter|NBN}} e {{Calcio Juventus|NBN}}.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/juve-inter-napoli/juve-inter-napoli/juve-inter-napoli.html|titolo=Inter-Juve, la storia ricomincia|data=7 agosto 2007}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2007/11_Novembre/04/attesa.shtml|titolo=Juve-Inter, la grande attesa|autore=Riccardo Pratesi|data=4 novembre 2007}}</ref> Con oltre 200 incontri ufficiali disputati, si tratta della gara più volte giocatasi nel [[Calcio in Italia|panorama calcistico italiano]].
 
Pur non essendo un [[Derby (calcio)|derby]] nel senso stretto del termine, la contrapposizione sportiva tra ''Nerazzurri'' e ''Bianconeri'' mette di fronte due fra le formazioni più sostenute, titolate e con maggior [[Tradizione sportiva in Italia|tradizione sportiva]], oltreché col maggior [[Deloitte Football Money League|fatturato]] e [[Club calcistici più ricchi al mondo secondo la rivista Forbes|valore borsistico]] d'Italia. Per quanto riguarda la [[Serie A]], quello fra Inter e Juventus è spesso emerso come un dualismo per le prime posizioni della classifica, a volte determinante per l'assegnazione dello [[scudetto (sport)|scudetto]]; la sfida è inoltre divenuta protagonista di alcune finali, tra cui due di [[Coppa Italia]] ([[Coppa Italia 1958-1959|1959]] e [[Coppa Italia 1964-1965|1965]]) e una di [[Supercoppa italiana]] ([[Supercoppa italiana 2005|2005]]). Si tratta, in altre parole, di una «classica» del calcio italiano.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/24/un-agnelli-contro-un-moratti-duello-che.html|titolo=Un Agnelli contro un Moratti duello che sa anche di storia|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|p=67|data=24 settembre 2010}}</ref>
 
L'incontro tra l'Inter e la Juventus spesso è vissuto come il riflesso tra la rivalità, sia in ambito economico sia politico, che divide [[Milano]] e [[Torino]], le più grandi città del [[Italia nord-occidentale|Nord-Ovest]] d'Italia nonché, assieme a [[Genova]], componenti del cosiddetto [[triangolo industriale]], la regione socioeconomica che ebbe il maggior sviluppo sportivo nel Paese,<ref>{{Cita news|url=http://it.uefa.com/memberassociations/news/newsid=2113630.html|titolo=Peccato, capitale|pubblicazione=Union des Associations Européennes de Football|data=6 gennaio 2014}}</ref> oltreché di quella tra i Moratti e gli [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]], le famiglie che ne hanno detenuto per più tempo la maggioranza societaria;<ref>{{cita news|autore=Emanuele Gamba|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/03/agnelli-moratti-fine-di-una-rivalita.html|titolo=Agnelli e Moratti, fine di una rivalità|pubblicazione=la Repubblica|data=3 novembre 2012}}</ref><ref name="Marinelli" >{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/11/03/perche-juve-inter-e-il-derby-ditalia/|titolo=Perché Juve-Inter è il "derby d'Italia"|autore=Francesco Marinelli|data=3 novembre 2012}}</ref> motivo per cui è anche descritto come un «derby regionale».<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/85688.stm|titolo=Political football, Italian style|data=28 aprile 1998}}</ref>
 
== L'espressione ==
[[File:GianniBrera.jpg|thumb|left|Il giornalista [[Gianni Brera]], inventore del termine di «derby d'Italia».]]
 
L'espressione fu coniata nel 1967 da [[Gianni Brera]], il più influente [[giornalista sportivo]] italiano del [[XX secolo|Novecento]],<ref name="FIFA" >{{cita web|lingua=en|url=http://www.fifa.com/classicfootball/clubs/rivalries/newsid=1380679/index.html|titolo=Internazionale vs Juventus. Nation divided by Derby d'Italia}}</ref> per indicare il confronto tra due formazioni che, pur risiedendo in due città e persino regioni differenti, erano caratterizzate da una profonda rivalità reciproca, tipica di quelle sfide "stracittadine" chiamate per l'appunto [[Derby (calcio)|derby]]; solo in seguito la partita Inter-Juventus venne vista anche come quella fra le due squadre al tempo più titolate e tifate d'Italia, nonché fra le poche all'epoca mai [[Promozione e retrocessione|retrocesse]] dalla Serie A. Nel 1967 le proprietà di Inter e Juventus erano inoltre in mano, rispettivamente, ai Moratti e agli Agnelli, due tra le più importanti dinastie economiche dell'Italia di quegli anni, cosa che contribuì a dare all'espressione di Brera anche una valenza di tipo sociale.<ref name="Marinelli" />
 
{{Approfondimento
|titolo = La nascita di un nome
|dim-testo = 80%
|contenuto = «"Derby d'Italia" nasce nel 1967. Juventus e Inter sono, in quel momento, le squadre con gli albi d'oro più ricchi. La Juve ha già vinto 13 scudetti, l'Inter 10. Il {{Calcio Milan|NBN}}? È stato fondato prima dell'Inter, ha cominciato a vincere prima della Juventus, ma in bacheca ha due scudetti in meno dell'Inter e uno del {{Calcio Genoa|NBN}}. Brera fa la somma dei titoli (italiani) e, dopo l'ultimo trionfo juventino, conia la nuova espressione.
 
È il 1967. [...] In Italia tramonta il mito della ''Grande Inter''. Succede a Mantova, giovedì 1º giugno, ultima di campionato. I nerazzurri [...] sono primi con 48 punti, la Juve a 47. La trasferta "virgiliana" sembra tranquilla, la Juve gioca contro la {{Calcio Lazio|NBN}} disperata e quasi in B. Primo tempo {{Calcio Mantova|NBN}}-Inter zero a zero. Ripresa: al quarto minuto clamorosa (e inquietante) papera del portierone [[Giuliano Sarti]]. L'Inter perde. La Juve batte la Lazio con gol di [[Giancarlo Bercellino|Bercellino]] e [[Gianfranco Zigoni|Zigoni]], sorpassa i nerazzurri e vince il duello ("derby d'Italia" alla distanza) e il 13º scudetto.
 
L'espressione di Brera è quindi coniata in piena lotta Inter-Juve. La Milano lombarda e il vej Piemont [...]. Sfida piena di tensioni e di scudetti. Un bravo giornalista, [[Vladimiro Caminiti]], alcuni anni dopo si chiede: perché Inter-Juve è il derby d'Italia? Si risponde: "Le ragioni sono mille e nessuna. La ragione del cuore, prima di tutte, perché si tratta delle società più popolari d'Italia con sostenitori e club ovunque. Anche fuori dalla penisola"».<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/novembre/21/derby_Italia_Inter_Juventus_Juventus_ga_10_081121086.shtml|titolo=Ma il derby d'Italia è Inter-Juventus o Juventus-Milan?|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Germano Bovolenta|data=21 novembre 2008}}</ref><br /><small>—Germano Bovolenta, 21 novembre 2008</small>
}}
 
Dal 1994 al 2009 il {{Calcio Milan|NBN}} è stato in vantaggio sull'Inter per numero di [[Scudetto (sport)|scudetti]] conquistati,<ref name="FIFA" /> il che ha suscitato polemiche da parte dei rossoneri sull'uso di tale locuzione:<ref>{{cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/milan/2009/05/07-26755/Galliani:+%C2%ABMilan-Juve+%C3%A8+il+vero+derby+d%E2%80%99Italia%C2%BB|titolo=Galliani: «Milan-Juve è il vero derby d'Italia»|data=7 maggio 2009|urlarchivio=https://archive.is/20130412002135/http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/milan/2009/05/07-26755/Galliani:+%C2%ABMilan-Juve+%C3%A8+il+vero+derby+d%E2%80%99Italia%C2%BB|dataarchivio=12 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref> secondo alcuni,<ref>{{cita web|url=http://www.giorgiomicheletti.it/gianni-brera.html|titolo=Omaggio a Gianni Brera}}</ref> infatti, la definizione di derby d'Italia era superficialmente riferita alle sole squadre con il palmarès più ricco; secondo altri,<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2007/11_Novembre/01/prejuve-inter.shtml|titolo=Juve-Inter vale di più, per rivalità e classifica|autore=Riccardo Pratesi|data=1º novembre 2007}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=150039|titolo=Derby d'Italia: ma Lapo e Galliani che ne sanno?|autore=Franco Rossi|data=10 maggio 2009}}</ref> l'intenzione di Brera era esclusivamente quella di sottolineare la rivalità che tradizionalmente caratterizza le sfide tra il club interista e quello juventino, a prescindere dagli albi d'oro. In ogni caso, l'antica rivalità tra le tifoserie nerazzurre e bianconere è ancora una costante del calcio italiano, anche considerando che essa si è rinvigorita nel 2006 per gli strascichi del caso [[Calciopoli]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/tifo-contro/tifo-contro/tifo-contro.html|titolo=Calcio, va di moda tifare contro|autore=Luigi Ceccarini|coautore=Fabio Bordignon|data=24 agosto 2007}}</ref> Tutto ciò rende l'incontro tra le due squadre molto simile a una stracittadina, permettendo il successo di tale locuzione popolare ancora oggi.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata-11a/juventus-inter/juventus-inter.html|titolo=La Juventus frena la fuga dell'Inter, il derby d'Italia finisce in parità|data=4 novembre 2007}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata-13/inter-juventus/inter-juventus.html|titolo=All'Inter il derby d'Italia, Muntari gela la Juventus|data=22 novembre 2008}}</ref>
 
