Civiltà villanoviana: differenze tra le versioni

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cronologia
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|[[File:Italy-Villanovan-Culture-900BC.png|thumb|Espansione della cultura villanoviana (900 a.C. - 700720 a.C.)]]
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Il '''Villanoviano''' ([[X secolo a.C.]] - [[VIII secolo a.C.]]), o '''cultura villanoviana''' o '''civiltà villanoviana''', è una ''[[facies]]'' della prima [[età del Ferro]], le cui origini vanno ricercate nella [[cultura protovillanoviana]],<ref name=treccanionline>{{Treccani|villanoviano|Villanoviano|accesso=16 ottobre 2018|v=1}}</ref> e rappresenta la fase più antica della [[civiltà etrusca]].<ref>{{Cita libro|titolo =Gli etruschi tra VIII e VII secolo a.C. nel territorio di Castelfranco Emilia (MO) |autore =Diana Neri |editore =All'Insegna del Giglio |città =Firenze |anno =2012 |capitolo =1.1 Il periodo villanoviano nell’Emilia occidentale |p =9 |ISBN =978-88-7814-533-7 |cid = |citazione =Il termine “Villanoviano” è entrato nella letteratura archeologica quando, a metà dell ’800, il conte Gozzadini mise in luce le prime tombe ad incinerazione nella sua proprietà di Villanova di Castenaso, in località Caselle (BO). La cultura villanoviana coincide con il periodo più antico della civiltà etrusca, in particolare durante i secoli IX e VIII a.C. e i termini di Villanoviano I, II e III, utilizzati dagli archeologi per scandire le fasi evolutive, costituiscono partizioni convenzionali della prima età del Ferro}}</ref><ref name=Bartolonivillanoviana>{{Cita libro|titolo =La cultura villanoviana. All'inizio della storia etrusca |autore = Gilda Bartoloni|wkautore = Gilda Bartoloni|editore = Carocci editore|città = Roma|anno = 2012|cid = }}</ref><ref name=Torellicolonna2000>{{Cita libro|titolo = Gi Etruschi|autore =Giovanni Colonna|wkautore = Giovanni Colonna (etruscologo)|curatore = Mario Torelli|editore =Bompiani |città = Milano|anno = 2000|capitolo = I caratteri originali della civiltà Etrusca|p =25-41 |cid = }}</ref><ref name=Torellibriquel2000>{{Cita libro|titolo = Gi Etruschi|autore =Dominique Briquel |wkautore = Dominique Briquel|curatore = Mario Torelli|editore =Bompiani |città = Milano|anno = 2000|capitolo = Le origini degli Etruschi: una questione dibattuta fin dall'antichità|p =43-51 |cid = }}</ref><ref name=Torellibartoloni2000>{{Cita libro|titolo = Gi Etruschi|autore =Gilda Bartoloni |wkautore = Gilda Bartoloni|curatore = Mario Torelli|editore =Bompiani |città = Milano|anno = 2000|capitolo = Le origini e la diffusione della cultura villanoviana|p =53-71 |cid = }}</ref>
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{{citazione|Gli Etruschi stessi facevano risalire l'origine della nazione etrusca a una data corrispondente all'XI o al X sec. a.C.: Varrone (in Cens., Nat., XVII, 5-6 e in Serv., Aen., VIII, 526) riferisce che nei libri rituales risultava che la durata del nomen etrusco non avrebbe superato i dieci secoli; Servio ancora ricorda (Ecl., IX, 46) che, secondo Augusto, gli aruspici ritenevano che nel periodo del suo impero sarebbe iniziato il X sec., quello della fine del popolo etrusco.|[[Gilda Bartoloni]], la cultura villanoviana in "Enciclopedia dell'Arte Antica", Treccani, Roma 1997.<ref>Gilda Bartoloni, ''la cultura villanoviana'' in "Enciclopedia dell'Arte Antica", Treccani, Roma 1997,vol. VII, p. 1173 e s 1970, p. 922.</ref>}}
 
Durante la prima [[età del ferro]], tra il [[X secolo a.C.|X]] e l'[[VIII secolo a.C.]], l'aspetto villanoviano caratterizzò l'[[Etruria]] tirrenica ([[Toscana]] e [[Lazio]]), l'[[Emilia-Romagna]] (in particolare, la zona di [[Bologna]] e [[Verucchio]] nel riminese), le [[Marche]] ([[Fermo]]), la [[Campania]] ([[Capua antica|Capua]], [[Capodifiume]], [[Pontecagnano]], [[Eboli]], [[Sala Consilina]]), mentreemergendo ladalla precedente [[Cultura protovillanoviana|cultura proto-villanoviana]] che si sviluppòera sviluppata in ampie parti d'Italia in un'epoca grossomodo corrispondente, si ritiene, all'arrivo della seconda grande ondata di [[indoeuropei]].
 
