Istituto Autonomo Case Popolari: differenze tra le versioni

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specifico
Non esiste solo Marcello.
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Già nel [[1906]] l'ICP aveva completato le sue prime realizzazioni, fra le quali quelle al [[quartiere Flaminio]], nel [[1907]] iniziarono quelle del [[rione]] [[San Saba (rione di Roma)|San Saba]]<ref name=aterroma /> il cui completamento si ebbe negli [[anni 1920|anni venti]] e che per le soluzioni applicate ha nel corso del tempo acquisito valore urbanistico e progettuale autonomo e peculiare<ref>[[Ettore Maria Mazzola]] (a cura di), ''"Contro storia" dell'architettura moderna: il caso di Roma'', Volume 46 di ''Saggi e documenti di storia dell'architettura'', Alinea Editrice, 2004 - ISBN 8881258765</ref>. I progetti dell'allora giovane [[architetto]] [[Quadrio Pirani]] spiccano nelle citazioni di settore e San Saba nel tempo diviene, secondo [[Vittorio Sgarbi]], "''un momento essenziale della visita a Roma''"<ref>Vittorio Sgarbi, ''L'Italia delle meraviglie'', Bompiani, 2012 - ISBN 8858706951</ref>.
 
Un intervento di analoga progressiva rivalutazione in epoche successive è quello che l'ICP attuò al quartiere [[Garbatella]]<ref name=aterroma />, per il quale progettarono [[MarcelloMassimo Piacentini]] e [[Gustavo Giovannoni]] e la cui prima pietra fu posata dal re [[Vittorio Emanuele III]] il 18 febbraio [[1920]], ora "compleanno del quartiere"<ref>Cosmo Barbato, ''[http://www.caragarbatella.it/a2010/2010/febbraio-2010/quel-18-febbraio-1920-nasceva-il-quartiere-giardino Quel 18 febbraio 1920 nasceva il quartiere giardino] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150114032822/http://www.caragarbatella.it/a2010/2010/febbraio-2010/quel-18-febbraio-1920-nasceva-il-quartiere-giardino |date=14 gennaio 2015 }}''</ref>.
 
[[File:GARBATELLA113A.jpg|thumb|upright=1.3|left|La [[Garbatella]], [[quartiere di Roma]]]]