Derby d'Italia: differenze tra le versioni
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[[File:Serie A 1998-99 - Juventus vs Inter - Alex Del Piero e Ronaldo.jpg|thumb|upright=1.2|Il fantasista juventino [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] e l'attaccante interista [[Ronaldo]] prima dell'incontro di Torino del 25 ottobre 1998]]
Il '''derby d'Italia''' è il nome dato comunemente all'incontro di [[Calcio (sport)|calcio]] tra le squadre [[italia]]ne di {{Calcio Inter|
Pur non essendo un [[Derby (calcio)|derby]] nel senso stretto del termine, la contrapposizione sportiva tra ''Nerazzurri'' e ''Bianconeri'' mette di fronte due fra le formazioni più sostenute, titolate e con maggior [[Tradizione sportiva in Italia|tradizione sportiva]], oltreché col maggior [[Deloitte Football Money League|fatturato]] e [[Club calcistici più ricchi al mondo secondo la rivista Forbes|valore borsistico]] d'Italia. Per quanto riguarda la [[Serie A]], quello fra Inter e Juventus è spesso emerso come un dualismo per le prime posizioni della classifica, a volte determinante per l'assegnazione dello [[scudetto (sport)|scudetto]]; la sfida è inoltre divenuta protagonista di alcune finali, tra cui due di [[Coppa Italia]] ([[Coppa Italia 1958-1959|1959]] e [[Coppa Italia 1964-1965|1965]]) e una di [[Supercoppa italiana]] ([[Supercoppa italiana 2005|2005]]). Si tratta, in altre parole, di una «classica» del calcio italiano.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/24/un-agnelli-contro-un-moratti-duello-che.html|titolo=Un Agnelli contro un Moratti duello che sa anche di storia|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|p=67|data=24 settembre 2010}}</ref>
L'incontro tra l'Inter e la Juventus spesso è vissuto come il riflesso tra la rivalità, sia in ambito economico sia politico, che divide [[Milano]] e [[Torino]], le più grandi città del [[Italia nord-occidentale|Nord-Ovest]] d'Italia nonché, assieme a [[Genova]], componenti del cosiddetto [[triangolo industriale]], la regione socioeconomica che ebbe il maggior sviluppo sportivo nel Paese,<ref>{{Cita news|url=http://it.uefa.com/memberassociations/news/newsid=2113630.html|titolo=Peccato, capitale|pubblicazione=Union des Associations Européennes de Football|data=6 gennaio 2014}}</ref> oltreché di quella tra i Moratti e gli [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]], le famiglie che ne hanno detenuto per più tempo la maggioranza societaria;<ref>{{cita news|autore=Emanuele Gamba|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/03/agnelli-moratti-fine-di-una-rivalita.html|titolo=Agnelli e Moratti, fine di una rivalità|pubblicazione=la Repubblica|data=3 novembre 2012}}</ref><ref name="Marinelli"
== L'espressione ==
[[File:GianniBrera.jpg|thumb|left|Il giornalista [[Gianni Brera]], inventore del termine di «derby d'Italia».]]
L'espressione fu coniata nel 1967 da [[Gianni Brera]], il più influente [[giornalista sportivo]] italiano del
{{Approfondimento
|titolo = La nascita di un nome
|dim-testo = 80%
|contenuto = «"Derby d'Italia" nasce nel 1967. Juventus e Inter sono, in quel momento, le squadre con gli albi d'oro più ricchi. La Juve ha già vinto 13 scudetti, l'Inter 10. Il {{Calcio Milan|
È il 1967. [...] In Italia tramonta il mito della ''Grande Inter''. Succede a Mantova, giovedì 1º giugno, ultima di campionato. I nerazzurri [...] sono primi con 48 punti, la Juve a 47. La trasferta "virgiliana" sembra tranquilla, la Juve gioca contro la {{Calcio Lazio|
L'espressione di Brera è quindi coniata in piena lotta Inter-Juve. La Milano lombarda e il vej Piemont [...]. Sfida piena di tensioni e di scudetti. Un bravo giornalista, [[Vladimiro Caminiti]], alcuni anni dopo si chiede: perché Inter-Juve è il derby d'Italia? Si risponde: "Le ragioni sono mille e nessuna. La ragione del cuore, prima di tutte, perché si tratta delle società più popolari d'Italia con sostenitori e club ovunque. Anche fuori dalla penisola"».<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/novembre/21/derby_Italia_Inter_Juventus_Juventus_ga_10_081121086.shtml|titolo=Ma il derby d'Italia è Inter-Juventus o Juventus-Milan?|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Germano Bovolenta|data=21 novembre 2008}}</ref><br /><small>—Germano Bovolenta, 21 novembre 2008</small>
}}
Dal 1994 al 2009 il {{Calcio Milan|
== Cenni storici ==
=== Dagli albori al ''girone unico'' ===
La Juventus, tra le [[Storia delle prime società calcistiche in Italia|più antiche]] società calcistiche d'Italia, nacque a [[Torino]] nel 1897 per volontà di un gruppo di studenti liceali, mentre l'Internazionale si costituì a [[Milano]] nel 1908 per scissione dai concittadini del Milan. Le due squadre si affrontarono per la prima volta nel 1909 durante il campionato di [[Prima Categoria 1909-1910|Prima Categoria]]: nel primo incontro assoluto del 14 novembre di quell'anno, giocato sul campo di [[Stadio di Corso Sebastopoli|Corso Sebastopoli]] a Torino, i bianconeri vinsero 2-0 grazie a una doppietta di [[Ernesto Borel]],<ref name="FIFA"
[[File:Inter vs Juventus 2-0 (1930).jpg|thumb|left|Un momento di ''Ambrosiana''-Juventus al Campo San Siro del 29 giugno 1930.]]
