Comunicazione aumentativa e alternativa: differenze tra le versioni

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Tra gli anni cinquanta e gli [[Anni 1970|anni settanta]] il progresso della medicina fece sì che un numero sempre maggiore di soggetti riuscivano a sopravvivere a [[ictus]], traumi e malattie pur mantenendo danni cerebrali che rendevano impossibile o difficoltosa la comunicazione. I riabilitatori iniziarono ad utilizzare un numero sempre maggiore di ausili alla comunicazione, anche se i tentativi rimanevano sempre nell'ambito dell'[[oralità]] e non erano sistematici.
 
Il progresso della medicina, il fatto che la disabilità non venisse più nascosta (anche alcuni personaggi famosi dell'epoca, come [[John Fitzgerald Kennedy|J.F.Kennedy]], dichiararono di avere parenti con disabilità comunicativa) e che le varie comunità di [[Sordità|non udentisordi]] esigessero il diritto di essere educati ad ununa [[Lingua dei segni|linguaggiolingua dei segni]], aprirono la strada all'idea di proporre a soggetti con gravi disabilità linguistiche e motorie una serie di [[Simbolo|simboli]] grafici, parte di un vero e proprio linguaggio alternativo.
Il primo programma di CAA venne attuato all'ospedale di Jowa City dal [[1964]] al [[1974]] ed era rivolto a bambini affetti da [[paralisi cerebrale infantile]].
Sempre in questo periodo, cominciò a farsi strada l'idea che la [[tecnologia]] potesse essere di aiuto ai soggetti con difficoltà comunicative attraverso la creazione di ausili o dispositivi adattati che potevano aggirare le disabilità dei soggetti.