Agnus Dei: differenze tra le versioni

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mentre la terza volta l'invocazione termina con ''dona nobis pacem'', battendosi il petto con la mano destra ad ogni ''miserere nobis'' e al ''dona nobis pacem'' (mentre la sinistra rimane costantemente appoggiata all'altare fin dal primo ''Miserere'').
 
Durante il rito delle esequie, invece, nell'invocazione, collocata nella medesima parte del rito, si sostituisce ''dona eis requiem'' al posto di ''miserere nobis'', e ''dona eis requiem sempiternam'' al posto di ''dona nobis pacem''. In questo caso, il sacerdote non si batte il petto, ma conserva le mani congiunte durante tutta l'invocazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.webalice.it/ingcom/Utili_file/MissRomVOritus.pdf|titolo=Missale Romanum ex decreto SS. Concilii Tridentini restitutum autoritate S. Pii pp. V promulgatum B. Joannis pp. XXIII cura recognitum, p. 113|autore=|editore=|data=|pp=|accesso=22 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304211126/http://www.webalice.it/ingcom/Utili_file/MissRomVOritus.pdf|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
====Forma ordinaria====
Nella [[forma ordinaria]] del rito romano, l'''Agnus Dei'' si colloca nei riti di comunione: