Al-Zubayr ibn al-Awwam: differenze tra le versioni

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Al-Zubayr b. al-ʿAwwām fu il quinto [[musulmano]] a convertirsi e fu tra i partecipanti alla "[[Piccola Egira]]" in [[Abissinia]]. Prese parte a ogni fatto d'arme e politico del primo [[Islam]], guadagnandosi da parte di Maometto il soprannome di ''al-Hawārī'' (apostolo) per la sua assoluta fedeltà.
 
Nipote di [[Khadija bint Khuwaylid|Khadīja]] (prima e, finché visse, unica moglie di [[Maometto]]), era di condizioni economiche assai abbienti. Prese parte anche ad alcune attività militari, come quella che lo vide alla guida dei rinforzi giunti in Egitto e che, sotto la guida di [[Amr ibn al-As|ʿAmr ibn al-ʿĀ{{unicode|ṣ|}}ʿĀṣ]] condussero alla caduta della fortezza bizantina di Babilonia, prodromo della conquista dell'intero Paese.
 
Pur essendo stato costretto a riconoscere la caotica successione di [['Ali ibn Abi Tàlib|ʿAli ibn Abī Tālib]] dopo l'assassinio di [['Othmàn ibn 'Affàn|ʿUthmān ibn ʿAffān]], insieme a [[Talha ibn 'Ubayd Allah|{{unicode|Ṭ|}}al{{unicode|ḥ|}}a ibn ʿUbayd Allāh]], al-Zubayr tornò sulla sua decisione e contribuì a organizzare l'opposizione armata al califfo fino alla decisiva [[Battaglia del Cammello]] nel 656, in cui indirettamente trovò la morte, ucciso da ʿAmr b. Jurmūz (o, secondo altra tradizione, da al-Ahnaf b. Qays), probabilmente per ingraziarsi il vincitore: il [[califfo]] [[Ali ibn Abi Talib|ʿAlī b. Abī {{unicode|Ṭ|}}ālib]].