Pietro Bembo: differenze tra le versioni

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[[File:TizianoBembo.jpg|thumb|left|Ritratto di un cardinale, probabilmente Pietro Bembo, da alcuni attribuito a Tiziano ma in realtà opera di [[Jacopo Bassano]]<ref>{{Cita web |url =http://www.szepmuveszeti.hu/adatlap_eng/portrait_of_cardinal_q_9608 |titolo =Portrait of a Cardinal |sito =szepmuveszeti.hu |editore =Szépmûvészeti Múzeum, Budapest |lingua =en |accesso =14 ottobre 2016 |urlarchivio =https://web.archive.org/web/20161018203322/http://www.szepmuveszeti.hu/adatlap_eng/portrait_of_cardinal_q_9608 |dataarchivio =18 ottobre 2016 |urlmorto =sì }}</ref>]]
 
I poeti che lo ispirarono sempre nella sua poesia furono il [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] e [[Francesco Petrarca|Petrarca]]. Amava far accompagnare le sue opere poetiche da fanciulle che suonavano il [[liuto]], ed in un'occasione ebbe l'onore di avere [[Isabella d'Este]] come accompagnamento, a cui poi regalò una copia de ''Gli Asolani''. Nel 1501 dovette lasciare la carica vescovile in seguito agli scandali che lo coinvolsero insieme al suo amante Giovanni Spine.
 
Tornò a [[Ferrara]] nel [[1502]], dove conobbe [[Lucrezia Borgia]], all'epoca moglie di [[Alfonso I d'Este|Alfonso d'Este]], con la quale ebbe una relazione. In quel periodo [[Ferrara]] era in guerra con Venezia per il controllo del [[Polesine]], di [[Rovigo]] e del mercato del sale ("[[Guerra di Ferrara (1482-1484)|guerra del sale]]"). Bembo fuggì nel [[1505]] quando la [[peste]] decimò la popolazione della città.