Regalia: differenze tra le versioni

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=== Lotta per le investiture ===
Sono considerate regalie anche i diritti dell'imperatore o di un sovrano di nominare vescovi o arcivescovi, o di presiedere con funzionari statali all'amministrazione fiscalefis4cale e giuridica delle diocesi dell'impero o della nazione. Tali privilegi sorsero entro la [[chiesa cattolica|Chiesa Romana]], nelle concessioni operate dai papi agli imperatori in lotta contro l'[[arianesimo]] o la [[chiesa ortodossa]], e furono poi ampiamente contrastate da [[papa Gregorio VII]], nel fenomeno conosciuto più genericamente dalla storiografia come [[lotta per le investiture]].
 
Gregorio VII, nelle sue riforme, sancì il diritto esclusivo del papa di nominare vescovi e arcivescovi, e di stabilirne vicari e supervisori. Tale movimento noto come "riforma gregoriana" fu più volte oggetto di dibattito giuridico: al sorgere della [[riforma protestante]], quando fu messo in discussione il fondamento storico e teologico del primato del [[vescovo di Roma]], nelle scuole giuridiche europee più sensibili agli influssi del [[giansenismo]], e nelle disposizioni politiche di alcuni sovrani in [[Francia]] ([[gallicanesimo]], [[Primo Impero francese|Impero napoleonico]]), [[Austria]] ([[giuseppinismo]]), o [[Spagna]] e [[Regno di Napoli|Napoli]] ([[Borbone|Borboni]]).