== Cenni storici ==
=== Dagli albori al ''girone unico'' ===
La Juventus, tra le [[Storia delle prime società calcistiche in Italia|più antiche]] società calcistiche d'Italia, nacque a [[Torino]] nel 1897 per volontà di un gruppo di studenti liceali, mentre l'Internazionale si costituì a [[Milano]] nel 1908 per scissione dai concittadini del Milan. Le due squadre si affrontarono per la prima volta nel 1909 durante il campionato di [[Prima Categoria 1909-1910|Prima Categoria]]: nel primo incontro assoluto del 14 novembre di quell'anno, giocato sul campo di [[Stadio di Corso Sebastopoli|Corso Sebastopoli]] a Torino, i bianconeri vinsero 2-0 grazie a una doppietta di [[Ernesto Borel]],<ref name="FIFA" /><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1203_01_1909_0317_0004_17844469/anews,true/|titolo=La vittoria della Juventus|pubblicazione=La Stampa|data=15 novembre 1909|p=4}}</ref> mentre i nerazzurri si imposero 1-0 in Lombardia due settimane più tardi con un gol di [[Oscar Engler]]; l'Inter avrebbe poi conquistato a fine stagione il suo primo titolo italiano.<ref>{{cita web|url=http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/01/08/lo-spareggio-contro-i-bambini/|titolo=Lo spareggio contro i bambini|autore=Stefano Olivari|data=8 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.isorg/web/2012070806502520110115125135/http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/01/08/lo-spareggio-contro-i-bambini/|dataarchivio=815 lugliogennaio 2012|urlmorto=sì2011}}</ref>
[[File:Inter vs Juventus 2-0 (1930).jpg|thumb|left|Un momento di ''Ambrosiana''-Juventus al Campo San Siro del 29 giugno 1930.]]
 
L'11 novembre 1912 l'Inter ottenne l'affermazione più larga sui rivali piemontesi in trasferta, vincendo in Piemonte per 0-4. Il torneo del [[Prima Categoria 1913-1914|1913-1914]] segnò invece le gare con più reti di scarto tra le formazioni: all'andata vinse la Juventus per 7-2<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1191_01_1913_0347_0005_24841844/|titolo=Juventus vince Internazionale (7-2)|pubblicazione=La Stampa|data=15 dicembre 1913|p=5}}</ref> mentre, al ritorno, prevalsero i nerazzurri per 6-1.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1187_01_1914_0005_0004_24327783/anews,true/|titolo=Internazionale Foot-ball Club batte Juventus di Torino (6-1)|pubblicazione=La Stampa|data=5 gennaio 1914|p=4}}</ref> Per quanto riguarda la [[Serie A]], la prima gara si disputò il 19 marzo 1930 a Torino, alla presenza del [[re]] [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]], con l<nowiki>'</nowiki>''[[Associazione Sportiva Ambrosiana-Inter|Ambrosiana]]'' – nome cui era stata costretta l'Inter sotto il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio fascista]], causa [[Italianizzazione fascista|italianizzazione]], dopo la [[Carta di Viareggio|forzata fusione]] con la {{Calcio US Milanese|NBN}} – vittoriosa per 2-1;<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1151_01_1930_0068_0005_24888981/|titolo=Ambrosiana-Juventus 2-1|pubblicazione=La Stampa|data=20 marzo 1930|p=5}}</ref> il successo per 2-0 nella gara di ritorno, il 29 giugno, assicurò anche in questo caso ai milanesi lo [[Serie A 1929-1930|scudetto]], coi torinesi al terzo posto della classifica:<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1152_01_1930_0154A_0004_24890864/|titolo=L'Ambrosiana battendo la Juventus si assicura il titolo|pubblicazione=La Stampa|data=30 giugno 1930|p=4}}</ref> fu questo il primo titolo italiano assegnato nell'era del ''[[girone unico]]'', nonché il primo che vide nerazzurri e bianconeri battagliare da vicino per la sua conquista.
 
==== La ''Juve del Quinquennio'' e l'Ambrosiana di ''Peppìn'' Meazza ====
La rivalità vera e propria ebbe inizio negli anni 1930 quando i due club, entrambi al vertice del calcio italiano, si ritrovarono stabilmente a lottare per lo scudetto assieme alla principale rivale del tempo, il {{Calcio Bologna|NBN}}. La ''[[Quinquennio d'oro|Juve del Quinquennio]]'' fece suoi cinque campionati consecutivi durante la prima metà del decennio (1931-1935), prima squadra capace di raggiungere questo filotto, mentre l<nowiki>'</nowiki>''Ambrosiana-Inter'', come detto già vincitrice nel 1929-1930 del primo torneo a ''girone unico'', fu in seguito artefice di altre due affermazioni tricolori sul finire della decade.
[[File:Ambrosiana-Inter vs Juventus - Anni 1930 - Giuseppe Meazza.jpg|thumb|[[Giuseppe Meazza|Meazza]] porta avanti un attacco dell<nowiki>'</nowiki>''Ambrosiana-Inter'', contrastato dalla retroguardia della Juventus, nella prima metà degli anni 1930.]]
 
L'annata [[Serie A 1932-1933|1932-1933]] vide i bianconeri di [[Carlo Carcano]] vincitori del loro terzo titolo consecutivo davanti ai nerazzurri, costretti ad abbandonare le ambizioni tricolori dopo la sconfitta 3-0 subita nel girone d'andata a Torino.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1147_01_1932_0301A_0005_24895921/|titolo=La Juventus, dominatrice dell'Ambrosiana, aumenta il vantaggio sul Napoli, battuto dalla Roma|pubblicazione=La Stampa|data=19 dicembre 1932|p=5}}</ref> La [[Serie A 1933-1934|stagione successiva]] i meneghini chiusero nuovamente alle spalle dei piemontesi,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1140_01_1934_0101A_0005_24292376/|titolo=La Juventus è campione d'Italia per il 1934-XII|pubblicazione=La Stampa|data=30 aprile 1934|p=5}}</ref> pur battendoli per 3-2 a Milano nella gara d'andata.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1144_01_1933_0269A_0004_24905787/|titolo=L'Ambrosiana battendo di misura la Juventus si rafforza al comando della classica|pubblicazione=La Stampa|data=13 novembre 1933|p=4}}</ref> Il campionato del [[Serie A 1934-1935|1934-1935]] segnò invece un testa a testa fra le due formazioni fino all'ultima giornata, in programma per il 2 giugno 1935, con le due rivali fin lì appaiate in vetta a quota 42 punti: la Juventus sconfisse 1-0 a Firenze la {{Calcio Fiorentina|NBN}}, mentre l<nowiki>'</nowiki>''Ambrosiana-Inter'', perdendo 4-2 a Roma con la {{Calcio Lazio|NBN}}, lasciò ai piemontesi la gioia del quinto scudetto consecutivo.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1138_01_1935_0132A_0003_24911531/|titolo=La Juventus si riconferma campione d'Italia|pubblicazione=La Stampa|data=3 giugno 1935|p=3}}</ref>
 
