City manager: differenze tra le versioni

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*un ''city manager'' assunto dal consiglio, teoricamente in considerazione delle sue capacità manageriali e non dell'appartenenza politica, che sovrintende all'amministrazione municipale, nomina i capi dei [[dipartimento|dipartimenti]] in cui si articola l'organizzazione municipale e cura l'attuazione delle politiche decise dal consiglio. Il city manager è di solito assunto con contratto a tempo indeterminato ma il consiglio può licenziarlo in ogni momento.
 
Nelle contee lache strutturaseguono ètale analogaforma di governo si trovano analogamente: un organo corrispondente al consiglio (detto per lo più ''board of commissioners'', ''county commission'' o ''board of supervisors''), unil suo presidente dello stesso (talvolta denominato anch'esso ''mayor'') e un ''county manager'' o ''county executive''.
 
TaleLa forma di governo ''council-manager'', adottata per la prima volta dalla città di Staunton, in [[Virginia]], nel [[1908]], presenta delle similitudini con le [[società per azioni]]: il consiglio municipale, infatti, finisce per avere un ruolo paragonabile a quello di un [[consiglio di amministrazione]] e il city manager a quello di un [[amministratore delegato]]. Ad essa si contrappone la forma di governo municipale detta ''mayor-council'', che, a sua volta, presenta due varianti:
*nella prima variante, adottata di solito dalle piccole amministrazioni municipali, il consiglio riunisce in sé tutte le funzioni, normative ed amministrative, e nomina i funzionari municipali o, quanto meno, approva le nomine proposte dal sindaco; quest'ultimo presiede il consiglio e, per il resto, ha funzioni eminentemente cerimoniali;
*nella seconda variante, adottata di solito dalle città più grandi, il sindaco, invece, sovrintende alle funzioni amministrative, predispone il bilancio preventivo (di solito sottoposto all'approvazione del consiglio) e nomina i capi dei dipartimenti; in alcune amministrazioni il sindaco nomina un ''chief administrative officer'' (CAO), che risponde solo a lui, dal quale dipendono i capi dei dipartimenti.