Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki: differenze tra le versioni
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Nei giorni precedenti molti scienziati (incluso il fisico nucleare statunitense [[Edward Teller]]) sostennero che il potere distruttivo della bomba poteva essere dimostrato senza fare vittime, per esempio sganciando la bomba in una zona non abitata del Giappone come "avvertimento" nei confronti del governo giapponese. Questa soluzione però non ottenne favori perché avrebbe comportato il consumo a vuoto di una bomba (erano costose e richiedevano tempi lunghi per la loro costruzione) e non vi erano certezze che un tale test avrebbe invece informato i giapponesi del pericolo spingendoli ad allertarsi ancora di più per cercare di intercettare un'eventuale missione di attacco atomico.
I bombardamenti, assieme ad altri attacchi ai civili, si potevano ritenere violazioni delle [[
L'esistenza di resoconti storici che indicano che la decisione di usare le bombe atomiche venne presa allo scopo di provocare una resa anticipata del Giappone tramite l'uso di un potere impressionante, unita all'osservazione che le bombe vennero usate di proposito su obiettivi che includevano dei civili, ha fatto sì che alcuni commentatori osservassero che l'evento fu un atto di [[terrorismo di Stato]]. Lo storico Robert Newman, che è a favore della decisione di sganciare le bombe, prese l'accusa di terrorismo di Stato abbastanza seriamente da replicare che la pratica del terrorismo è giustificata in alcuni casi.
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