Chiusa l'epoca del quinquennio juventino, la stagione 1935-1936 vide invece le due rivali affrontarsi per la prima volta in [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]], manifestazione nell'occasione reistituita dall'allora [[Direttorio Divisioni Superiori]] dopo un decennio di oblìo: contrapposte negli ottavi di finale, ad avere la meglio fu la squadra bianconera che superò di misura quella nerazzurra grazie a una rete di [[Armando Diena]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0029_01_1936_0122_0004_24918105/|titolo=La Juventus batte l'Ambrosiana 1-0 in un incontro guastato dalla rudezza dei nero-azzurri|pubblicazione=La Stampa|autore=Luigi Cavallero|data=22 maggio 1936|p=4}}</ref>
 
Nella stagione 1937-1938 le compagini si spartirono i due allori del calcio italiano, battagliando spalla a spalla in entrambi i casi. I lombardi trionfarono in [[Serie A 1937-1938|campionato]], avendo la meglio dei piemontesi solo all'ultimo turno: il 24 aprile l<nowiki>'</nowiki>''Ambrosiana-Inter'' del capocannoniere [[Giuseppe Meazza]], in vantaggio di un solo punto, sconfisse il {{Calcio Bari|NBN}} in trasferta per 2-0 mentre la Juventus, ospite del Milan a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]], fu fermata sul risultato di 1-1 rinunciando così alle speranze tricolori.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1129_01_1938_0097A_0003_24930576/|titolo=L'Ambrosiana è campione d'Italia dell'Anno XVI|pubblicazione=La Stampa|data=25 aprile 1938|p=3}}</ref> In [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]] furono invece i bianconeri a sollevare il trofeo: tre giorni prima dell'epilogo del campionato, nella semifinale di coppa giocata in gara unica a Torino i padroni di casa regolarono 2-0 gli ospiti, guadagnando così l'accesso alla finale<ref name="derby-semifinale" >{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2016/storia-coppa-inter.php|titolo=Se Inter-Juve vale l'accesso alla finale|data=29 febbraio 2016}}</ref> che poi vinceranno, mettendo in bacheca il loro primo successo nella competizione. In questo periodo i bianconeri vinsero 12 match contro i rivali nerazzurri, da par loro fermatisi a 8, con il picco del 5-0 a Milano del 16 ottobre 1938.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1131_01_1938_0246A_0004_24928973/|titolo=L'Ambrosiana, in netta ascesa batte, per 5-0 una Juventus snervata all'attacco e mutilata in difesa|pubblicazione=La Stampa|autore=Vittorio Pozzo|data=17 ottobre 1938|p=4}}</ref>
 
=== Il secondo dopoguerra ===
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Nel [[secondo dopoguerra]], chiusasi [[Tragedia di Superga|tragicamente]] l'epopea calcistica del [[Grande Torino]], Inter e Juventus si trovarono di nuovo in vetta nella stagione [[Serie A 1949-1950|1949-1950]] con i bianconeri, dopo tre lustri, campioni d'Italia per l'ottava volta<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1601_02_1950_0113_0004_22396995/|titolo=La Juventus è campione d'Italia|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=16 maggio 1950|p=4}}</ref> e i rivali milanesi, terzi, distanziati di tredici lunghezze nonché sconfitti dai piemontesi in entrambi gli scontri diretti.
 
La squadra nerazzurra si rifece di lì a poco, trionfando nel campionato del [[Serie A 1952-1953|1952-1953]] e tornando nell'occasione a cucirsi il tricolore al petto a tredici anni dalla sua precedente affermazione.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0050_02_1953_0105_0005_9592616/|titolo=L'Inter è già campione d'Italia e il Torino ha raggiunto la salvezza|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=5 maggio 1953|p=5}}</ref> Anche nel [[Serie A 1953-1954|1953-1954]] l'undici del presidente [[Carlo Masseroni]] e dell'allenatore [[Alfredo Foni]] (già ''bandiera'' juventina da calciatore) si sarebbe aggiudicato il titolo, stavolta dopo un lungo testa a testa proprio con la Juve culminato in un arrivo al ''fotofinish'' all'ultima giornata, con nerazzurri e bianconeri separati da un solo punto di distacco e impegnati in casa, rispettivamente, contro {{Calcio Triestina|NBN}} e {{Calcio Napoli|NBN}}: entrambe le rivali vinsero, sicché lo scudetto rimase sulle casacche di [[Benito Lorenzi]] e compagni;<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1593_02_1954_0127_0013_22078481/|titolo=L'Inter ha vinto, la Juventus è seconda|pubblicazione=Stampa Sera|data=31 maggio 1954|p=5}}</ref> in quel torneo i meneghini ottennero inoltre la loro affermazione più larga sui torinesi, il 4 aprile 1954, imponendosi per 6-0 a Milano.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1592_02_1954_0080_0005_22071282/|titolo=0-6: clamoroso (e imprevisto) crollo della Juventus sul campo dell'Inter|pubblicazione=Stampa Sera|data=6 aprile 1954|p=5}}</ref>
 
==== Dal ''Trio Magico'' alla ''Grande Inter'' ====
[[File:Coppa Italia 1958-59 - Inter vs Juventus - Nicolè, Bicicli, Angelillo, Firmani, Sívori, Charles.jpg|thumb|Gli interisti [[Mauro Bicicli|Bicicli]] e [[Antonio Angelillo|Angelillo]], e lo juventino [[Omar Sívori|Sivori]], escono dal campo di San Siro all'intervallo della finale di Coppa Italia del 13 settembre 1959; sullo sfondo s'intravedono inoltre i bianconeri [[Bruno Nicolè|Nicolè]] e [[John Charles|Charles]], e il nerazzurro [[Eddie Firmani|Firmani]].]]
 
Gli anni 1950 si chiusero con le due rivali contrapposte per la prima volta in una finale, quella di [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]], in cui l'Inter non riuscì a sfruttare il vantaggio ambientale di giocare a San Siro, luogo definito per la finale di Coppa Italia in quegli anni, cedendo quel 13 settembre 1959 con un netto 1-4 dinanzi alla Juve del trio [[Giampiero Boniperti|Boniperti]]-[[John Charles|Charles]]-[[Omar Sívori|Sívori]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0070_02_1959_0218_0005_16503317/|titolo=La Juventus trionfa a S. Siro e vince la Coppa Italia|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Vittorio Pozzo|data=14-15 settembre 1959|p=5}}</ref><ref name="derby-coppa" >{{cita web|url=http://www.juventus.com/it/news/news/2016/precedenti-inter-coppa-italia.php|titolo=Quando il Derby d'Italia è spettacolo in Coppa|data=26 gennaio 2016}}</ref> Da notare che a partire dal dicembre 1954 e sino allo stesso mese del 1960, i bianconeri dei 13 incontri disputati ne vinsero 11, lasciando solo due pareggi ai nerazzurri, l'1-1 del 14 ottobre 1956<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0061_02_1956_0241_0005_14047165/|titolo=La Juventus resiste all'Inter: 1-1|pubblicazione=Stampa Sera|data=15 ottobre 1956|p=5}}</ref> e il 2-2 del 16 marzo 1958,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0064_02_1958_0065_0005_16436524/|titolo=Rete di Lorenzi, pareggio di Sivori, botta di Vincenzi, risposta di Charles|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Giulio Accatino|data=17 marzo 1958|p=5}}</ref> incontri entrambi disputati a Milano.
 
Nel 1961 fu ancora la Juventus a centrare la sua vittoria col maggior scarto. Il 16 aprile le due formazioni si affrontarono a Torino, con i bianconeri battuti all'andata per 3-1 ma ora in vantaggio di due punti in classifica. La gara fu sospesa al 31' minuto per motivi di sicurezza, causa un'invasione a bordo campo del pubblico presente all'interno dello [[Stadio Olimpico Grande Torino#Stadio Municipale (1933-1945) e Stadio Comunale (1945-2005)|stadio Comunale]]: l'Inter, in prima istanza, ottenne il 2-0 a tavolino ma la società bianconera presentò ricorso, accolto il 3 giugno dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federcalcio]] (all'epoca presieduta da [[Umberto Agnelli]], anche presidente della Juventus) la quale dispose di [[Replay (sport)|rigiocare]] il match; nel frattempo i meneghini [[Clamoroso al Cibali!|persero inaspettatamente]] a Catania per 0-2, scivolando a -3 dai piemontesi prima del nuovo scontro diretto, e abbandonando ogni speranza tricolore. Il 10 giugno la Juventus, con il ''Cabezón'' autore nell'occasione di una [[Gol#Sestina|sestina]], sconfisse per 9-1 la squadra milanese che, in segno di protesta contro la ripetizione della gara, aveva scelto di schierare la propria formazione "Primavera".<ref>{{cita news|autore=Mario Gherarducci|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/25/Boniperti_quel_all_Inter_Sivori_co_0_011025498.shtml|titolo=Boniperti e quel 9-1 all'Inter: «Fu Sivori a voler infierire»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=25 ottobre 2001|p=47|urlarchivio=https://web.archive.isorg/20130920224516web/20130921054718/http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/25/Boniperti_quel_all_Inter_Sivori_co_0_011025498.shtml|dataarchivio=2021 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
Gli anni 1960 segnarono la fine del ciclo bianconero del ''[[Trio Magico]]'' (1957-1961), che fece suoi tre scudetti e due Coppe Italia, e l'inizio dell'epopea della ''[[Grande Inter]]'' di [[Angelo Moratti]] e [[Helenio Herrera]] (1962-1966), la prima squadra italiana a vincere due [[UEFA Champions League|Coppe dei Campioni]], altrettante [[Coppa Intercontinentale|Coppe Intercontinentali]], prima volta assoluta per un'italiana, e tre titoli nazionali; in proposito, i nerazzurri del ''Mago'' conquistarono il loro primo scudetto proprio contro i piemontesi, sconfitti 1-0 a Torino il 28 aprile 1963 grazie alla rete di [[Sandro Mazzola]], nel match che segnò la lotta al vertice di quella stagione.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1561_02_1963_0100A_0007_23512854/|titolo=I nerazzurri campioni d'Italia|pubblicazione=Stampa Sera|data=29 aprile 1963|p=7}}</ref> Nello specifico, con quest'ultima vittoria l'Inter passò per il secondo anno di fila in casa della Juventus (dopo il 2-4 del 1962), mettendo così fine un'imbattibilità bianconera a Torino che durava da 9 anni.
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Per la maggior parte di questo decennio la sfida fra le due rivali fu anche quella tra ''HH'' e ''HH2'', ovvero i due Herrera che sedevano sulle panchine, il succitato Helenio a Milano e [[Heriberto Herrera|Heriberto]] a Torino. Due tecnici, e due modi di intendere il calcio, letteralmente agli antipodi: il primo, franco-argentino, un istrionico affabulatore che puntava molto sull'aspetto emotivo e psicologico dei suoi giocatori; il secondo, paraguaiano, un "sergente di ferro" cultore dell'allenamento e di una rigida disciplina sia tattica sia, soprattutto, comportamentale.<ref>{{cita|Caron|p. 17|titolo=Helenio ed Heriberto Herrera, ovvero HH1 e HH2}}.</ref>
 
Seppur l'Inter si dimostrò tra le più forti squadre europee degli anni 1960, nelle due occasioni in cui nerazzurri e bianconeri si ritrovarono a sfidarsi gli uni di fronte agli altri, dapprima nella finale di [[Roma]] della [[Coppa Italia 1964-1965]]<ref name="derby-coppa" /><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0104_02_1965_0203_0009_5573816/|titolo=La Juventus trionfa in Coppa Italia superando l'Inter a Roma: 1-0|pubblicazione=Stampa Sera|data=30 agosto 1965|p=9}}</ref> e poi nella volata-tricolore del campionato [[Serie A 1966-1967|1966-1967]],<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0019_01_1967_0129_0008_6584679/|titolo=La Juventus campione d'Italia|pubblicazione=La Stampa|data=2 giugno 1967|p=8}}</ref> ad avere la meglio in entrambi i casi fu la cosiddetta ''Juve Operaia''<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/02_Febbraio/15/zigoni_1502.shtml|titolo=Zigoni, il genio ribelle con Juve e Roma nel cuore|autore=Giuseppe Bagnati|data=15 febbraio 2008|citazione="Lo scudetto del '67, quello conquistato all'ultima giornata è merito [di Heriberto Herrera]. Noi [giocatori] avevamo già mollato, lui no. L'Inter tecnicamente era superiore, la Juve una squadra operaia. Però abbiamo vinto e ce lo siamo anche meritato"}}</ref> che peraltro, con lo scudetto del '67 vinto in rimonta all'ultima giornata, complice la storica "papera" del portiere nerazzurro [[Giuliano Sarti]] sul campo del {{Calcio Mantova|NBN}}, mise di fatto fine all'epoca della ''Grande Inter''.<ref>{{cita|Caron|p. 18|titolo=Helenio ed Heriberto Herrera, ovvero HH1 e HH2}}.</ref>
 
=== Dagli anni 1970 ai 1990 ===
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Il lasso di tempo che va dagli anni 1970 alla prima metà degli anni 1980 fu segnato dal cosiddetto ''Ciclo Leggendario'' dei bianconeri, che vinsero nove scudetti sui sedici campionati disputati oltreché, con [[Giovanni Trapattoni]] in panchina, tutte le [[competizioni UEFA per club|competizioni confederali]], prima squadra nella storia del calcio a riuscire nell'impresa.<ref>{{cita news|url=http://it.uefa.com/news/newsid=938602.html|titolo=Giovanni Trapattoni|data=16 novembre 2011}}</ref>
 
Tra il 1973 e il 1975 la Juventus vinse inoltre cinque derby d'Italia consecutivi fra campionato e coppa nazionale, sbancando San Siro in tre occasioni: tale striscia fu fermata il 29 maggio '75 da una vittoria interista per 2-1 nel match d'andata dei gironi di semifinale della [[Coppa Italia 1974-1975]], con rete decisiva di [[Giacinto Facchetti]];<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,1107_01_1975_0122_0016_15856004/|titolo=La Juventus cede contro l'Inter|pubblicazione=La Stampa|autore=Franco Costa|data=30 maggio 1975|p=16}}</ref> il 19 giugno seguente, però, i torinesi si rivalsero andando a vincere a Milano con un tennistico 6-2,<ref name="derby-semifinale" /><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,1107_01_1975_0140_0014_15860307/|titolo=Contro una Juventus scatenata l'Inter ha toccato il fondo (6-2)|pubblicazione=La Stampa|autore=Giorgio Gandolfi|data=20 giugno 1975|p=14}}</ref> nella gara che rappresenta la vittoria col maggior scarto dei bianconeri in trasferta.<ref name="FIFA" />
 
A partire dal gennaio 1972 e sino al dicembre 1977, su 21 incontri ufficiali (12 di campionato e 9 di Coppa Italia), la Juventus ne ha vinti 10 di campionato e 3 in Coppa Italia. Per i nerazzurri 5 successi nella coppa nazionale e uno solo in campionato, il 4 aprile 1976, con gol di [[Mario Bertini]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,12/articleid,1101_02_1976_0078_0012_24113677/|titolo=Una Juventus sbagliata alla deriva|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Bruno Perucca|data=5 aprile 1976|p=12}}</ref> Due i pareggi, uno per competizione. L'Inter chiuderà tuttavia tale decennio con un secco 4-0 nella sfida di campionato a San Siro dell'11 novembre 1979, in una stagione che vide i meneghini di [[Eugenio Bersellini]] rivincere dopo nove anni lo scudetto proprio davanti ai torinesi, e con nell'occasione protagonista [[Alessandro Altobelli]] autore di una tripletta.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/29-03-2013/inter-juve-meazza-del-piero-10-miti-una-grande-sfida-92731450814.shtml|titolo=Inter-Juve: da Meazza a Del Piero, 10 miti per una grande sfida|autore=Germano Bovolenta|data=30 marzo 2013}}</ref>
[[File:Serie A 1984-85 - Inter vs Juventus - Karl-Heinz Rummenigge e Michel Platini.jpg|thumb|left|L'interista [[Karl-Heinz Rummenigge|Rummenigge]] e lo juventino [[Michel Platini|Platini]] scherzano prima della partita del Meazza dell'11 novembre 1984]]
 
Negli anni 1980, dopo la fine del blocco quindicennale (eredità della ''[[Campionato mondiale di calcio 1966|disfatta coreana]]'') all'ingaggio degli stranieri in Serie A, gli incontri fra nerazzurri e bianconeri videro protagonisti due tra le maggiori stelle del tempo quali il francese [[Michel Platini]] e il tedesco [[Karl-Heinz Rummenigge]]. In questo decennio, da parte juventina rimase nella memoria la doppia sfida del 1983 in semifinale di [[Coppa Italia 1982-1983|Coppa Italia]],<ref name="derby-semifinale" /> preludio alla vittoriosa finale che varrà loro la settima coppa nazionale, mentre sul versante interista occupò un posto di rilievo un altro 4-0 di campionato, quello maturato a Milano l'11 novembre 1984.<ref>{{cita web|url=http://www.passioneinter.com/le-partite-storiche/partite-storiche-inter-juventus-4-0-198485/|titolo=PARTITE STORICHE: Inter-Juventus 4-0 (1984/85)|data=25 ottobre 2011}}</ref>
 
==== La rinascita di una rivalità ====
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[[File:Serie A 1993-94 - Inter vs Juventus - Walter Zenga e Roberto Baggio.jpg|thumb|Il capitano interista [[Walter Zenga|Zenga]] e quello juventino [[Roberto Baggio|Baggio]] nei convenevoli di rito prima della sfida di Milano del 28 novembre 1993.]]
 
