Giovanni Marinoni (pittore): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m corretto errore di battitura
m corretto errore di battitura
Riga 46:
<br>Il 27 luglio 1473<ref>{{cita|Paratico|p 363}}.</ref> ottenne la commessa di affrescare il [[presbiterio]] della chiesa parrocchiale di [[Chiesa di San Giacomo (Somendenna)|san Giacomo]] a [[Somendenna]] che era diventata parrocchia autonoma solo il 13 marzo 1462.<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500236/|titolo=parrocchia di San Giacomo Maggiore apostolo|editore=Lombardia Beni Culturali|accesso=15 ottobre 2018}}</ref> Il Marinoni ottenne quindi la commissione per la realizzazione di un ciclo di affreschi, poi andato perduto<ref>La commissione chiedevca la raffigurante di ''Dio Padre'', i ''Dottori della Chiesa'', gli ''Evangelisti'', i ''Profeti'', sulle pareti le ''storie della vita di san Giacomo'' e la ''Passione di Gesù'', mentre frontale all'arco, come era uso, l'''Annunciazione'' con un pagamento di 19 ducati doro</ref>. Questa commissione era sicuramente di rilievo, il pittore fu quindi inserito ad uno '' status sociale'' superiore tanto da essere inserito quale membro dell'assemblea cittadina di Desenzano, presente nei documenti di una assemblea del 23 giugno 1475, e nel 1476 fra i rappresentanti cittadini che si recarono a Bergamo a chiarire una vertenza per le riparazioni del ponte sul [[Serio]].<ref>{{cita|Paratico|Documento conservato nel comune di Albino datato 23 giugno 1475-Renuntia Hominum de Desenzano coram Magnifico Domino Capitano Beergomi p 20}}.</ref>
 
Il 25 aprile 1477 firmò il contratto per la commisionecommissione degli affreschi della cappella della [[Chiesa di Sant'Antonio da Padova (Peia)|chiesa di sant'Antonio]] di [[Peia]] che era stata edificata nel 1429. La cappella fu adornata dall'artista di numerosi affreschi, così come l'arco trionfale. I lavori sono andati tutti persi dopo la riedificazione della chiesa nel [[XVIII secolo]]<ref>{{cita|Paratico|p 21}}.</ref>.
 
Del 29 dicembre 1481 è un contratto con la [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Vertova)|chiesa di Santa Maria]] di [[Vertova]] e della cappella della ''Trinità'' in località ''Duda''. Questa cappella fu demolita nel 1968 e gli affreschi [[Strappo (affresco)|strappati]] e collocati preso il museo parrocchiale.<ref>Da una descrizione si desume che gli affreschi raffiguravano la Trinità, i santi dottori della chiesa Ambrogio, Girolamo, Gregorio Magno e Agostino. Un'Annunciazione sulla facciata della cappella, un vescovo non identificato e un soldato martire</ref>.