L'11 novembre 1912 l'Inter ottenne l'affermazione più larga sui rivali piemontesi in trasferta, vincendo in Piemonte per 0-4. Il torneo del [[Prima Categoria 1913-1914|1913-1914]] segnò invece le gare con più reti di scarto tra le formazioni: all'andata vinse la Juventus per 7-2<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1191_01_1913_0347_0005_24841844/|titolo=Juventus vince Internazionale (7-2)|pubblicazione=La Stampa|data=15 dicembre 1913|p=5}}</ref> mentre, al ritorno, prevalsero i nerazzurri per 6-1.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1187_01_1914_0005_0004_24327783/anews,true/|titolo=Internazionale Foot-ball Club batte Juventus di Torino (6-1)|pubblicazione=La Stampa|data=5 gennaio 1914|p=4}}</ref> Per quanto riguarda la [[Serie A]], la prima gara si disputò il 19 marzo 1930 a Torino, alla presenza del [[re]] [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]], con l<nowiki>'</nowiki>''[[Associazione Sportiva Ambrosiana-Inter|Ambrosiana]]'' – nome cui era stata costretta l'Inter sotto il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio fascista]], causa [[Italianizzazione fascista|italianizzazione]], dopo la [[Carta di Viareggio|forzata fusione]] con la {{Calcio US Milanese|
==== La ''Juve del Quinquennio'' e l'Ambrosiana di ''Peppìn'' Meazza ====
La rivalità vera e propria ebbe inizio negli anni 1930 quando i due club, entrambi al vertice del calcio italiano, si ritrovarono stabilmente a lottare per lo scudetto assieme alla principale rivale del tempo, il {{Calcio Bologna|
[[File:Ambrosiana-Inter vs Juventus - Anni 1930 - Giuseppe Meazza.jpg|thumb|[[Giuseppe Meazza|Meazza]] porta avanti un attacco dell<nowiki>'</nowiki>''Ambrosiana-Inter'', contrastato dalla retroguardia della Juventus, nella prima metà degli anni 1930.]]
L'annata [[Serie A 1932-1933|1932-1933]] vide i bianconeri di [[Carlo Carcano]] vincitori del loro terzo titolo consecutivo davanti ai nerazzurri, costretti ad abbandonare le ambizioni tricolori dopo la sconfitta 3-0 subita nel girone d'andata a Torino.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1147_01_1932_0301A_0005_24895921/|titolo=La Juventus, dominatrice dell'Ambrosiana, aumenta il vantaggio sul Napoli, battuto dalla Roma|pubblicazione=La Stampa|data=19 dicembre 1932|p=5}}</ref> La [[Serie A 1933-1934|stagione successiva]] i meneghini chiusero nuovamente alle spalle dei piemontesi,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1140_01_1934_0101A_0005_24292376/|titolo=La Juventus è campione d'Italia per il 1934-XII|pubblicazione=La Stampa|data=30 aprile 1934|p=5}}</ref> pur battendoli per 3-2 a Milano nella gara d'andata.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1144_01_1933_0269A_0004_24905787/|titolo=L'Ambrosiana battendo di misura la Juventus si rafforza al comando della classica|pubblicazione=La Stampa|data=13 novembre 1933|p=4}}</ref> Il campionato del [[Serie A 1934-1935|1934-1935]] segnò invece un testa a testa fra le due formazioni fino all'ultima giornata, in programma per il 2 giugno 1935, con le due rivali fin lì appaiate in vetta a quota 42 punti: la Juventus sconfisse 1-0 a Firenze la {{Calcio Fiorentina|
Chiusa l'epoca del quinquennio juventino, la stagione 1935-1936 vide invece le due rivali affrontarsi per la prima volta in [[Coppa Italia 1935-1936|Coppa Italia]], manifestazione nell'occasione reistituita dall'allora [[Direttorio Divisioni Superiori]] dopo un decennio di oblìo: contrapposte negli ottavi di finale, ad avere la meglio fu la squadra bianconera che superò di misura quella nerazzurra grazie a una rete di [[Armando Diena]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0029_01_1936_0122_0004_24918105/|titolo=La Juventus batte l'Ambrosiana 1-0 in un incontro guastato dalla rudezza dei nero-azzurri|pubblicazione=La Stampa|autore=Luigi Cavallero|data=22 maggio 1936|p=4}}</ref>
Nella stagione 1937-1938 le compagini si spartirono i due allori del calcio italiano, battagliando spalla a spalla in entrambi i casi. I lombardi trionfarono in [[Serie A 1937-1938|campionato]], avendo la meglio dei piemontesi solo all'ultimo turno: il 24 aprile l<nowiki>'</nowiki>''Ambrosiana-Inter'' del capocannoniere [[Giuseppe Meazza]], in vantaggio di un solo punto, sconfisse il {{Calcio Bari|
=== Il secondo dopoguerra ===
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Nel [[secondo dopoguerra]], chiusasi [[Tragedia di Superga|tragicamente]] l'epopea calcistica del [[Grande Torino]], Inter e Juventus si trovarono di nuovo in vetta nella stagione [[Serie A 1949-1950|1949-1950]] con i bianconeri, dopo tre lustri, campioni d'Italia per l'ottava volta<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1601_02_1950_0113_0004_22396995/|titolo=La Juventus è campione d'Italia|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=16 maggio 1950|p=4}}</ref> e i rivali milanesi, terzi, distanziati di tredici lunghezze nonché sconfitti dai piemontesi in entrambi gli scontri diretti.
La squadra nerazzurra si rifece di lì a poco, trionfando nel campionato del [[Serie A 1952-1953|1952-1953]] e tornando nell'occasione a cucirsi il tricolore al petto a tredici anni dalla sua precedente affermazione.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0050_02_1953_0105_0005_9592616/|titolo=L'Inter è già campione d'Italia e il Torino ha raggiunto la salvezza|pubblicazione=Nuova Stampa Sera|data=5 maggio 1953|p=5}}</ref> Anche nel [[Serie A 1953-1954|1953-1954]] l'undici del presidente [[Carlo Masseroni]] e dell'allenatore [[Alfredo Foni]] (già ''bandiera'' juventina da calciatore) si sarebbe aggiudicato il titolo, stavolta dopo un lungo testa a testa proprio con la Juve culminato in un arrivo al ''fotofinish'' all'ultima giornata, con nerazzurri e bianconeri separati da un solo punto di distacco e impegnati in casa, rispettivamente, contro {{Calcio Triestina|
==== Dal ''Trio Magico'' alla ''Grande Inter'' ====
[[File:Coppa Italia 1958-59 - Inter vs Juventus - Nicolè, Bicicli, Angelillo, Firmani, Sívori, Charles.jpg|thumb|Gli interisti [[Mauro Bicicli|Bicicli]] e [[Antonio Angelillo|Angelillo]], e lo juventino [[Omar Sívori|Sivori]], escono dal campo di San Siro all'intervallo della finale di Coppa Italia del 13 settembre 1959; sullo sfondo s'intravedono inoltre i bianconeri [[Bruno Nicolè|Nicolè]] e [[John Charles|Charles]], e il nerazzurro [[Eddie Firmani|Firmani]].]]