A quattro turni dal termine di quel campionato, era in programma a Torino lo scontro diretto tra i bianconeri in testa e i nerazzurri a un solo punto di ritardo. Nella seconda frazione di gioco, con la squadra di [[Marcello Lippi]] avanti grazie a un gol di [[Alessandro Del Piero]], gli ospiti recriminarono per un contatto in area tra il difensore juventino [[Mark Iuliano]] e l'attaccante interista [[Ronaldo]]:<ref name="PadovanCorriere">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/27/Juve_scudetto_dei_veleni_vicino_co_0_9804271357.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Juve, lo scudetto dei veleni è vicino|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Giancarlo Padovan|autore2=Alberto Costa|autore3=Fabio Monti|data=27 aprile 1998|urlarchivio=https://web.archive.isorg/20150707014859web/20090505122848/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/27/Juve_scudetto_dei_veleni_vicino_co_0_9804271357.shtml?refresh_ce-cp|dataarchivio=75 lugliomaggio 2015|urlmorto=sì2009}}</ref> gli uomini di [[Gigi Simoni]] chiesero invano l'assegnazione del [[Calcio di rigore|rigore]], ma non fu dello stesso avviso l'arbitro [[Piero Ceccarini]];<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/aprile/20/Ceccarini_anni_dopo_Ronaldo_era_ga_10_090420028.shtml|titolo=Ceccarini 11 anni dopo: «Su Ronaldo era fallo, non rigore»|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Francesco Ceniti|data=20 aprile 2009|citazione="Ero troppo vicino all'azione. Sembra un paradosso, ma qualche volta ti penalizza. Comunque, ho perso i due passi di Iuliano verso Ronaldo. Nei miei occhi lo juventino è fermo, mentre l'interista gli piomba addosso come un tir. Non ho avuto il minimo dubbio nel lasciar continuare. Così come 30 secondi dopo, quando ho fischiato il rigore per la Juve". Quelli dell'Inter non la pensarono allo stesso modo: tutti in campo a protestare, Simoni il serafico compreso. "Non riuscivo a capire il perché. Ai giocatori dell'Inter dissi: 'Il fallo è di Ronaldo. Nel basket sarebbe sfondamento'. Poi il giorno dopo ho rivisto l'azione. Sì, ho sbagliato. Come mi era successo altre volte. Vuole sapere che cosa avrei fischiato a posteriori? Punizione a due in area. Non vorrei sembrare presuntuoso: per me è ostruzione"}}</ref> la partita terminò con il successo di misura dei padroni di casa,<ref name="PadovanCorriere" /> ma al fischio finale le discussioni proliferarono in tutti i [[mezzo di comunicazione di massa|media]], arrivando finanche in [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/28/caso_Juve_Inter_finisce_Parlamento_co_0_9804281631.shtml|titolo=Il caso Juve Inter finisce in Parlamento|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Marco Nese|data=28 aprile 1998|p=6|urlarchivio=https://web.archive.isorg/20150921021550web/20151004195459/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/28/caso_Juve_Inter_finisce_Parlamento_co_0_9804281631.shtml|dataarchivio=214 settembreottobre 2015|urlmorto=sì}}</ref> e sfiorando una crisi istituzionale ai vertici della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federcalcio]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/24/Fallo_Ronaldo_Iuliano_espulso_debutto_co_9_050124107.shtml|titolo=Fallo su Ronaldo: Iuliano espulso al debutto|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Luca Caioli|data=24 gennaio 2005|p=41|urlarchivio=https://web.archive.isorg/20120715165014web/20131224100704/http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/24/Fallo_Ronaldo_Iuliano_espulso_debutto_co_9_050124107.shtml|dataarchivio=1524 lugliodicembre 2012|urlmorto=sì2013}}</ref> A fine torneo la Juventus colse il suo venticinquesimo titolo, con l'Inter relegata alla piazza d'onore. In totale, il bilancio delle sfide negli anni 1990 tende a favore della Juventus per 14-5 sull'Inter, con 6 pareggi.
A quattro turni dal termine di quel campionato, era in programma a Torino lo scontro diretto tra i bianconeri in testa e i nerazzurri a un solo punto di ritardo. Nella seconda frazione di gioco gli ospiti recriminarono per un contatto in area tra il difensore juventino [[Mark Iuliano]] e l'attaccante interista [[Ronaldo]]
e durante la recriminazione [[Simoni]] in campo, l'azione proseguì e la squadra di [[Marcello Lippi]] nel capovolgimento dell'azione ottenne un discusso rigore e si portò avanti grazie a un gol di [[Alessandro Del Piero]].
:<ref name="Padovan">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/27/Juve_scudetto_dei_veleni_vicino_co_0_9804271357.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Juve, lo scudetto dei veleni è vicino|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Giancarlo Padovan|data=27 aprile 1998|urlarchivio=https://archive.is/20150707014859/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/27/Juve_scudetto_dei_veleni_vicino_co_0_9804271357.shtml?refresh_ce-cp|dataarchivio=7 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> gli uomini di [[Gigi Simoni]] chiesero invano l'assegnazione del [[Calcio di rigore|rigore]], ma non fu dello stesso avviso l'arbitro [[Piero Ceccarini]];<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/aprile/20/Ceccarini_anni_dopo_Ronaldo_era_ga_10_090420028.shtml|titolo=Ceccarini 11 anni dopo: «Su Ronaldo era fallo, non rigore»|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Francesco Ceniti|data=20 aprile 2009|citazione="Ero troppo vicino all'azione. Sembra un paradosso, ma qualche volta ti penalizza. Comunque, ho perso i due passi di Iuliano verso Ronaldo. Nei miei occhi lo juventino è fermo, mentre l'interista gli piomba addosso come un tir. Non ho avuto il minimo dubbio nel lasciar continuare. Così come 30 secondi dopo, quando ho fischiato il rigore per la Juve". Quelli dell'Inter non la pensarono allo stesso modo: tutti in campo a protestare, Simoni il serafico compreso. "Non riuscivo a capire il perché. Ai giocatori dell'Inter dissi: 'Il fallo è di Ronaldo. Nel basket sarebbe sfondamento'. Poi il giorno dopo ho rivisto l'azione. Sì, ho sbagliato. Come mi era successo altre volte. Vuole sapere che cosa avrei fischiato a posteriori? Punizione a due in area. Non vorrei sembrare presuntuoso: per me è ostruzione"}}</ref> la partita terminò con il successo di misura dei padroni di casa,<ref name="Padovan" /> ma al fischio finale le discussioni proliferarono in tutti i [[mezzo di comunicazione di massa|media]], arrivando finanche in [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/28/caso_Juve_Inter_finisce_Parlamento_co_0_9804281631.shtml|titolo=Il caso Juve Inter finisce in Parlamento|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Marco Nese|data=28 aprile 1998|p=6|urlarchivio=https://archive.is/20150921021550/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/28/caso_Juve_Inter_finisce_Parlamento_co_0_9804281631.shtml|dataarchivio=21 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref> e sfiorando una crisi istituzionale ai vertici della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federcalcio]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/24/Fallo_Ronaldo_Iuliano_espulso_debutto_co_9_050124107.shtml|titolo=Fallo su Ronaldo: Iuliano espulso al debutto|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Luca Caioli|data=24 gennaio 2005|p=41|urlarchivio=https://archive.is/20120715165014/http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/24/Fallo_Ronaldo_Iuliano_espulso_debutto_co_9_050124107.shtml|dataarchivio=15 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref> A fine torneo la Juventus colse il suo venticinquesimo titolo, con l'Inter relegata alla piazza d'onore. In totale, il bilancio delle sfide negli anni 1990 tende a favore della Juventus per 14-5 sull'Inter, con 6 pareggi.
 
