La città del sole: differenze tra le versioni

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Come si vede ne ''La città del Sole'' ogni singolo aspetto della vita è rigidamente regolato, un dato che l'opera di Campanella condivide con quasi tutti gli scritti concernenti [[Utopia|società utopiche]]: un'eccessiva insistenza sull'ordine e la disciplina che quasi annienta le libertà individuali (basti pensare, ne ''La città del Sole'', all'atto della generazione: non solo gli accoppiamenti sono decisi dai funzionari, persino le ore degli incontri sono determinate). Una volontà di controllare tutti gli aspetti della vita umana che agli occhi moderni può far apparire le varie isole utopiche ben poco attraenti.
 
Sarebbe però un errore decontestualizzare lo scritto del filosofo calabrese, come quelli di [[Tommaso Moro|Moro]] o [[Francesco Bacone|Bacone]], per esempio, dal periodo storico nel quale essi vennero alla luce. Queste opere rappresentano il grande fermento culturale, politico e sociale di quegli anni; sono il risultato concreto di una grande aspirazione al cambiamento, al rinnovamento della società dell'epoca. Nel caso specifico di Campanella, non va dimenticato come nel 1599, pochi mesianni prima della stesura del libro, egli avesse organizzato una [[congiura]] che mirava alla liberazione della [[Calabria]] dal [[Predominio spagnolo in Italia|dominio spagnolo]], all'abolizione della proprietà, all'instaurazione di una democrazia di tipo [[Comunismo|comunistico]] e [[Teocrazia|teocratico]], proprio come esposta nelle pagine de ''La città del sole''. La congiura fu però presto scoperta e il suo artefice evitò la condanna a morte soltanto fingendo la pazzia; sopportando le torture a cui fu sottoposto per smascherare la sua finta follia, riuscì a commutare la condanna nel carcere a vita. Rimase in galera per ventisette anni, nei quali scrisse le sue opere maggiori.
 
L'opera del filosofo domenicano è quindi una preziosa testimonianza della sua passione e delle sue speranze di fronte ad una realtà presente dal carattere tragico. È un'opera che registra alla perfezione le ambizioni delle menti più pronte d'Europa nel [[diciassettesimo secolo]], di fronte al declino irreversibile del [[sistema feudale]] (cancellato dai nuovi processi economici che stavano per dare origine al [[capitalismo]]); di fronte alle nuove scoperte geografiche; di fronte al progresso scientifico delle teorie di Copernico e di Galilei.