Gli anni 1950 si chiusero con le due rivali contrapposte per la prima volta in una finale, quella di [[Coppa Italia 1958-1959|Coppa Italia]], in cui l'Inter non riuscì a sfruttare il vantaggio ambientale di giocare a San Siro, luogo definito per la finale di Coppa Italia in quegli anni, cedendo quel 13 settembre 1959 con un netto 1-4 dinanzi alla Juve del trio [[Giampiero Boniperti|Boniperti]]-[[John Charles|Charles]]-[[Omar Sívori|Sívori]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0070_02_1959_0218_0005_16503317/|titolo=La Juventus trionfa a S. Siro e vince la Coppa Italia|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Vittorio Pozzo|data=14-15 settembre 1959|p=5}}</ref><ref name="derby-coppa"
Nel 1961 fu ancora la Juventus a centrare la sua vittoria col maggior scarto. Il 16 aprile le due formazioni si affrontarono a Torino, con i bianconeri battuti all'andata per 3-1 ma ora in vantaggio di due punti in classifica. La gara fu sospesa al 31' minuto per motivi di sicurezza, causa un'invasione a bordo campo del pubblico presente all'interno dello [[Stadio Olimpico Grande Torino#Stadio Municipale (1933-1945) e Stadio Comunale (1945-2005)|stadio Comunale]]: l'Inter, in prima istanza, ottenne il 2-0 a tavolino ma la società bianconera presentò ricorso, accolto il 3 giugno dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federcalcio]] (all'epoca presieduta da [[Umberto Agnelli]], anche presidente della Juventus) la quale dispose di [[Replay (sport)|rigiocare]] il match; nel frattempo i meneghini [[Clamoroso al Cibali!|persero inaspettatamente]] a Catania per 0-2, scivolando a -3 dai piemontesi prima del nuovo scontro diretto, e abbandonando ogni speranza tricolore. Il 10 giugno la Juventus, con il ''Cabezón'' autore nell'occasione di una [[Gol#Sestina|sestina]], sconfisse per 9-1 la squadra milanese che, in segno di protesta contro la ripetizione della gara, aveva scelto di schierare la propria formazione "Primavera".<ref>{{cita news|autore=Mario Gherarducci|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/25/Boniperti_quel_all_Inter_Sivori_co_0_011025498.shtml|titolo=Boniperti e quel 9-1 all'Inter: «Fu Sivori a voler infierire»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=25 ottobre 2001|p=47|urlarchivio=https://web.archive.
Gli anni 1960 segnarono la fine del ciclo bianconero del ''[[Trio Magico]]'' (1957-1961), che fece suoi tre scudetti e due Coppe Italia, e l'inizio dell'epopea della ''[[Grande Inter]]'' di [[Angelo Moratti]] e [[Helenio Herrera]] (1962-1966), la prima squadra italiana a vincere due [[UEFA Champions League|Coppe dei Campioni]], altrettante [[Coppa Intercontinentale|Coppe Intercontinentali]], prima volta assoluta per un'italiana, e tre titoli nazionali; in proposito, i nerazzurri del ''Mago'' conquistarono il loro primo scudetto proprio contro i piemontesi, sconfitti 1-0 a Torino il 28 aprile 1963 grazie alla rete di [[Sandro Mazzola]], nel match che segnò la lotta al vertice di quella stagione.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1561_02_1963_0100A_0007_23512854/|titolo=I nerazzurri campioni d'Italia|pubblicazione=Stampa Sera|data=29 aprile 1963|p=7}}</ref> Nello specifico, con quest'ultima vittoria l'Inter passò per il secondo anno di fila in casa della Juventus (dopo il 2-4 del 1962), mettendo così fine un'imbattibilità bianconera a Torino che durava da 9 anni.
