Compliance normativa: differenze tra le versioni

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Il concetto di compliance in azienda è solitamente associato anche al concetto di onestà ed etica nei comportamenti spesso in relazione a veri e propri codici etici o principi deontologici dei settori di appartenenza<ref>“Il rispetto delle norme e la correttezza negli affari costituiscono elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria, che per sua natura è fondata sulla fiducia.” Pag. 1 di: Banca d'Italia, "Disposizioni di Vigilanza - La funzione di conformità (compliance)", 12 luglio 2007</ref>.
 
==Perché una funzione di Compliancecompliance?==
L'esigenza di istituire in azienda una funzione specifica di Compliancecompliance nasce dalle riflessioni condotte a livello internazionale, anche a fronte di scandali e fallimenti specie in campo finanziario, che hanno evidenziato l'esigenza di rafforzare presidi organizzativi volti ad assicurare la piena osservanza delle normative riguardanti l'attività svolta e, in particolare, le relazioni con la clientela.
 
Nelle banche, negli intermediari finanziari e nel comparto assicurativo, la funzione di compliance è chiamata a svolgere un ruolo complementare rispetto al sistema di gestione dei rischi previsto dalla regolamentazione prudenziale ([[Basilea II]], [[Solvency II]]); la compliance ha infatti un'ottica prevalentemente '''preventiva''' nel presidiare rischi di carattere legale e reputazionale.