Giancarlo Antognoni: differenze tra le versioni

 

===Allenatore e dirigente===

 

Rientrato a [[Firenze]], nel 1990 accettò le offerte della società viola percorrendo una trafila d'incarichi sotto la gestione dei Cecchi Gori (il padre [[Mario Cecchi Gori|Mario]] prima e il figlio [[Vittorio Cecchi Gori|Vittorio]] poi). Partito come osservatore, divenne in seguito team manager fino a ricoprire le mansioni di direttore generale; tra le sue operazioni come dirigente, quella che Antognoni considera il suo «fiore all'occhiello» fu l'acquisto del portoghese [[Rui Costa]].<ref name="Borgi"/><ref name="Costa"/> In mezzo a tutto ciò assunse brevemente, assieme a [[Luciano Chiarugi]], la responsabilità tecnica della squadra sul finire della tribolata stagione 1992-1993, culminata con la retrocessione dei gigliati in cadetteria dopo oltre mezzo secolo.<ref>{{cita web|url=http://it.violachannel.tv/caduta-rinascita.html|titolo=La caduta in B e la rinascita|urlarchivio=https://archive.is/20120713020525/http://it.violachannel.tv/caduta-rinascita.html|dataarchivio=13 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>