Giovanni Consorte: differenze tra le versioni

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In data 25 ottobre 2006, invece, Consorte, [[Ivano Sacchetti]] (ex presidente Unipol Banca e vicepresidente di Unipol) e il finanziere Emilio Gnutti sono stati condannati a 6 mesi di reclusione dal giudice di Milano Elisabetta Meyer con l'accusa di [[insider trading]] su titoli Unipol, stabilendo in 92.500 euro i danni patrimoniali e non patrimoniali che andranno risarciti dai tre condannati, in solido tra loro, alla [[Consob]], parte civile nel processo. "Amareggiati e increduli" per l'esito della sentenza del Tribunale di Milano, Consorte e Sacchetti hanno sottolineato il fatto che si tratta comunque "solo del primo grado di giudizio".
 
Nel luglio 2007 la vicenda torna all'onore delle cronache perché una richiesta del [[Giudice per le indagini preliminari|Gip]] di Milano [[Clementina Forleo]] chiede al Parlamento di acquisire come prove il testo delle telefonate intercorse tra il Consorte e [[Massimo D'Alema]] e [[Piero Fassino]]. L'ipotesi è di una guida "anche" politica alla scalata di BNL della quale Consorte sarebbe stato l'esecutore ottemperando alle volontà politiche dei suoi referenti.
 
Nel novembre 2007, Consorte viene condannato in appello, con sentenza che conferma la pena di 6 mesi ottenuta in primo grado. Consorte ha dichiarato: «Sono condannato per aver agito nell'interesse di Unipol. È una sentenza che non capisco: faremo ricorso in Cassazione».<ref>[http://qn.quotidiano.net/2007/11/12/46841-consorte_sacchetti_confermata_condanna_mesi.shtml Quotidiano Net - Consorte e Sacchetti, confermata la condanna a 6 mesi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>