Mosè Maimonide: differenze tra le versioni

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[[File:wzwz Moses Maimonides.jpg|thumb|upright=0.9|Monumento di Maimonide a [[Cordova]]]]
[[File:Israel - Tiberias - Maimonide Memoria 001.jpg|thumb|upright=0.9|left|Il memoriale sulla [[tomba di Maimonide]] a Tiberiade, Israele]]
Nato in [[Spagna]] nel 1135 durante la [[al-Andalus|dominazione musulmana]],<ref name=WDL1>{{Cita web|titolo=The Guide to the Perplexed|url=https://www.wdl.org/en/item/3963/|editore=World Digital Library|accesso=22 gennaio 2013}}</ref> studiò la [[Torah]] sotto la guida di suo padre Maimon e del [[rabbino]] Joseph ibn Migash. Nel 1148 Cordova venne conquistata dagli [[Almohadi]] che deposero i più tolleranti [[Almoravidi]]. Gli [[Almohadi]], il cui oltranzismo li portò ad avviare contro gli ebrei e i cristiani una vera azione di persecuzione, sia in [[al-Andalus]] sia in [[Nordafrica]], offrendo loro come unica alternativa alla morte l'esilio o la conversione all'[[Islam]], in completo spregio della tradizione che nei confronti della "Gente del Libro" ([[Ahl al-Kitab|Ahl al-Kitāb]]) esige solo la sottomissione politica e il pagamento dell'imposta di "protezione" (''[[jizya]]''), erano una dinastia di [[berberi]] originaria deldell'attuale [[Marocco]].
Quando gli [[Almohadi]] furono a loro volta deposti, la [[Al-Andalus|Spagna islamica]] tornò ad essere tollerante verso i cristiani e gli ebrei.
 
Nei dieci anni seguenti, la sua famiglia si spostò nel sud della Spagna tentando di sfuggire la conquista almohade ma finì per fermarsi, nel [[1160]], a [[Fès]] innell'odierno [[Marocco]] (anch'esso sotto il controllo almohade), dove riuscironoriuscì a farsi passare per musulmanimusulmana, finché - anche a causa della crescente popolarità dell'ingegno di Moshe - non vennero scoperti.<ref name=WDL1/><br />
A Fès, Maimonide studiò nell'[[università al-Qarawiyyin]], e proprio qui iniziò una approfondita conoscenza di [[Ippocrate]] e dei suoi insegnamenti in ambito medico<ref>[http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2014/01/Mose_Maimonide.pdf MOSÈ MAIMONIDE, FILOSOFO E MEDICO NELL'OTTAVO CENTENARIO DELLA SUA MORTE], di S. Signorelli, S. Tolomelli, M. Mengoli - Unità Operativa di Medicina Interna, Ospedale San Sebastiano, Correggio ([[PDF]]).</ref>, sempre a Fès studiò l'evoluta medicina islamica del tempo <ref>[http://www.e-brei.net/index.php?mact=CGBlog,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=494&cntnt01returnid=60 e-brei.net - Attualità culturale ebraica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Già attorno al [[1158]] iniziò la stesura di alcune opere: un trattato in ebraico sul calendario e un trattato in arabo di logica, probabilmente il suo unico scritto a carattere strettamente filosofico. Iniziò al contempo la creazione del ''Commento alla [[Mishna]]'', trattazione giuridica dell'etica ebraica che lo vedrà impegnato per buona parte della sua vita. A Fez scrisse anche una ''Risāla'' (Epistola) ''contro l'apostasia''.
 
Di fronte alla certezzaforte probabilità di finire giustiziati come apostati, i membri della sua famiglia fuggirono dal MaroccoMaghreb estremo per raggiungere, toccando [[Acri (Israele)|Acri]], [[Hebron]], e [[Gerusalemme]], l'antica città del [[Cairo]], [[al-Fustat|al-Fustāt]].
 