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Per la maggior parte di questo decennio la sfida fra le due rivali fu anche quella tra ''HH'' e ''HH2'', ovvero i due Herrera che sedevano sulle panchine, il succitato Helenio a Milano e [[Heriberto Herrera|Heriberto]] a Torino. Due tecnici, e due modi di intendere il calcio, letteralmente agli antipodi: il primo, franco-argentino, un istrionico affabulatore che puntava molto sull'aspetto emotivo e psicologico dei suoi giocatori; il secondo, paraguaiano, un "sergente di ferro" cultore dell'allenamento e di una rigida disciplina sia tattica sia, soprattutto, comportamentale.<ref>{{cita|Caron|p. 17|titolo=Helenio ed Heriberto Herrera, ovvero HH1 e HH2}}.</ref>
Seppur l'Inter si dimostrò tra le più forti squadre europee degli anni 1960, nelle due occasioni in cui nerazzurri e bianconeri si ritrovarono a sfidarsi gli uni di fronte agli altri, dapprima nella finale di [[Roma]] della [[Coppa Italia 1964-1965]]<ref name="derby-coppa"
=== Dagli anni 1970 ai 1990 ===
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Il lasso di tempo che va dagli anni 1970 alla prima metà degli anni 1980 fu segnato dal cosiddetto ''Ciclo Leggendario'' dei bianconeri, che vinsero nove scudetti sui sedici campionati disputati oltreché, con [[Giovanni Trapattoni]] in panchina, tutte le [[competizioni UEFA per club|competizioni confederali]], prima squadra nella storia del calcio a riuscire nell'impresa.<ref>{{cita news|url=http://it.uefa.com/news/newsid=938602.html|titolo=Giovanni Trapattoni|data=16 novembre 2011}}</ref>
Tra il 1973 e il 1975 la Juventus vinse inoltre cinque derby d'Italia consecutivi fra campionato e coppa nazionale, sbancando San Siro in tre occasioni: tale striscia fu fermata il 29 maggio '75 da una vittoria interista per 2-1 nel match d'andata dei gironi di semifinale della [[Coppa Italia 1974-1975]], con rete decisiva di [[Giacinto Facchetti]];<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,1107_01_1975_0122_0016_15856004/|titolo=La Juventus cede contro l'Inter|pubblicazione=La Stampa|autore=Franco Costa|data=30 maggio 1975|p=16}}</ref> il 19 giugno seguente, però, i torinesi si rivalsero andando a vincere a Milano con un tennistico 6-2,<ref name="derby-semifinale"
A partire dal gennaio 1972 e sino al dicembre 1977, su 21 incontri ufficiali (12 di campionato e 9 di Coppa Italia), la Juventus ne ha vinti 10 di campionato e 3 in Coppa Italia. Per i nerazzurri 5 successi nella coppa nazionale e uno solo in campionato, il 4 aprile 1976, con gol di [[Mario Bertini]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,12/articleid,1101_02_1976_0078_0012_24113677/|titolo=Una Juventus sbagliata alla deriva|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Bruno Perucca|data=5 aprile 1976|p=12}}</ref> Due i pareggi, uno per competizione. L'Inter chiuderà tuttavia tale decennio con un secco 4-0 nella sfida di campionato a San Siro dell'11 novembre 1979, in una stagione che vide i meneghini di [[Eugenio Bersellini]] rivincere dopo nove anni lo scudetto proprio davanti ai torinesi, e con nell'occasione protagonista [[Alessandro Altobelli]] autore di una tripletta.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/29-03-2013/inter-juve-meazza-del-piero-10-miti-una-grande-sfida-92731450814.shtml|titolo=Inter-Juve: da Meazza a Del Piero, 10 miti per una grande sfida|autore=Germano Bovolenta|data=30 marzo 2013}}</ref>
[[File:Serie A 1984-85 - Inter vs Juventus - Karl-Heinz Rummenigge e Michel Platini.jpg|thumb|left|L'interista [[Karl-Heinz Rummenigge|Rummenigge]] e lo juventino [[Michel Platini|Platini]] scherzano prima della partita del Meazza dell'11 novembre 1984]]
Negli anni 1980, dopo la fine del blocco quindicennale (eredità della ''[[Campionato mondiale di calcio 1966|disfatta coreana]]'') all'ingaggio degli stranieri in Serie A, gli incontri fra nerazzurri e bianconeri videro protagonisti due tra le maggiori stelle del tempo quali il francese [[Michel Platini]] e il tedesco [[Karl-Heinz Rummenigge]]. In questo decennio, da parte juventina rimase nella memoria la doppia sfida del 1983 in semifinale di [[Coppa Italia 1982-1983|Coppa Italia]],<ref name="derby-semifinale"
==== La rinascita di una rivalità ====
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[[File:Serie A 1993-94 - Inter vs Juventus - Walter Zenga e Roberto Baggio.jpg|thumb|Il capitano interista [[Walter Zenga|Zenga]] e quello juventino [[Roberto Baggio|Baggio]] nei convenevoli di rito prima della sfida di Milano del 28 novembre 1993.]]
