Mangog: differenze tra le versioni

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Successivamente, Mangog fu riportato in vita da Loki, ma fu sconfitto quando Thor lo separò dalla sua fonte di energia, riducendolo alle dimensioni di un ratto. Mangog fu poi aiutato dal mago Igron e assunse le sembianze di Odino per prendere in segreto la forza vitale degli asgardiani, indebolendoli, e pianifica di prendere la spada di Odino. Dopo una lotta con Thor, Mangog fu sconfitto con la liberazione del vero Odino.
 
Mangog non apparve fino alla seconda serie di The Mighty Thor, scritta da Dan Jurgens e disegnata da John Romita Jr., dove si allea con [[Thanos]] (successivamente rivelato essere in realtà un clone del vero Thanos in [[Infinity Abyss]]), intenzionato ad usare la Pietra dell'Illuminazione e le lacrime di Tarene per distruggere la galassia. Durante la loro ricerca, il clone di Thanos e Mangog seminarono morte e distruzione sul pianeta Rigel-3, uccidendo milioni di rigeliani. Mangog fu alla fine sconfitto da Thor quando questi ha messo il martello Mjolnir dentro la bocca del mostro per poi sparare un raggio di Anti-Forza all'interno. Thor poi sconfisse il clone di Thanos grazie a una speciale armatura benedetta dalla Odinforce. Mangog ricomparve nella saga di Ragnarok, dove viene rapidamente disintegrato da Thor potenziato dalla Odinforce e dalla Conoscenza delle Rune.
 
Mangog ritorna sulle pagine della mini-serie di Thunderstrike dove viene accidentalmente riportato in vita da un generatore mistico usato dal folle Adam Mann. Quando Thor chiede come ha fatto a risorgere, Mangog risponde che l'odio può essere placato ma mai distrutto. Viene sconfitto dal giovane Thunderstrike che lo lancia nel cuore di una stella lontana.