Tra [[Toscana]], [[Lazio]], [[Emilia]] e in alcune aree della [[Campania]] e della [[pianura padana]] orientale gli insediamenti villanoviani paiono molto fitti, sovente ve ne sarebbe uno ogni 5-15 km, su ogni collina adatta per la difesa e posta vicino a fonti d'acqua pura, con altri insediamenti più piccoli nelle zone costiere (anche qui però piuttosto fittamente distribuiti, a occupare la maggior parte dei porti naturali, ampi tratti della costa tirrenica rimanevano però impaludati) e nelle zone montuose appenniniche (di transumanza, ma anche i principali passi della zona umbro-marchigiana e le zone montuose prossime a Perugia). Nel IX secolo a.C. gli insediamenti villanoviani sembrerebbero capillarmente distribuiti in buona parte dell'[[Italia centrale]], piuttosto omogenei da un punto di vista della cultura materiale e diffusi, anche se sovente in maniera isolata, nell'Italia tirrenica meridionale e in varie zone dell'[[Italia settentrionale]] e adriatica.
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Questa teoria è stata fortemente sostenuta da [[Mario Torelli]],<ref>Mario Torelli, ''Storia degli Etruschi'', Laterza, 1981-2012 pp. 32 e ss., si veda anche pp. 43 e ss.</ref> anche per i protovillanoviani e sottolineando come l'area culturale villanoviana sia sovente costituita da enclave (e colonie) all'interno di aree culturali differenti, riassorbite dalle civiltà adiacenti (per esempio l'enclave di Capodifiume-Roccadaspide all'interno dell'area culturale Enotria, e divisa in zone economico-culturali diverse). Questa teoria è quella più accettata (sia pure non unica) dalla comunità scientifica, anche perché vi sono isoglosse linguistiche dell'etrusco corrispondenti ad alcuni insediamenti villanoviani (es. Volturno) e iscrizioni in caratteri etruschi arcaici in corrispondenza del villanoviano IV (secolo VII) Bolognese.
 
==Periodizzazione e cronologia==
La cultura villanoviana è divisa in Villanoviano I dal 900 a.C. al 800 a.C. circa e il Villanoviano II dall'800 a.C. circa al 720 a.C.<ref name=Bartoloni2012>{{Cita libro|titolo =Introduzione all'Etruscologia |autore =|wkautore = Gilda Bartoloni|curatore =Gilda Bartoloni|wkcuratore=Gilda Bartoloni |traduttore = |illustratore = |altri = |url = |via = |editore =Hoepli |città = Milano |anno =2012|lingua = Italiano|annooriginale = |volume = |opera = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |posizione = |ISBN = |LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = |citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref> La fase successiva (Villanoviano II) vede cambiamenti radicali, testimonianze del contatto con la civiltà ellenica e del commercio con il nord lungo la [[via dell'ambra]]. Con l'ultima fase del Villanoviano (Villanoviano II) gli Etruschi, in particolare l'[[Etruria|Etruria meridionale]], entrano nel [[periodo orientalizzante]]. Per le aree più settentrionali del mondo etrusco, come l'[[Etruria padana]] e in particolare l'area bolognese, Villanoviano III (720-680 a.C.) e Villanoviano IV (680-540 a.C.) sono ancora oggi in uso come periodizzazione.
 
{| class="wikitable"
|-
! Villanoviano
! Cronologia
|-
| Periodo I: Villanoviano I
| 900-800 a.C.
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| Periodo II: Villanoviano II
| 800-720 a.C.
|-
| Periodo III: Villanoviano III (per l'area bolognese)
| 720-680 a.C.
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| Periodo IV: Villanoviano IV (per l'area bolognese)
| 680-540 a.C.
 