=== Dagli anni 2000 al presente ===
Il campionato del [[Serie A 2001-2002|2001-2002]] andò a scrivere un'altra importante pagina della storica rivalità, con Inter e Juventus di nuovo in lotta per il tricolore, in una corsa a tre che vide coinvolta anche la {{Calcio Roma|NBN}}, sino all'ultimo turno. La squadra nerazzurra, capolista a 90' dal termine e data ampiamente favorita per il trionfo finale, perse a sorpresa 4-2 in casa di una Lazio,<ref name="Pellizzari" >{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/12_maggio_05/anniversario-5-maggio-10-anni-fa-inter_420f6212-969d-11e1-a8a2-11f8cf758d5e.shtml|titolo=5 maggio 2002: il tracollo dell'Inter nel giorno della festa-scudetto|autore=Tommaso Pellizzari|data=5 maggio 2012}}</ref> quel giorno, "scaricata" dai suoi stessi tifosi – per timore di assistere a un successo dei concittadini giallorossi –,<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/maggio/06/Inter_paga_grande_illusione_ga_0_0205061470.shtml|titolo=L'Inter paga la grande illusione|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Lodovico Maradei|data=6 maggio 2002}}</ref> lasciando così strada libera ai bianconeri di Lippi che, battendo in trasferta l'{{Calcio Udinese|NBN}} per 2-0, si assicurarono lo scudetto.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio_partite/udinesejuventus/udinesejuventus/udinesejuventus.html|titolo=Stoica, precisa, spietata. La Juve è campione d'Italia|data=5 maggio 2002}}</ref> L'epilogo di quel torneo rimase impresso nella memoria collettiva<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/05/05/il-5-maggio-dellinter-10-anni-fa/|titolo=Il 5 maggio dell'Inter, 10 anni fa|data=5 maggio 2012}}</ref> tanto che, da allora, il «5 maggio» è divenuta una delle date "simbolo" nella storia del calcio italiano,<ref>{{cita web|url=https://www.vavel.com/it/giornalismo/234997-il-5-maggio-bianconero.html|titolo=Il 5 maggio bianconero|autore=Michele Di Virgilio|data=4 maggio 2013}}</ref> ricordata con opposti sentimenti dalle due tifoserie, e presto trasformatasi in uno dei pilastri di questo dualismo sportivo.<ref name="Pellizzari" />
 
Nella stagione successiva le due squadre si ritrovarono di nuovo a lottare per lo scudetto. Degna di nota risultò la sfida d'andata giocata allo stadio [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] in cui l'Inter, passata in svantaggio a causa di un rigore trasformato da Del Piero all'89', riacciuffò il pareggio al 5' di recupero, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, grazie alla singolare marcatura "in coabitazione" fra Vieri e il portiere nerazzurro [[Francesco Toldo]], spintosi nell'occasione in avanti.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio2002_partite_a/interjuve/interjuve/interjuve.html|titolo=Del Piero illude la Juventus, poi Vieri (e Toldo) firmano il pari|data=19 ottobre 2002}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2014/05/12/4814163/toldo-lo-ricorda-a-vieri-in-inter-juventus-segnai-io|titolo=Toldo lo ricorda a Vieri: "In Inter-Juventus segnai io"|data=12 maggio 2014}}</ref> Il 29 novembre 2003 l'Inter espugnò poi Torino con un 1-3, fermando l'imbattibilità bianconera casalinga nel derby d'Italia che durava da dieci anni;<ref name="imbattibilità-bianconera" >{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata11/juveinter/juveinter.html|titolo=Inter, la resurrezione. Travolta la Juve al Delle Alpi|data=29 novembre 2003}}</ref> i nerazzurri vinsero poi anche il match di ritorno a Milano per 3-2,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata28/interjuventus/interjuventus.html|titolo=Juventus, addio ai sogni di gloria. L'Inter dà una mano al Milan|data=4 aprile 2004}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/aprile/05/Inter_elimina_Juve_ga_10_0404053626.shtml|titolo=L'Inter elimina la Juve|autore1=Andrea Elefante|autore2=Lodovico Maradei|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=5 aprile 2004}}</ref> sicché il campionato [[Serie A 2003-2004|2003-2004]] rimane l'ultimo in cui i lombardi riuscirono a prevalere in entrambi i confronti diretti sui piemontesi. Nella stessa stagione le due squadre si ritrovarono contrapposte nella semifinale di [[Coppa Italia 2003-2004|Coppa Italia]]: un doppio confronto che, dopo i pareggi di Torino e Milano, per la prima volta nella storia del derby d'Italia si risolse ai [[tiri di rigore]], che arrisero ai bianconeri.<ref name="derby-semifinale" />
 
==== Lo spartiacque di ''Calciopoli'' ====
Il 20 agosto 2005, al [[Stadio delle Alpi|Delle Alpi]] di Torino, Juventus e Inter si affrontarono per la prima volta nella finale di [[Supercoppa italiana 2005|Supercoppa Italiana]], che vide prevalere i nerazzurri di [[Roberto Mancini]] grazie a una rete di [[Juan Sebastián Verón]] nei tempi supplementari;<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2005/08_Agosto/20/supercoppajuvint.shtml|titolo=Supercoppa, trionfo Inter|autore=Riccardo Pratesi|data=20 agosto 2005}}</ref> con questa vittoria i nerazzurri bissarono la loro terza vittoria consecutiva a Torino, in quella che è, ancora oggi, la loro miglior striscia di vittorie in casa dei piemontesi. Fu al termine di questa stagione che la rivalità fra i due club si rinfocolò definitivamente, per via dello scoppio nell'estate 2006 dello scandalo [[Calciopoli]]:<ref name="FIFA" /> nell'occasione la Giustizia Sportiva, tra gli altri provvedimenti, declassò la società bianconera in [[Serie B]] per la prima volta nella sua storia;<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/07_Luglio/25/lancio.shtml|titolo=Appello: Juve in B a meno 17. Milan, Fiorentina e Lazio in A|data=25 luglio 2006}}</ref> quella nerazzurra rimase così l'unica squadra italiana a non esser mai retrocessa nella serie cadetta e, il 26 luglio dello stesso anno, si vide inoltre assegnare lo scudetto del [[Serie A 2005-2006|2005-2006]], precedentemente conquistato sul campo proprio dai rivali bianconeri.<ref>{{cita news|url=http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/72.$plit/C_2_ContenutoGenerico_6164_upfDownload.pdf|titolo=Comunicato Stampa|pubblicazione=Federazione Italiana Giuoco Calcio|data=26 luglio 2006|accesso=3 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924042140/http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/72.$plit/C_2_ContenutoGenerico_6164_upfDownload.pdf#|dataarchivio=24 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>
 
Per i succitati motivi, nella seconda metà degli anni 2000 il derby d'Italia tornò a essere tra le sfide più sentite dai due club. In tale periodo l'Inter egemonizzò il calcio italiano facendo suoi quindici trofei, fra nazionali e internazionali, nello spazio di sette stagioni. La cosa si riverberò anche nelle sfide del tempo fra nerazzurri e bianconeri, con questi ultimi che in poche occasioni riuscirono a battere i rivali: tra di essi due 2-1, il primo nel girone di ritorno del campionato [[Serie A 2007-2008|2007-2008]], prima vittoria juventina a Milano dal loro ritorno in massima serie,<ref name="Serie A 2007-08" >{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/sport/calcio/serie_a/giornata-30a/inter-juve/inter-juve.html|titolo=La Juve batte l'Inter, campionato riaperto|data=22 marzo 2008}}</ref> e il secondo nell'andata della stagione [[Serie A 2009-2010|2009-2010]],<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Juventus/05-12-2009/marchisio-gol-magico-602221368157.shtml|titolo=Marchisio, un gol magico. La Juve batte l'Inter 2-1|autore=Riccardo Pratesi|data=5 dicembre 2009}}</ref> quando a Torino i padroni di casa superarono l'undici di [[José Mourinho]] di lì a qualche mese artefice di uno storico ''[[treble]]'' mai riuscito prima a una squadra italiana;<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/22-05-2010/xxxxxxxxxxxxxxxx-604079613740.shtml|titolo=Inter nella storia! La Champions è tua|autore=Valerio Clari|data=22 maggio 2010}}</ref> fondamentale per tale traguardo, peraltro, fu il 2-1 dei nerazzurri sui bianconeri nei quarti di finale della [[Coppa Italia 2009-2010|Coppa Italia]].
 
