Affare Tuchačevskij: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 13:
Per mettere in atto il suo piano Stalin si servì di [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Ežov]]<ref name=C9p94>{{Cita|Chauffier 1969|p. 94|Chauffier1969}}.</ref>, nuovo comandante dell'NKVD. Ežov diede incarico a due agenti di contattare il generale [[Nikolaj Skoblin]], aiutante del generale [[Evgenij Miller]]<!-- ru:Миллер, Евгений Карлович -->, capo dell'Organizzazione Mondiale dei militari russi in esilio. L'organizzazione aveva sede in Francia, ed era di idee apertamente antistaliniste. In realtà Skoblin era un agente del [[Sicherheitsdienst]], il servizio di sicurezza delle SS, ma anche il marito dell'ex prima ballerina del Teatro dell'Opera di [[Pietrogrado]], Nadežda Vasil'evna Plevickaja<ref name=C9p95>{{Cita|Chauffier 1969|p. 95|Chauffier1969}}.</ref>, un agente segreto dell'NKVD fin dai tempi della guerra civile. Sia l'NKVD che l'[[Sicherheitsdienst|SD]] erano perfettamente al corrente di tutto questo.
Verso la fine del 1936 due agenti dell'NKVD,
L'incontro tra Skoblin ed Heydrich avvenne a Berlino, presso l'[[Hotel Adlon]]. Il capo dell'SD ebbe subito chiaro l'importanza dell'informazione ottenuta, ed elaborò rapidamente un piano con cui poteva letteralmente decapitare i vertici dell'Armata Rossa, eliminandola dal novero dei potenziali nemici del Reich. Informo immediatamente il suo diretto superiore, [[Heinrich Himmler]], e poi riferì ad Hitler, ottenendo il via all'operazione<ref name="C9p96-0">{{Cita|Chauffier 1969|p. 96, Heydrich disse al Fuhrer per convincerlo: "Se non abbattiamo Tuchačevskij costui perseverando nei suoi sentimenti antitedeschi, potrebbe provocare una guerra preventiva contro il Terzo Reich, prima che questo abbia completato i suoi armamenti"|Chauffier1969}}.</ref>. Per poter fabbricare un compromettente dossier con cui distruggere la reputazione di Tuchačevskij, Heydrich decise di impadronirsi di alcuni documenti autografi del Maresciallo conservati presso la sede dell'[[Abwehr]].
Riga 21:
Per incrementare la credibilità del complotto internazionale, Heydrich decise di coinvolgere il presidente della Repubblica Cecoslovacca, [[Edvard Beneš]]<ref>egli fu scelto da Skoblin come la personalità straniera che avrebbe dovuto preparare Stalin a ricevere senza alcuna diffidenza il dossier relativo a Tuchačevskij</ref>. Skoblin conosceva il capo del servizio informazioni cecoslovacco, Nemanov, ed a Ginevra gli confidò di aver negoziato l'acquisto di certi documenti riservati<ref name=C9p98>{{Cita|Chauffier 1969|p. 98|Chauffier1969}}.</ref>, che vedevano rapporti regolari tra Tuchačevskij ed i trotzkisti. Nematov cercò di verificare la validità di tale informazione e ''scoprì'', tramite l'agente dell'NKVD Grylevič, che Tuchačevskij preparava un colpo di Stato a Mosca in collaborazione con i trotzkisti e con qualche membro dello Stato Maggiore tedesco. La NKVD affiancò a Skoblin un collaboratore per avvalorare le prove, un certo Nikolaj Alekseev<ref name=C9p98/>, che si fece arrestare dalla polizia francese mentre tentava di trafugare i piani di un sommergibile.
Incarcerato a Chèrche-Midi, Alekseev parlò al giudice istruttore di una cospirazione del maresciallo Tuchačevskij, in collaborazione con i
Stalin preparò il terreno alla rimozione di Tuchačevskij pronunciando un violento discorso innanzi al Comitato Centrale, sul pericolo della cospirazione all'interno dello Stato, quindi il ministro degli esteri Molotov interviene sostenendo l'utilità di dare una "decisa ripulita". Tuchačevskij viene convocato al Cremlino, dove gli viene ritirato il permesso d'espatrio proprio mentre era in procinto di partire per Londra come rappresentante sovietico all'incoronazione del nuovo sovrano, [[Giorgio VI d'Inghilterra|Giorgio VI]]<ref>la scusa utilizzata fu quella di un possibile attentato contro il Maresciallo, che doveva avvenire a Varsavia. Ciò mise sull'avviso Tuchačevskij, in quanto il suo viaggio doveva avvenire su una nave da guerra</ref>. La discussione che il Maresciallo ha con Stalin si fece ben presto accesa, poi Tuchačevskij lasciò il dittatore che, ormai convinto del suo tradimento, decise di passare alle vie di fatto. Poco tempo dopo il maresciallo Vorošilov destituì Tuchačevskij dalla carica di Vicecommissario alla Difesa e ne ordinò l'immediato trasferimento nella Regione Militare del Volga. Viene quindi arrestato il generale Gekker, capo dell'Ufficio Relazioni Estere dell'Armata Rossa, e con lui il generale Garkavij, comandante del Settore degli Urali. Durante il suo viaggio per assumere il comando della regione militare del Volga.
|