A quattro turni dal termine di quel campionato, era in programma a Torino lo scontro diretto tra i bianconeri in testa e i nerazzurri a un solo punto di ritardo. Nella seconda frazione di gioco, con la squadra di [[Marcello Lippi]] avanti grazie a un gol di [[Alessandro Del Piero]], gli ospiti recriminarono per un contatto in area tra il difensore juventino [[Mark Iuliano]] e l'attaccante interista [[Ronaldo]]:<ref name="
▲:<ref name="Padovan">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/27/Juve_scudetto_dei_veleni_vicino_co_0_9804271357.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Juve, lo scudetto dei veleni è vicino|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Giancarlo Padovan|data=27 aprile 1998|urlarchivio=https://archive.is/20150707014859/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/27/Juve_scudetto_dei_veleni_vicino_co_0_9804271357.shtml?refresh_ce-cp|dataarchivio=7 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref> gli uomini di [[Gigi Simoni]] chiesero invano l'assegnazione del [[Calcio di rigore|rigore]], ma non fu dello stesso avviso l'arbitro [[Piero Ceccarini]];<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/aprile/20/Ceccarini_anni_dopo_Ronaldo_era_ga_10_090420028.shtml|titolo=Ceccarini 11 anni dopo: «Su Ronaldo era fallo, non rigore»|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Francesco Ceniti|data=20 aprile 2009|citazione="Ero troppo vicino all'azione. Sembra un paradosso, ma qualche volta ti penalizza. Comunque, ho perso i due passi di Iuliano verso Ronaldo. Nei miei occhi lo juventino è fermo, mentre l'interista gli piomba addosso come un tir. Non ho avuto il minimo dubbio nel lasciar continuare. Così come 30 secondi dopo, quando ho fischiato il rigore per la Juve". Quelli dell'Inter non la pensarono allo stesso modo: tutti in campo a protestare, Simoni il serafico compreso. "Non riuscivo a capire il perché. Ai giocatori dell'Inter dissi: 'Il fallo è di Ronaldo. Nel basket sarebbe sfondamento'. Poi il giorno dopo ho rivisto l'azione. Sì, ho sbagliato. Come mi era successo altre volte. Vuole sapere che cosa avrei fischiato a posteriori? Punizione a due in area. Non vorrei sembrare presuntuoso: per me è ostruzione"}}</ref> la partita terminò con il successo di misura dei padroni di casa,<ref name="Padovan" /> ma al fischio finale le discussioni proliferarono in tutti i [[mezzo di comunicazione di massa|media]], arrivando finanche in [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/28/caso_Juve_Inter_finisce_Parlamento_co_0_9804281631.shtml|titolo=Il caso Juve Inter finisce in Parlamento|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Marco Nese|data=28 aprile 1998|p=6|urlarchivio=https://archive.is/20150921021550/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/28/caso_Juve_Inter_finisce_Parlamento_co_0_9804281631.shtml|dataarchivio=21 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref> e sfiorando una crisi istituzionale ai vertici della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federcalcio]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/24/Fallo_Ronaldo_Iuliano_espulso_debutto_co_9_050124107.shtml|titolo=Fallo su Ronaldo: Iuliano espulso al debutto|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Luca Caioli|data=24 gennaio 2005|p=41|urlarchivio=https://archive.is/20120715165014/http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/24/Fallo_Ronaldo_Iuliano_espulso_debutto_co_9_050124107.shtml|dataarchivio=15 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref> A fine torneo la Juventus colse il suo venticinquesimo titolo, con l'Inter relegata alla piazza d'onore. In totale, il bilancio delle sfide negli anni 1990 tende a favore della Juventus per 14-5 sull'Inter, con 6 pareggi.
=== Dagli anni 2000 al presente ===
Il campionato del [[Serie A 2001-2002|2001-2002]] andò a scrivere un'altra importante pagina della storica rivalità, con Inter e Juventus di nuovo in lotta per il tricolore, in una corsa a tre che vide coinvolta anche la {{Calcio Roma|
Nella stagione successiva le due squadre si ritrovarono di nuovo a lottare per lo scudetto. Degna di nota risultò la sfida d'andata giocata allo stadio [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] in cui l'Inter, passata in svantaggio a causa di un rigore trasformato da Del Piero all'89', riacciuffò il pareggio al 5' di recupero, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, grazie alla singolare marcatura "in coabitazione" fra Vieri e il portiere nerazzurro [[Francesco Toldo]], spintosi nell'occasione in avanti.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio2002_partite_a/interjuve/interjuve/interjuve.html|titolo=Del Piero illude la Juventus, poi Vieri (e Toldo) firmano il pari|data=19 ottobre 2002}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2014/05/12/4814163/toldo-lo-ricorda-a-vieri-in-inter-juventus-segnai-io|titolo=Toldo lo ricorda a Vieri: "In Inter-Juventus segnai io"|data=12 maggio 2014}}</ref> Il 29 novembre 2003 l'Inter espugnò poi Torino con un 1-3, fermando l'imbattibilità bianconera casalinga nel derby d'Italia che durava da dieci anni;<ref name="imbattibilità-bianconera"
==== Lo spartiacque di ''Calciopoli'' ====
Il 20 agosto 2005, al [[Stadio delle Alpi|Delle Alpi]] di Torino, Juventus e Inter si affrontarono per la prima volta nella finale di [[Supercoppa italiana 2005|Supercoppa Italiana]], che vide prevalere i nerazzurri di [[Roberto Mancini]] grazie a una rete di [[Juan Sebastián Verón]] nei tempi supplementari;<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2005/08_Agosto/20/supercoppajuvint.shtml|titolo=Supercoppa, trionfo Inter|autore=Riccardo Pratesi|data=20 agosto 2005}}</ref> con questa vittoria i nerazzurri bissarono la loro terza vittoria consecutiva a Torino, in quella che è, ancora oggi, la loro miglior striscia di vittorie in casa dei piemontesi. Fu al termine di questa stagione che la rivalità fra i due club si rinfocolò definitivamente, per via dello scoppio nell'estate 2006 dello scandalo [[Calciopoli]]:<ref name="FIFA"
Per i succitati motivi, nella seconda metà degli anni 2000 il derby d'Italia tornò a essere tra le sfide più sentite dai due club. In tale periodo l'Inter egemonizzò il calcio italiano facendo suoi quindici trofei, fra nazionali e internazionali, nello spazio di sette stagioni. La cosa si riverberò anche nelle sfide del tempo fra nerazzurri e bianconeri, con questi ultimi che in poche occasioni riuscirono a battere i rivali: tra di essi due 2-1, il primo nel girone di ritorno del campionato [[Serie A 2007-2008|2007-2008]], prima vittoria juventina a Milano dal loro ritorno in massima serie,<ref name="Serie A 2007-08"
Negli anni 2010 si assistette invece al ritorno in auge della Juventus, per otto volte consecutive campione d'Italia e tornata a dettar legge anche nelle sfide contro i meneghini;<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2014/febbraio/02/Juve_Inter_mai_cosi_distanti_ga_0_20140202_df9bbd2a-8bd6-11e3-aa8c-161e16d20aaf.shtml|titolo=Juve-Inter, mai così distanti|autore=Luca Bianchin|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=2 febbraio 2014}}</ref> in particolare, con il 3-1 allo [[Allianz Stadium (Torino)|Stadium]] di Torino del 2 febbraio 2014, i piemontesi misero a referto la loro centesima vittoria nella storia contro i lombardi.<ref>{{cita web|url=http://www.spaziojuve.it/2014/juve-con-quella-di-stasera-sono-100-vittorie-contro-linter-eguagliato-anche-un-altro-record/|titolo=Juve, con quella di stasera raggiunta quota 100 vittorie contro l'Inter. Eguagliato anche un altro record...|autore=Corrado Parlati|data=2 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.
==Risultati==
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Al 27 aprile 2019, le due squadre si sono incontrate ufficialmente 235 volte con 106 vittorie della Juventus, 58 pareggi e 71 vittorie dell'Inter.<ref>La fonte tralascia il [[Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi]], cfr. {{cita web|url=http://www.juworld.net/squadre-scheda.asp?IDSquadra=10|titolo=Inter (Italia) vs Juventus}}</ref> La Juventus si è imposta a Milano per trenta volte. La sua serie migliore è quella dei tre successi consecutivi messi in fila dal 28 aprile 1974 al 31 agosto 1975, con due vittorie in campionato e una in Coppa Italia. La gara successiva, giocata il 31 agosto, finì col risultato di 1-0 per l'Inter che, da par suo, ha invece vinto a Torino in diciannove occasioni. Le sue migliori serie vanno dal 16 maggio 1961 al 22 dicembre 1963, con due affermazioni consecutive, entrambe in campionato, e fermatasi con uno Juventus-Inter 4-1; e dal 20 aprile 2005 al 2 ottobre dello stesso anno, con due affermazioni per 0-1, una delle quali in Supercoppa, e conclusasi con uno Juve-Inter 2-0.