Negli anni 2010 si assistette invece al ritorno in auge della Juventus, per otto volte consecutive campione d'Italia e tornata a dettar legge anche nelle sfide contro i meneghini;<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2014/febbraio/02/Juve_Inter_mai_cosi_distanti_ga_0_20140202_df9bbd2a-8bd6-11e3-aa8c-161e16d20aaf.shtml|titolo=Juve-Inter, mai così distanti|autore=Luca Bianchin|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=2 febbraio 2014}}</ref> in particolare, con il 3-1 allo [[Allianz Stadium (Torino)|Stadium]] di Torino del 2 febbraio 2014, i piemontesi misero a referto la loro centesima vittoria nella storia contro i lombardi.<ref>{{cita web|url=http://www.spaziojuve.it/2014/juve-con-quella-di-stasera-sono-100-vittorie-contro-linter-eguagliato-anche-un-altro-record/|titolo=Juve, con quella di stasera raggiunta quota 100 vittorie contro l'Inter. Eguagliato anche un altro record...|autore=Corrado Parlati|data=2 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.isorg/web/2015100302040520151004065913/http://www.spaziojuve.it/2014/juve-con-quella-di-stasera-sono-100-vittorie-contro-linter-eguagliato-anche-un-altro-record/|dataarchivio=34 ottobre 2015|urlmorto=sì}}</ref> In questo lasso di tempo, in campionato gli unici acuti interisti furono il 3-1 esterno del 3 novembre 2012, che pose fine a un'inviolabilità assoluta bianconera che perdurava da 49 gare,<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/03-11-2012/milito-implacabile-inter-rimonta-juve-non-piu-imbattibile-913108790397.shtml|titolo=Milito implacabile, l'Inter rimonta. La Juve non è più imbattibile|autore=Riccardo Pratesi|data=3 novembre 2012}}</ref> e il 2-1 casalingo del 18 settembre 2016, che interruppe dopo sei anni l'imbattibilità bianconera a San Siro. Nel mezzo, nella stagione 2015-2016 le due rivali si ritrovarono opposte per la quarta volta in una semifinale di [[Coppa Italia 2015-2016|Coppa Italia]]: dopo il 3-0 bianconero nell'andata a Torino,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2016/01/27/news/juventus_batte_inter-132188450/|titolo=Juventus-Inter 3-0: si risveglia Morata, i bianconeri ipotecano la finale|autore=Francesco Carci|data=27 gennaio 2016}}</ref> cui replicarono i nerazzurri con un altro 3-0 nel ritorno a Milano, come dodici anni prima il confronto si risolse ai rigori, vedendo prevalere di nuovo la Juventus.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/03/03/inter-bellissima-e-amarissima-la-rimonta-impossibile-riesce-perfetta46.html|titolo=Inter, bellissima e amarissima la rimonta impossibile riesce ma ai rigori la Juve è perfetta|autore=Andrea Sorrentino|pubblicazione=la Repubblica|data=3 marzo 2016|p=46}}</ref>
 
==Risultati==
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Al 27 aprile 2019, le due squadre si sono incontrate ufficialmente 235 volte con 106 vittorie della Juventus, 58 pareggi e 71 vittorie dell'Inter.<ref>La fonte tralascia il [[Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi]], cfr. {{cita web|url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?IDSquadra=10|titolo=Inter (Italia) vs Juventus}}</ref> La Juventus si è imposta a Milano per trenta volte. La sua serie migliore è quella dei tre successi consecutivi messi in fila dal 28 aprile 1974 al 31 agosto 1975, con due vittorie in campionato e una in Coppa Italia. La gara successiva, giocata il 31 agosto, finì col risultato di 1-0 per l'Inter che, da par suo, ha invece vinto a Torino in diciannove occasioni. Le sue migliori serie vanno dal 16 maggio 1961 al 22 dicembre 1963, con due affermazioni consecutive, entrambe in campionato, e fermatasi con uno Juventus-Inter 4-1; e dal 20 aprile 2005 al 2 ottobre dello stesso anno, con due affermazioni per 0-1, una delle quali in Supercoppa, e conclusasi con uno Juve-Inter 2-0.
 
Dal punto di vista statistico, i piemontesi misero assieme una striscia d'imbattibilità casalinga lunga ventotto anni, dal 16 maggio 1965 al 21 marzo 1993: durante questo periodo i lombardi non riuscirono a espugnare il campo bianconero, eccezion fatta per l'incontro del 1º maggio 1983, terminato 3-3 sul campo, ma ribaltato poi dalla Giustizia Sportiva in un 2-0 a tavolino per un lancio di pietre contro il pullman dell'Inter, compiuto dai tifosi locali. In seguito alla sconfitta subìta nel campionato [[Serie A 1992-1993|1992-1993]], la squadra bianconera rimase imbattuta per altri dieci anni, sino al 29 novembre 2003.<ref name="imbattibilità-bianconera" /> Per quanto riguarda i lombardi, invece, la maggior striscia d'imbattibilità casalinga si rifà ai nove anni trascorsi dal 6 maggio 1932 all'11 maggio 1941, quando i nerazzurri misero insieme sette vittorie e due pareggi contro i rivali. In tempi più recenti, la striscia maggiore va dal 29 aprile 1984 al 26 aprile 1992, data di Inter-Juventus 1-3; dopo tale partita, i meneghini rimasero imbattuti allo stadio Meazza per altre tre stagioni, fino all'1-2 bianconero del 20 aprile 1996.
 
Oltre ai numerosi incontri ufficiali, tra cui si annoverano anche uno [[spareggio]] per l'accesso alla [[Coppa dell'Europa Centrale]] ([[Coppa dell'Europa Centrale 1929|1929]]), il [[Campionato Alta Italia]] (1944) e il [[Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi|Trofeo Picchi]] (1971), sin dall'inizio del [[XX secolo]] le due formazioni si sono ritrovate diverse volte contrapposte in manifestazioni di carattere [[amichevole]] quali la Coppa Pagani, la Palla d'oro Moët et Chandon, la Scarpa d'argento Gerolamo Radice, la Targa Luigi Ansbacher, il Trofeo Medaglia d'oro Caimi, i Tornei delle Città di Torino e Milano, la [[Mundialito per club 1983|Coppa Super Clubs]] e, in tempi più recenti, triangolari prestagionali come il [[Trofeo Birra Moretti]] e il [[Trofeo TIM]].
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[[File:Roberto Boninsegna e Pietro Anastasi - Anni '70.jpg|thumb|left|La ''bandiera'' nerazzurra [[Roberto Boninsegna|Boninsegna]] e quella bianconera [[Pietro Anastasi|Anastasi]], protagonisti nel 1976 del più famoso scambio di mercato fra i due club.]]
 
Sull'asse Milano-Torino si sono susseguiti molti scambi di casacca. Tra i primi giocatori di rilievo ad aver vestito entrambe le maglie ci furono, nel [[periodo interbellico]], il nerazzurro [[Luigi Cevenini]], capace di farsi apprezzare anche dai nuovi tifosi bianconeri dopo il trasferimento in Piemonte nel 1927, e [[Luigi Allemandi]], inversamente protagonista nell'Ambrosiana a cavallo degli anni 1920 e 1930 dopo l'esordio in maglia juventina.<ref name="Currò" >{{cita web|url=http://www.goal.com/it/news/1941/z/2012/07/07/3224931/speciale-lucio-alla-juve-dopo-boninsegna-ibra-altobelli|titolo=Lucio alla Juve: dopo Boninsegna, Ibra, Altobelli, Cannavaro e tanti altri, tocca al brasiliano proseguire la tradizione dei trasferimenti sull'asse Milano-Torino|autore=Vincenzo Currò|data=7 luglio 2012}}</ref> In seguito toccò a [[Giuseppe Meazza]], dopo aver militato nell'Ambrosiana per tredici anni (1927-1940) segnando 239 gol in 348 partite, passare all'allora ''Juventus Cisitalia'' – così chiamata, durante il [[secondo conflitto mondiale]], per l'[[Sponsorizzazioni nel calcio italiano|abbinamento]] con l'[[Cisitalia|omonima casa automobilistica]] – nella stagione [[Serie A 1942-1943|1942-1943]], segnando 10 reti in 27 gare; il nome di Meazza resta comunque legato alla squadra milanese, dove vinse due scudetti e una [[Coppa Italia 1938-1939|Coppa Italia]], e dove tornò a militare nella stagione [[Serie A 1946-1947|1946-1947]], con 2 marcature in 17 match. Nel 1968 fu il portiere della ''[[Grande Inter]]'', [[Giuliano Sarti]], a cambiare divisa trasferendosi a Torino, dopo cinque anni in nerazzurro che gli valsero altrettanti trofei nazionali e internazionali.
 
