Paranoia: differenze tra le versioni

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Nel significato corrente più abituale, in uso soprattutto nella letteratura psichiatrica [[lingua inglese|anglosassone]], il termine "paranoia" indica una contingenza di disturbo mentale lucido, caratterizzato dalla convinzione delirante del paziente di essere perseguitato (o, più specificatamente, dall'ideazione che qualcuno o qualcosa abbia intenzione di nuocergli). Questa condizione è spesso caratterizzabile come una degenerazione patologica di alcuni tratti caratteriali come la diffidenza, l'inclinazione al [[pregiudizio]] o l'insicurezza. Il sistema di credenze di tipo persecutorio viene elaborato dal paziente in modo lucido e sistematico, ovvero non viene in generale a mancare la funzione razionale. In questo senso la paranoia si può descrivere come un caso particolare di [[disturbo delirante]].
 
Esempi piuttosto comuni sono la convinzione di essere pedinati e spiati, di essere avvelenati, di avereessere unacolpiti da qualche malattia prodotta da azioni nocive di persecutori, di essere circondati da persone inaffidabili o cattiveautrici di congiure, di essere vittima di [[parassita|parassiti]] (come nella [[parassitosi allucinatoria]]), di subire o aver subito [[lavaggio del cervello|lavaggi del cervello]] o [[controllo mentale]], di voler essere allontanati dalla società verso posti lontani dove terzi potranno approfittare della propria mente. Ciò che per una persona normale può essere visto come un evento casuale, per un paranoide o un paranoico può essere considerato intenzionale. Perciò in caso di paranoia a tema persecutorio, quando scatta la paranoia, il paranoico attacca la persona di cui si sente vittima in modo del tutto ingiusto e irragionevole; qualunque risposta possa dare chi è aggredito viene interpretata come un tentativo di inganno e quindi rimugina, parla molto dei suoi problemi, ne controlla i comportamenti.
{{P|Senza fonte, tendenzioso|psicologia|giugno 2014}}