Dolor y gloria: differenze tra le versioni

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Salvador Mallo è un acclamato regista che ha raggiunto la fama da diversi decenni, ma che da molto tempo si trova in declino fisico e artistico: soffre infatti di un gran numero di malattie, molte delle quali [[psicosomatica|psicosomatiche]], che gli causano gran dolore nelle azioni quotidiane e gli impediscono di lavorare; inoltre da qualche tempo non riesce a deglutire senza strozzarsi. Il regista vive così una vita vuota nel ricordo delle sue antiche glorie.
 
Un giorno viene contattato per presenziare a un [[Cine Club|cineforum]] in cui verrà proiettato ''Sabor'', il suo primo film, al quale viene invitato anche Alberto, suo ex amante e protagonista: i due non si parlano dall'uscita della pellicola a causa di dissapori intercorsi durante la lavorazione. Salvador lo va a trovare per proporgli di collaborare e tra i due si instaura un rapporto molto teso, durante il quale Albertosi lofa iniziainiziare da Alberto all'[[eroina]], nella quale il registatrovandovi trovauna soluzione ai suoipropri mali.
 
Una serie di [[Analessi|flashback]] mostrano l'infanzia di Salvador, bambino povero ma molto intelligente per la sua età, versato nello studio e nelle arti; insieme al padre e alla madre Jacinta si era trasferito a [[Paterna]] in cerca di una vita migliore. Qui la famiglia si era ridotta a vivere in una grotta intonacata, ma - nonostante la povertà - Jacinta era riuscita a dargli sempre il meglio che la vita potesse offrire: Salvador era divenuto così insegnante di Eduardo, un ragazzo più grande [[analfabetismo|analfabeta]], che prendeva lezioni di lettura, scrittura e matematica da lui in cambio di lavori domestici. Successivamente la madre era riuscita ad accordarsi con un sacerdote per farlo entrare in [[seminario]] allo scopo di fargli ricevere una buona istruzione, ma Salvador, che non voleva diventare prete, non aveva mai accettato questa scelta.
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A una replica dello spettacolo assiste casualmente Federico, il primo amore di Salvador, con il quale aveva avuto un'intensa relazione prima della realizzazione di ''Sabor'', e che il regista aveva lasciato a causa della sua dipendenza dalla droga, sentendosi tuttavia sempre in colpa per averlo abbandonato. Sentendo il monologo, l'uomo si riconosce nella storia raccontata e capisce che il testo sia di Salvador e non di Alberto, così chiede a quest'ultimo i recapiti del suo antico amore. Federico e Salvador si incontrano e passano una notte a parlare, chiarendosi a distanza di molti anni. Federico, che si è trasferito a [[Buenos Aires]] ed è ora sposato con una donna, lo assolve dalle sue colpe dicendogli quanto in realtà sia stato importante per la sua redenzione. L'affetto e la passione tra i due sono ancora vivi, ma Salvador rifiuta di avere un [[rapporto sessuale]] con lui; tuttavia quell'incontro lo spinge ad abbandonare definitivamente l'eroina e a farsi visitare per rimediare a tutti i suoi dolori.
 
Salvador scopre che la [[disfagia]] di cui soffre non è dovuta a un [[tumore]], come temeva, ma a una rara forma di [[osteofita|osteofitosi]], che può essere risolta con un semplice intervento chirurgico. Sollevato da questa notizia, il regista rivela alla sua assistente Mercedes di non aver mai superato la morte di sua madre, che poco prima di morire gli aveva rivelato di essere delusa dalla sua [[omosessualità]], e dalil suoproprio risentimento per averlo fatto entrare in seminario. La donna era morta prima che lui potesse adempiere all'ultima promessa che le aveva fatto, ossia di riportarla a Paterna perché vi morisse.
 
Prima di sottoporsi all'operazione, Salvador trova in una galleria d'arte popolare un [[acquerello]] che lo ritrae da bambino. Un altro flashback mostra il momento in cui Eduardo, durante una pausa dei lavori a casa di Salvador, lo aveva ritratto; poco dopo il ragazzo, molto legato al bambino, aveva chiesto di potersi lavare: alla vista del suo corpo nudo, Salvador era svenuto, preso da una gran febbre. Quando Jacinta era rientrata, aveva trovato il figlio a letto e lo schizzo dell'acquerello di Eduardo, compredendo il legame tra i due. Nel presente, Salvador acquista l'acquerello e vi trova scritta dietro una lettera che Eduardo gli aveva inviato mentre lui si trovava in seminario: Jacinta glielo aveva tenuto nascosto nella speranza di non fomentare la sua omosessualità. Salvador rivela a Mercedes di non voler cercare Eduardo, ma desidera scrivere un film ispirato a questa storia, che intitolerà ''El primer deseo'', ossia ''Il primo desiderio''.