In Egitto egli poté portare a compimento nel 1168 la prima versione del ''Mishneh Torah'' e, a seguito di numerosi eventi luttuosi che colpirono anche la sua famiglia, finire lo studio della medicina. Secondo la tradizione, è nel 1171 che assunse il ruolo di ''nagid'' (guida)<ref name="Nag"/> della locale comunità ebraica. Negli stessi anni compose anche opere minori di carattere dottrinario e nel 1180 ca. concluse definitivamente il ''Mishneh'', nella forma che possiede tutt'oggi, e dieci anni dopo '''''[[La guida dei perplessi]]'''''.
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L'ultimo ventennio di Maimonide si dimostrò essere il più fecondo dal punto di vista della produzione letteraria e nei successi della carriera: dimostrò il suo attaccamento alla professione medica compilando alcuni trattati in lingua araba su diversi argomenti, dall'igiene ai veleni, e diventando attorno al 1185 medico personale del [[visir]] al-Qādī al-Fāḍil al-Baysāmī, ministro per l'Egitto di [[Saladino]] (''Ṣalāh al-Dīn''). I suoi trattati divennero influenti per generazioni di medici. Conosceva la medicina [[Antica Grecia|greca]] e [[cultura araba|araba]], e seguiva i principi della [[teoria umorale]] nella tradizione di [[Galeno]], senza però accettare ciecamente autorità passate ma usando invece il proprio senso di osservazione e la propria vasta esperienza.<ref name=rosner>{{Cita pubblicazione| url=www.aecom.yu.edu/uploadedFiles/EJBM/19Rosner125.pdf |autore=Fred Rosner |titolo=The Life o Moses Maimonides, a Prominent Medieval Physician |rivista=Einstein Quart J Biol Med |anno=2002 | volume = 19 |numero = 3 |pp=125–128 }}</ref> Nei suoi scritti medici Maimonide non cercava di esplorare nuove idee, bensì di interpretare opere autorevoli già esistenti nel campo, in modo da renderle accettabili.<ref name=frank>{{Cita pubblicazione |autore=Julia Bess Frank |titolo=Moses Maimonides: rabbi or medicine |rivista=The Yale Journal of Biology and Medicine |anno=1981 |volume=54 |pp=79–88 |pmid=7018097 |numero=1 |pmc=2595894}}</ref> Nelle sue interazioni coi pazienti, dimostrava attributi che oggigiorno verrebbero chiamati consapevolezza interculturale e rispetto per l'autonomia del paziente.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Gesundheit B., Or R., Gamliel C., Rosner F., Steinberg A. |titolo=Treatment of depression by Maimonides (1138–1204): Rabbi, Physician, and Philosopher |rivista=Am J Psychiatry |data=aprile 2008 |volume=165 |numero=4 |pp=425–428 | url=https://www.researchgate.net/publication/5470599_Treatment_of_Depression_by_Maimonides_1138-1204_Rabbi_Physician_and_Philosopher |doi=10.1176/appi.ajp.2007.07101575 |pmid=18381913 }}</ref> Sebbene scrivesse frequentemente del suo desiderio di solitudine per potersi avvicinare sempre di più a Dio e approfondire le sue riflessioni – elementi considerati essenziali per un'esperienza profetica secondo la sua filosofia - dedicò quasi tutto il suo tempo alla cura degli altri.<ref>[[Abraham Joshua Heschel]], ''Maimonides'' (New York, Farrar Strauss, 1982), Cap. 15, "Meditation on God," pp. 157–162, e anche pp. 178–180, 184–185, 204 e segg. Vedi anche Isadore Twersky (ed.), ''A Maimonides Reader'' (New York, Behrman House, 1972), che inizia la sua "Introduzione" con i seguenti commenti, p. 1: "La biografia di Maimonide fa subito pensare ad un grande paradosso. Filosofo di temperamento e ideologia, devoto zelante alla vita contemplativa, descrivendo eloquentemente e desiderando la serenità della solitudine e l'esuberanza spirituale della meditazione, ciò nonostante condusse una vita inesorabilmente attiva, che regolarmente lo portava sull'orlo dell'esaurimento".</ref> In una famosa lettera, Maimonide descrive la sua routine quotidiana: dopo avere visitato il palazzo del Sultano, arrivava a casa stanco e affamato, e trovava "anticamere piene di [[gentili]] ed ebrei ... allora li visitavo e scrivevo ricette per curare le loro afflizioni ... fino a sera ... e diventavo estremamente debole."<ref>''Responsa Pe'er HaDor'', p. 143.</ref> Continua poi a scrivere in questa lettera che anche di [[Shabbat]] riceveva membri della comunità.
 
Appare rimarchevole che, nonostante tutto ciò, riuscisse anche a includere la composizione di voluminosi trattati, non solo di medicina e altri studi scientifici, ma anche alcune delle opere più influenti, profonde e sistematiche sull'[[Halakhah]] (legge rabbinica) e la [[filosofia ebraica]] che siano mai state mai scritte nel [[Medioevo]].<ref>Queste opinioni critiche delle sue opere si trovano in quasi tutti gli studi accademici che riguardano l'operato, l'importanza e la figura di Maimonide. Cfr. ''int. al.'', l'Introduzione di Howard Kreisel, nel suo saggio "Moses Maimonides", in ''History of Jewish Philosophy'', ed. Daniel H. Frank & Oliver Leaman, II ed. (New York e Londra, Routledge, 2003), pp. 245–246.</ref> È stato inoltre asserito che questo suo "incessante faticare" gli abbia rovinato la salute e causato una morte prematura a 69 anni.<ref>Questa osservazione sull'"incessante faticare" e le sue deboli condizioni di salute è di Salo Baron, "Moses Maimonides", in ''Great Jewish Personalities in Ancient and Medieval Time'', edito da Simon Noveck ("[[B'nai B'rith]] Department of Adult Jewish Education", 1959), p. 227, in cui Baron cita anche parte della lettera di Maimonide a Ibn Tibbon in merito al suo regime quotidiano che includeva il sabato.</ref> I suoi scritti rabbinici sono tuttora una fonte fondamentale e "senza confronti" per gli ebrei religiosi contemporanei.
 
