Vetro di Murano: differenze tra le versioni

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Da ciò si può capire che l'arte veneziana del vetro provenga direttamente da quella romana dell'Alto Adriatico e, comunque, il vero e proprio sviluppo si ebbe nel medioevo. I vetrai veneziani cominciarono a praticare quest'arte ereditando l'uso del [[Carbonato di sodio|vetro sodico]] dagli orientali. Tale composizione si adatta a lavorazioni a caldo e in questo si distinsero per il gusto estetico e l'uso di più colorazioni. La capacità estetica per i veneziani è fondata sull'intuizione che il vetro sia un materiale estremamente malleabile e quindi adatto ad essere soffiato e modellato allo stato incandescente, ma capace di mantenere le stesse caratteristiche cromatiche anche nel prodotto finito. Questo differisce dalla tradizione nordica, che sostiene che il vetro sia l'equivalente della pietra dura e quindi che l'abilità risieda nel valorizzare gli oggetti attraverso il taglio. I primi documenti che ci giungono sull'arte vetraria veneziana risalgono all'anno [[982]] d.C., anno in cui compare il nome di un artigiano vetraio a Venezia. Dopo il 982 si ebbe la conferma dell'esistenza di altri vetrai veneziani, ma nel [[XIII secolo]] il predominio risultò nettamente degli artigiani muranesi. Ciò fu dovuto al fatto che le vetrerie si concentrarono naturalmente nell'isola di [[Murano]], tanto che nel [[1291]] lo Stato stabilì la distruzione di vetrerie costruite a Venezia deputandone a Murano l'origine storica<ref>{{cita web|url= http://www.promovetro.com/il-vetro-artistico/murano-il-pi-antico-centro-di-vetro-artistico/#.U1J6bcfrC8w|titolo=Murano il più antico centro di vetro artistico, Consorzio Promovetro Murano|accesso=19 aprile 2014}}</ref>.
 
{{sf|Si ritiene che la vetreria ebbe origine a Murano intorno al [[X secolo]]}}<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://museovetro.visitmuve.it/it/il-museo/sede/origini-arte-vetro-veneziano/|titolo=Origini dell’arte del vetro veneziano - Museo del Vetro|pubblicazione=Museo del Vetro|accesso=2018-12-01}}</ref>, con notevoli influenze asiatiche ed arabe, dal momento che [[Venezia]] era un importante porto commerciale. La fama di Murano come centro di lavorazione del vetro nacque quando la [[Repubblica di Venezia]], per prevenire l'incendio degli edifici della città (all'epoca in gran parte costruiti in legno), ordinò ai vetrai di spostare le loro fonderie a Murano nel [[1291]] e {{sf|le prime sono sorte a muranoMurano in proviciaprovincia di venezia}}
 
Contrariamente agli altri paesi in cui le vetrerie sorgevano nelle sedi di produzione delle materie prime o del combustibile, Venezia e Murano hanno sempre importato tutti i materiali come il [[silicio|silicio vetrificante]], la [[Carbonato di sodio|soda fondente]] ed altro, da luoghi lontani, compresa la legna, combustibile fino al secolo scorso, che arrivava dalle coste istriane e dalmate. La vera qualità dell'isola di Murano, però, era l'uomo con la sua esperienza, che nel tempo ha perfezionato gli stili, la qualità e l'abilità nel modellare il vetro incandescente. Questi artisti del vetro sono sempre stati contattati fin dal [[Rinascimento]] per portare nelle corti e nelle botteghe la loro abilità, tanto da diventare maestri. Infatti, per questa ragione, a Murano si attivò una scuola del vetro che avviava i giovani a questo mestiere anche se l'esperienza in vetreria restava unica. Nel Medioevo e nel Rinascimento il vetro di Murano era richiesto dalle classi sociali più elevate d'[[Europa]] a cominciare dall'invenzione del [[cristallo]] nel [[1450]] circa; infatti il cristallo è una qualità di vetro che si differenzia e che conferisce al vetro stesso delle caratteristiche peculiari dovute alla medesima base di [[silicio]] ma ad una percentuale maggiore di [[ossido di piombo]] (24%)<ref>{{cita web|url= http://www.chimicare.org/curiosita/la-chimica-nella-vita-domestica/vetri-e-cristalli-agli-antipodi-del-solido/|titolo=Vetri e Cristalli agli antipodi del solido, Chimicare|accesso=21 aprile 2014}}</ref>, per cui i prodotti creati risultavano particolarmente raffinati da soddisfare la richiesta di clienti estremamente facoltosi. Nel periodo [[barocco]] la ricerca si trasformò attraverso l'esecuzione di oggetti ad effetto quali i lattimi, ossia composizioni a base di silicati, [[stagno (elemento chimico)|stagno]] e [[piombo]] con aspetto bianco latte da cui l'etimologia<ref>{{cita web|url= http://www.treccani.it/vocabolario/|titolo=Lattimo, Enciclopedia Treccani|accesso=21 aprile 2014}}</ref>, che si accostavano perfettamente ai mobili del [[Settecento]] veneziano anche nell'epoca decadente della Repubblica di Venezia. Dopo la fine della [[Repubblica di San Marco]] nel [[1797]] la rinascita dell'artigianato del vetro avvenne nella seconda metà del [[XIX secolo]] e le vetrerie che nacquero elaborarono tecniche ancor oggi in uso e che hanno dato luogo alla vetreria contemporanea e di design<ref>{{cita web|url= http://www.promovetro.com/il-vetro-artistico/breve-storia-dei-vetri-di-murano/#.U1d9XMfrC8w|titolo=Breve storia dei vetri di Murano, Consorzio Promovetro Murano|accesso=21 aprile 2014}}</ref>.