Dal punto di vista statistico, i piemontesi misero assieme una striscia d'imbattibilità casalinga lunga ventotto anni, dal 16 maggio 1965 al 21 marzo 1993: durante questo periodo i lombardi non riuscirono a espugnare il campo bianconero, eccezion fatta per l'incontro del 1º maggio 1983, terminato 3-3 sul campo, ma ribaltato poi dalla Giustizia Sportiva in un 2-0 a tavolino per un lancio di pietre contro il pullman dell'Inter, compiuto dai tifosi locali. In seguito alla sconfitta subìta nel campionato [[Serie A 1992-1993|1992-1993]], la squadra bianconera rimase imbattuta per altri dieci anni, sino al 29 novembre 2003.<ref name="imbattibilità-bianconera"
Oltre ai numerosi incontri ufficiali, tra cui si annoverano anche uno [[spareggio]] per l'accesso alla [[Coppa dell'Europa Centrale]] ([[Coppa dell'Europa Centrale 1929|1929]]), il [[Campionato Alta Italia]] (1944) e il [[Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi|Trofeo Picchi]] (1971), sin dall'inizio del [[XX secolo]] le due formazioni si sono ritrovate diverse volte contrapposte in manifestazioni di carattere [[amichevole]] quali la Coppa Pagani, la Palla d'oro Moët et Chandon, la Scarpa d'argento Gerolamo Radice, la Targa Luigi Ansbacher, il Trofeo Medaglia d'oro Caimi, i Tornei delle Città di Torino e Milano, la [[Mundialito per club 1983|Coppa Super Clubs]] e, in tempi più recenti, triangolari prestagionali come il [[Trofeo Birra Moretti]] e il [[Trofeo TIM]].
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[[File:Roberto Boninsegna e Pietro Anastasi - Anni '70.jpg|thumb|left|La ''bandiera'' nerazzurra [[Roberto Boninsegna|Boninsegna]] e quella bianconera [[Pietro Anastasi|Anastasi]], protagonisti nel 1976 del più famoso scambio di mercato fra i due club.]]
Sull'asse Milano-Torino si sono susseguiti molti scambi di casacca. Tra i primi giocatori di rilievo ad aver vestito entrambe le maglie ci furono, nel [[periodo interbellico]], il nerazzurro [[Luigi Cevenini]], capace di farsi apprezzare anche dai nuovi tifosi bianconeri dopo il trasferimento in Piemonte nel 1927, e [[Luigi Allemandi]], inversamente protagonista nell'Ambrosiana a cavallo degli anni 1920 e 1930 dopo l'esordio in maglia juventina.<ref name="Currò"
Lo scambio storico, quello fra due ''bandiere'' dei club, fu tuttavia quello andato in scena nell'estate 1976, quando l'interista [[Roberto Boninsegna]] e lo juventino [[Pietro Anastasi]] si resero protagonisti di un reciproco cambio di casacca che destò non poco scalpore:<ref name="Anastasi-Boninsegna">{{cita web|url=https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-l-inter-juventus-boninsegna-anastasi-101033602.html|titolo=L'Inter-Juventus di Boninsegna e Anastasi|autore=Mattia Fontana|data=27 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.
[[File:Roberto Baggio + Salvatore Schillaci - Italia '90.jpg|thumb|[[Roberto Baggio]] e [[Salvatore Schillaci|Schillaci]] sono tra i più noti giocatori che, in carriera, hanno vestito sia la maglia interista sia quella juventina.]]
A metà degli anni 1980 altre due ''bandiere'', il bianconero [[Marco Tardelli]] e il nerazzurro [[Alessandro Altobelli]], a distanza di qualche stagione si scambiarono le maglie, senza che ciò portasse a particolari acuti. Giocatori che invece lasciarono ottimi ricordi calcistici militando su entrambe le sponde furono, tra gli anni 1980 e i 2000, [[Aldo Serena]], [[Roberto Baggio]] e [[Christian Vieri]];<ref name="Ramazzotti">{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcio_mercato/2014/01/20-347877/Da+Boninsegna+a+Carini,+tutti+gli+scambi+Juve-Inter|titolo=Da Boninsegna a Carini, tutti gli scambi Juve-Inter|autore=Andrea Ramazzotti|data=20 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706013711/http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcio_mercato/2014/01/20-347877/Da+Boninsegna+a+Carini,+tutti+gli+scambi+Juve-Inter|dataarchivio=6 luglio 2015}}</ref> dopo positivi trascorsi a Torino, furono invece al di sotto delle aspettative le prestazioni a Milano di [[Totò Schillaci]], [[Angelo Peruzzi]] ed [[Edgar Davids]].<ref name="Currò"
Nel 2004 avvenne un altro scambio rimasto negli annali per via dei suoi contrapposti esiti, quello tra [[Fabio Cannavaro]], tra i migliori difensori italiani della sua generazione, e [[Fabián Carini]], portiere uruguaiano presto dimenticato dalla Serie A.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/agosto/31/Cannavaro_alla_Juve_Cesar_all_co_9_040831112.shtml|titolo=Cannavaro alla Juve, Cesar all'Inter|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Matteo Garioni|data=31 agosto 2004|p=38|urlarchivio=https://web.archive.
== Tifoserie ==
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