|}
 
== Caratteristiche ==
[[File:Urna cineraria biconica da chiusi IX.VII sec. ac. 01.JPG|thumb|left|Urna cineraria biconica da [[Chiusi]] IX-VII secolo a.C.]]
[[File:MuseoUrna guarnacci,a tombacapanna delin guerrierobronzo, di poggiodalla allenecropoli crocidell'osteria, elmo800-750 crestatoac 01ca.JPG 04.jpg|thumb|TipicoUrna elmoa crestatocapanna villanoviano,dalla tombanecropoli del guerrierodell'Osteria di poggio alle croci[[Vulci]] IX-VIII secolo a.C., [[Museo Guarnaccinazionale etrusco di Villa Giulia]], Volterra[[Roma]]]]
[[File:Museo guarnacci, tomba del guerriero di poggio alle croci, elmo crestato 01.JPG|thumb|Tipico elmo crestato villanoviano, tomba del guerriero di Poggio alle Croci VIII secolo a.C., [[Museo Guarnacci]], Volterra]]
La principale caratteristica della civiltà villanoviana, con precedenti nel "[[Cultura protovillanoviana|protovillanoviano]]" (XII-X secolo a.C.) della fase finale dell'[[età del bronzo]], erano le [[Sepoltura|sepolture]] ada [[Cremazione|incinerazione]], nelle quali le ceneri del defunto erano ospitate in un'urna: la pratica funeraria ha somiglianze con gli aspetti della "[[cultura dei campi di urne]]" della pianura [[Danubio|danubiana]]. Nelle [[necropoli]] villanoviane è però attestato anche il [[Sepoltura|rito inumatorio]] con ''tombe a fossa'' che, a partire dagli inizi dell'VIII secolo a.C., coesiste con quello [[Cremazione|crematorio]].
 
Nelle vicinanze degli abitati, alcuni dei quali in questo periodo assumono proporzioni senza precedenti, tanto da essere definiti ''centri protourbani'', si trovavano le aree funerarie, caratterizzate da ''tombe a pozzetto'' (pozzi scavati le cui pareti erano eventualmente rivestite in ciottoli), ''tombe a fossa'' (destinate all'inumazione del defunto) e ''tombe a cassetta'' (dette anche ''a cassone'', costituite da lastre di pietra). Le urne cinerarie erano costituite prevalentemente da vasi biconici, ma anche da [[Olla (contenitore)|olle]], brocche biconiche (o ovoidali) ede [[Anfora|anfore]]. Un altro tipo di cinerario, comune all'area di [[cultura laziale]], è l<nowiki>'</nowiki>''urna a capanna'', attestata nell'Etruria costiera e meridionale interna, che si ritiene fosse riservata ai ''[[pater familias]]''. Il tipico ossuario biconico era provvisto di una o due anse orizzontali impostate sul punto di massima espansione; nel caso di vasi con due manici di cui uno spezzato, si è ipotizzato una funzione rituale ([[Gilda Bartoloni]]). Le urne cinerarie erano chiuse da scodelle rovesciate o, a volte, da elmi per alcune sepolture maschili.
 
Il corredo funerario poteva comprendere morsi di cavallo, rasoi lunati (con la lama a forma di mezzaluna), [[fibula (spilla)|fibule]] (spille chiuse per le vesti) "serpeggianti", spilloni e armi per gli uomini, oppure elementi di cinturoni, fibule "ad arco", spirali per capelli ed elementi del telaio per le donne. Nelle deposizioni villanoviane risulta poco diffusa la presenza di elementi ceramici diversi dall'urna cineraria e dal coperchio della stessa.
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== Insediamenti ==
[[File:Cinerario con elmo di copertura da tarquinia, IX secolo ac.jpg|thumb|left|Urna da Tarquinia con copertura ceramica a elmo, IX secolo a.C., [[Museo archeologico nazionale di Firenze]]]]
[[File:Museo guarnacci, tomba villanoviana dalla necropoli delle ripaie ix sec. ac.JPG|thumb|Tomba villanoviana aldalla necropoli delle Ripaie IX secolo a.C., [[Museo Guarnacci]] di Volterra]]
 
Non sono chiari i rapporti della cultura villanoviana e protovillanoviana con quella delle [[terramare]], sviluppatasi nell'[[età del bronzo]] (seconda metà del [[II millennio a.C.]]) nella [[pianura padana]], che ugualmente praticava il rito dell'[[Cremazione|incinerazione]], ma con cui manca ogni continuità negli insediamenti. (iI villaggi terramaricoli vengono abbandonati nel [[XII secolo a.C.]] per ragioni ancora sconosciute, mentre gli insediamenti villanoviani risalgono al [[IX secolo a.C.]]) e quelli protovillanoviani all'XII secolo a.C.
 
Tuttavia risalendo nel tempo, nella zona geografica occupata nella prima età del ferro dai gruppi portatori dell'aspetto villanoviano, nella tarda e nella piena età del bronzo si riconosce già una presenza permanente di gruppi organizzati sulla base di un rapporto stabile tra insediamenti e territorio. Numerosi abitati occupati nelle fasi non avanzate della [[Età del bronzo|media età del bronzo]] (intorno al [[XVII secolo a.C.]]) prosperano attraverso le successive fasi del [[Età del bronzo|Bronzo Medio 3]] (aspetto stilistico "appenninico"), del [[Età del bronzo|Bronzo Recente]] (aspetto subappenninico del [[XII secolo a.C.]]) e del [[Età del bronzo|Bronzo Finale]].