[[File:Israel - Tiberias - Maimonide grave 001.jpg|thumb|upright=0.9|La lapide sulla tomba di Maimonide]]
Gli ultimi anni della sua vita trascorsero in relativa pace, rispettato e onorato tanto nel mondo arabo in qualità di filosofo, quanto nelle comunità europee della [[diaspora ebraica|diaspora]] come medico e maestro. Morì il 13 dicembre del [[1204]],<ref name="goldin">La data di morte a volte è data come 12 dicembre 1204. Cfr. Hyman E. Goldin, ''[[Shulchan Aruch|Kitzur Shulchan Aruch]] – Code of Jewish Law'', Premessa alla nuova ed. (New York: Hebrew Publishing Company, 1961)</ref> amato e compianto. Si crede che venisse per breve tempo sepolto nello studio (''Beth midrash'', {{lang-he|בית מדרש}}, "Casa dell'Apprendimento") presso la corte della [[sinagoga]], e che, poco dopo e secondo i suoi desideri, la salma fosse esumata e portata a [[Tiberiade]] per una sepoltura definitiva.<ref>''The Life of Maimonides''[https://web.archive.org/web/20101120223728/http://jnul.huji.ac.il/v-exhibitions/rambam/eng/life.html%7D%7D, "Jewish National and University Library".]</ref> La [[Tomba di Maimonide]] sulla sponda occidentale del [[Mare di Galilea]] a [[Israele]] segna la sua collocazione, a volte contestata dagli ebrei [[Il Cairo|cairoti]] che tradizionalmente affermano sia rimasto sepolto in [[Egitto]].<ref>"The End of the Exodus from Egypt" su [https://web.archive.org/web/20110717004152/http://www.hsje.org/The%20end%20of%20the%20Exodus%20from%20Egypt.pdf ''hsje.org''] ''HaAretz Daily Newspaper'', Israele: Amiram Barkat, 21 aprile 2005.</ref>
 
Maimonide e sua moglie, figlia di un certo Mishael ben Yeshayahu Halevi, ebbero un figlio che sopravvisse fino alla maturità,<ref>אגרות הרמב"ם מהדורת שילת</ref> [[Abraham ben Maimon|Abraham]], riconosciuto come grande studioso e che successesuccedette a suo padre come ''Nagid''<ref name="Nag">'''Nagid''', {{ebraico|נגיד}}, è un termine [[ebraico]] che significa "principe" o "capo". Tale titolo veniva spesso attribuito ai leader religiosi delle comunità ebraiche [[sefarditi|sefardite]] durante il [[Medioevo]], generalmente in [[Egitto]].</ref> e medico di corte all'età di diciotto anni. Onorò grandemente la memoria del genitore e nel corso di tutta la sua carriera difese gli scritti paterni contro i critici. La funzione di Nagid venne tenuta dalla famiglia di Maimonide fino alla fine del [[XIV secolo]].
 
Maimonide è grandemente rispettato in [[Spagna]] e una sua statua si trova a [[Cordova]], presso l'[[Sinagoga di Cordova|unica sinagoga della città]] che non fu distrutta durante le persecuzioni. Sebbene nonNon più utilizzata come luogo di [[Ebraismo|culto ebraico]], la sinagoga è aperta al pubblico.
 
Si dice che Maimonide fosse un discendente di [[Re David]], sebbene egli non lo abbia mai affermato.<ref>{{Cita libro|cognome=Karesh|nome=Sarah E.|titolo=Encyclopedia of Judaism|anno=2005|editore=Facts on File|isbn=978-0-8160-5457-2|url=https://books.google.it/books?id=Svzf3uUCFToC&pg=PA283&dq=Maimonides+descendant#v=onepage&q=Maimonides%20descendant&f=false|coautori=Mitchell M. Hurvitz|pagine=305}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Zimmels|nome=H.J.|titolo=Ashkenazim and Sephardim: Their Relations, Differences, and Problems as Reflected in the Rabbinical Responsa|anno=Revised Edition 1997|editore=Ktav Publishing House|isbn=978-0-88125-491-4|url=https://books.google.com/?id=Svzf3uUCFToC&pg=PA283&dq=Maimonides+descendant+%22king+david%22#v=onepage&q=Maimonides%20descendant%20%22king%20david%22&f=false|pagine=283}}</ref>
 
== Opere e bibliografia ==