Libero Grassi: differenze tra le versioni

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Studi
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== Biografia ==
=== Origini ===
Nato a [[Catania]], ma trasferitosi a 8 anni a [[Palermo]], i genitori gli danno il nome di Libero, in ricordo del sacrificio di [[Giacomo Matteotti]]. La sua famiglia era [[antifascista]] ed anche Libero matura una posizione avversa al regime di [[Benito Mussolini]]<ref name="biografia">{{Cita web|url=http://www.liberograssi.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=55&Itemid=73|titolo=Biografia di Libero Grassi|editore=ITIS Libero Grassi|accesso=10 agosto 2012|urlarchivio=https://www.webcitation.org/query?url=http%3A%2F%2Fwww.liberograssi.it%2Fjoomla%2Findex.php%3Foption%3Dcom_content%26view%3Darticle%26id%3D55%26Itemid%3D73&date=2012-08-10|dataarchivio=10 agosto 2012|deadurl=sì}}</ref>. Nel [[1942]] si trasferisce a [[Roma]], dove studia [[scienzeScienze politiche]] durante la [[seconda guerra mondiale]] e si avvicina al [[Partito d'Azione]].
 
=== La formazione e l'impegno ===
Entra poi in [[seminario]]: non per una vocazione maturata nell'avversità della guerra, bensì per il rifiuto di combattere una guerra ingiusta al fianco di fascisti e nazisti.<ref name=biografia /> Ne esce dopo la liberazione, tornando a studiare. Passa però alla facoltà[[Facoltà universitaria|Facoltà]] di [[giurisprudenzaGiurisprudenza]] all'[[Università degli Studi di Palermo]].
 
Malgrado l'intenzione di divenire [[diplomatico]], prosegue l'attività del padre come [[commercio|commerciante]]. Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] si trasferisce a [[Gallarate]], dove entra nel meccanismo dell'imprenditoria; in seguito torna nel capoluogo siciliano per aprire uno [[Industria tessile|stabilimento tessile]].
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L'imprenditore denuncia gli estorsori (i fratelli Avitabile, arrestati il 19 marzo 1991 assieme a un complice), e rifiuta l'offerta di una scorta personale.
 
La stessa [[Sicindustria]] gli volta le spalle. In una lettera pubblicata sul ''[[Corriere della Sera]]'' il 30 aprile 1991 afferma che «l'unico sostegno alla mia azione, a parte le forze di polizia, è venuta dalla [[Confesercenti]] palermitana»<ref>{{Cita web|url=http://www.addiopizzocatania.org/it/giuseppe-fa|titolo=Addio Pizzo Catania}}</ref> e definisce "scandalosa" la decisione del giudice catanese Luigi Russo (del 4 aprile 1991) in cui si afferma che non è reato pagare la "protezione" ai boss mafiosi.
 
===L'assassinio===
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[[Categoria:Lotta alla mafia]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor civile]]
[[Categoria:Studenti della Sapienza - Università di Roma]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Palermo]]
[[Categoria:Vittime di Cosa nostra]]