Sicilia: differenze tra le versioni

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[[File:Dialetti siciliani.svg|thumb|Distribuzione delle varietà siciliane secondo la ''Carta dei Dialetti d'Italia'' di Pellegrini (1977): a) [[Dialetto siciliano occidentale|occidentale (non metafonetica)]]; b) [[Dialetto siciliano metafonetico centrale|metafonetica centrale]]; c) [[Dialetto siciliano metafonetico sudorientale|metafonetica sud-orientale]]; d) [[Dialetto siciliano orientale|orientale non metafonetica]]; e) [[Dialetto messinese|messinese]]; f) [[Dialetto eoliano|varietà delle Isole Eolie]]; g) [[Dialetto pantesco|dialetto di Pantelleria]].]]
 
La [[lingua (linguistica)|lingua]] ufficiale parlata in Sicilia è l'[[Lingua italiana|italiano]], ma gran parte della popolazione locale parla anche il [[Lingua siciliana|siciliano]]<ref>{{cita web|url=http://www3.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070420_00/testointegrale.pdf|titolo=La lingua italiana, i dialetti e le lingue straniere. Indagine Istat 2006|accesso=22 febbraio 2013}} {{pdf}}</ref>. Quest'ultimo, nonostante sia riconosciuto come lingua dall'[[UNESCO]], dall'[[Unione europea]] e da altre organizzazioni internazionali, non gode di tutela da parte dallo Stato Italiano; tale riconoscimento gli viene però dalla Regione Siciliana, che ne promuove il patrimonio linguistico nelle scuole<ref>{{Cita web|url=http://www.csfls.it/legge-regionale-31-maggio-2011-n-9/|titolo=Centro di studi filologici e linguistici siciliani » Legge Regionale 31 maggio 2011, N. 9|sito=www.csfls.it|accesso=28 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160925225616/http://www.csfls.it/legge-regionale-31-maggio-2011-n-9/|dataarchivio=25 settembre 2016|urlmorto=sì}}</ref>. Il siciliano è inoltre ritenuto lingua regionale ai sensi della Carta europea per le lingue regionali e minoritarie, il cui l'articolo 1 afferma che per ''lingue regionali o minoritarie si intendono le lingue che non sono dialetti della lingua ufficiale dello stato''. La ''Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie'' è stata approvata il 25 giugno 1992 ed è entrata in vigore il 1º marzo 1998. L'Italia ha firmato tale Carta il 27 giugno 2000, ma non l'ha ancora ratificata.
 
Nell'isola sono presenti alcune minoranze etno-linguistiche e dialettali poco numerose, ma importanti dal punto di vista storico-linguistico: la minoranza [[Dialetti gallo-italici di Sicilia|gallo-italica]] della [[Lombardi di Sicilia|Lombardia siciliana]]<ref>[http://books.google.it/books?id=BANWhsIY3LMC&pg=PA38 Aa.Vv., ''Enna e provincia: laghi, torri e castelli: Morgantina, Piazza Armerina, la villa romana del Casale'', Touring Club Italiano, Milano 2001, p. 38.]</ref><ref>Salvatore Claudio Sgroi, ''I galli della Lombardia siciliana'', in «La Sicilia» 22 gennaio 1990, p. 3.</ref>; la minoranza albanese, detta ''[[Arbëreshë|arbëreshe]]'', della [[città metropolitana di Palermo]]; e quella più recente [[Minoranza linguistica greca d'Italia|greca]] di Messina. La regione, inoltre, promuove la [[lingua dei segni italiana]] (LIS) con un'apposita legge regionale (n. 23/2011)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g11-47o/g11-47o.pdf|titolo=Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (p. I) n. 47 dell'11 novembre 2011 (n. 45)|accesso=18 ottobre 2016}}</ref>.