Lo scambio storico, quello fra due ''bandiere'' dei club, fu tuttavia quello andato in scena nell'estate 1976, quando l'interista [[Roberto Boninsegna]] e lo juventino [[Pietro Anastasi]] si resero protagonisti di un reciproco cambio di casacca che destò non poco scalpore:<ref name="Anastasi-Boninsegna">{{cita web|url=https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-l-inter-juventus-boninsegna-anastasi-101033602.html|titolo=L'Inter-Juventus di Boninsegna e Anastasi|autore=Mattia Fontana|data=27 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.isorg/20140126134815web/http20130330101442/https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-l-inter-juventus-boninsegna-anastasi-101033602.html|dataarchivio=2630 gennaiomarzo 20142013|citazione=Roberto Boninsegna, ormai prossimo ai 33 anni, lascia l'Inter e va alla Juventus. Pietro Anastasi, di cinque anni più giovane, vola in direzione opposta. "Per me è ancora oggi una vicenda triste – ricorda ''Bonimba'' [...] – perché mi ritenevo una ''bandiera'' dell'Inter, un incedibile. Volete sapere come andò? Io ero al mare con mia moglie e a un certo punto mi chiama il cameriere del bagno. C'è una telefonata per me. È Fraizzoli che un po' imbarazzato mi dice: 'Roberto, domani devi venire a Milano perché la società ha deciso di darti alla Juventus'. Sobbalzo dalla sedia e gli rispondo: 'Presidente, ma la società è lei! Alla Juventus ci andrà lei'. Poi torno da mia moglie che vedendomi bianco in volto mi fa: 'Ma è morto qualcuno?' Alla fine ho dovuto accettare. All'epoca non era come adesso, se ti vendevano dovevi andare. Eri obbligato". Anche per Anastasi non è facile. Nonostante tutto nasca per 'colpa sua'. [...] "Se siamo arrivati a quello scambio, però, è perché io avevo litigato con l'allora allenatore della Juventus, Carlo Parola. Ero praticamente fuori rosa, così Boniperti si mise all'opera per quella trattativa incredibile. Per me però è stata durissima. Venivo da otto anni di Juventus, andavo in una rivale come l'Inter. Non l'avrei mai voluto. Sono passati quasi quarant'anni, ma se si dice Anastasi si pensa alla Juventus. E se si dice Boninsegna si pensa all'Inter"|urlmorto=sì}}</ref> la nuova realtà rivitalizzò il trentatreenne ''Bonimba'' il quale all'ombra della [[Mole Antonelliana|Mole]] vincerà diversi titoli (compresa la [[Coppa UEFA 1976-1977]], primo trofeo internazionale dei piemontesi), segnando anche una doppietta alla sua ex squadra in uno Juve-Inter 2-0 del 16 gennaio 1977;<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,1091_02_1977_0010_0013_24065301/|titolo=La vendetta di "Bonimba"|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Fulvio Cinti|data=17 gennaio 1977|p=13}}</ref> inversamente ''Pietruzzu'', seppur di cinque anni più giovane, non lasciò particolari ricordi sotto la [[Madonnina]].<ref name="Anastasi-Boninsegna" /> Sul finire degli anni 1970 si segnalò anche l'intreccio di mercato inerente [[Michel Platini]]: il francese firmò nel '77 un precontratto con l'Inter,<ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/photogallery/photogallery3497.shtml?1|titolo=Platini-Inter, era fatta}}</ref> non potendo tuttavia approdare nell'immediato in Serie A per via dell'allora blocco agli ingaggi verso gli stranieri; nel 1982, a frontiere riaperte, per differenti scelte di mercato la società meneghina rinunciò a portare il francese a Milano lasciandolo così libero di accasarsi alla Juventus,<ref>{{cita web|url=http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2010/11/18/2219708/platini-ricorda-il-passaggio-sfumato-allinter-io-avevo-dato|titolo=Platini ricorda il passaggio sfumato all'Inter ("Io avevo dato la mia parola")|data=18 novembre 2010}}</ref><ref>{{cita TV|url=http://www.video.mediaset.it/video/tribudelcalcio/full/440777/puntata-del-22-febbraio.html|titolo=Puntata del 22 febbraio 2014|trasmissione=La tribù del calcio|canale=Premium Calcio}}</ref> dove collezionerà numerosi trofei compresi tre [[Pallone d'oro|Palloni d'oro]] consecutivi.
[[File:Roberto Baggio + Salvatore Schillaci - Italia '90.jpg|thumb|[[Roberto Baggio]] e [[Salvatore Schillaci|Schillaci]] sono tra i più noti giocatori che, in carriera, hanno vestito sia la maglia interista sia quella juventina.]]
 
A metà degli anni 1980 altre due ''bandiere'', il bianconero [[Marco Tardelli]] e il nerazzurro [[Alessandro Altobelli]], a distanza di qualche stagione si scambiarono le maglie, senza che ciò portasse a particolari acuti. Giocatori che invece lasciarono ottimi ricordi calcistici militando su entrambe le sponde furono, tra gli anni 1980 e i 2000, [[Aldo Serena]], [[Roberto Baggio]] e [[Christian Vieri]];<ref name="Ramazzotti">{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcio_mercato/2014/01/20-347877/Da+Boninsegna+a+Carini,+tutti+gli+scambi+Juve-Inter|titolo=Da Boninsegna a Carini, tutti gli scambi Juve-Inter|autore=Andrea Ramazzotti|data=20 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706013711/http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcio_mercato/2014/01/20-347877/Da+Boninsegna+a+Carini,+tutti+gli+scambi+Juve-Inter|dataarchivio=6 luglio 2015}}</ref> dopo positivi trascorsi a Torino, furono invece al di sotto delle aspettative le prestazioni a Milano di [[Totò Schillaci]], [[Angelo Peruzzi]] ed [[Edgar Davids]].<ref name="Currò" />
 
Nel 2004 avvenne un altro scambio rimasto negli annali per via dei suoi contrapposti esiti, quello tra [[Fabio Cannavaro]], tra i migliori difensori italiani della sua generazione, e [[Fabián Carini]], portiere uruguaiano presto dimenticato dalla Serie A.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/agosto/31/Cannavaro_alla_Juve_Cesar_all_co_9_040831112.shtml|titolo=Cannavaro alla Juve, Cesar all'Inter|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Matteo Garioni|data=31 agosto 2004|p=38|urlarchivio=https://web.archive.isorg/20141106225917web/20141107015026/http://archiviostorico.corriere.it/2004/agosto/31/Cannavaro_alla_Juve_Cesar_all_co_9_040831112.shtml|dataarchivio=67 novembre 2014|urlmorto=sì}}</ref> Cannavaro, una volta approdato in maglia bianconera, con essa vincerà due scudetti (poi entrambi cancellati dallo scandalo [[Calciopoli]]) e il [[Pallone d'oro 2006]], mentre Carini, pur potendosi fregiare del titolo italiano vinto a Milano nel [[Serie A 2006-2007|2006-2007]], non collezionerà che una manciata di presenze nella sua effimera esperienza nerazzurra. Con il declassamento della Juventus in B, infine, vari giocatori nel 2006 passarono da una sponda all'altra: è il caso di [[Zlatan Ibrahimović]] e [[Patrick Vieira]], che, nella Milano nerazzurra, vinceranno tre scudetti e due supercoppe.<ref name="Currò" /><ref name="Ramazzotti" />
 
== Tifoserie ==