Wernher von Braun: differenze tra le versioni

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All'inizio del [[1925]] incominciò a frequentare la scuola al [[Ettersburg|castello di Ettersburg]] presso [[Weimar]], dove comunque il suo rendimento, in particolare nelle materie scientifiche, si mantenne su livelli insufficienti. A scuola Wernher non eccelleva né in [[fisica]] né in [[matematica]], finché non acquistò un libro dal titolo ''Die Rakete zu den Planetenräumen'' ("Il missile nello spazio interplanetario") scritto dal pioniere della missilistica [[Hermann Oberth]]. Da quel momento in poi si applicò talmente tanto alla matematica da arrivare ad eccellere in quel campo. All'età di dodici anni causò dei danni notevoli in seguito all'esplosione di un vagone giocattolo al quale aveva attaccato dei [[fuoco d'artificio|fuochi d'artificio]], ispirato in questo dagli studi sulle auto a propulsione pubblicati in quegli anni da [[Max Valier]] e [[Fritz von Opel]]. Il giovane von Braun venne tenuto in custodia dalla polizia finché non arrivò il padre. Nel [[1928]] la sua famiglia lo trasferì al collegio Hermann-Lietz-Internat nella [[Frisia orientale]], presso l'isola di [[Spiekeroog]] nel [[Mare del Nord]]; fu qui che cominciò ad appassionarsi ai viaggi spaziali.
 
Nel [[1930]] incominciò a frequentare l'[[Università tecnica di Berlino|Università tecnica di Berlino]], entrando successivamente nel [[Verein für Raumschiffahrt]] (Società per il Volo Spaziale), dove assistette [[Hermann Oberth]] negli esperimenti sui razzi a motore con combustibile liquido, costruendone egli stesso alcuni, utilizzando materiali di recupero reperiti nelle discariche di rifiuti di Berlino. Dopo avere conseguito il diploma entrò nella [[Humboldt-Universität zu Berlin]].
 
=== La carriera in Germania ===
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Nel marzo [[1944]] la [[Gestapo]] arrestò von Braun per [[Tradimento (reato)|crimini contro lo Stato]] a causa della sua continua pubblicità sulla possibile costruzione di missili capaci di andare nello [[spazio (astronomia)|spazio]]. Ma le accuse caddero, dato che il suo ruolo nella costruzione di macchine da guerra era in costante crescita. Infatti Dornberger e il ministro agli armamenti [[Albert Speer]] riuscirono a convincere [[Hitler]] che senza von Braun la produzione di V-2 sarebbe stata a rischio.
 
Nella primavera del [[1945]], quando l'[[Armata Rossa]] era giunta a 160  km da [[Peenemünde]], von Braun riunì i suoi collaboratori e chiese loro a chi avrebbero voluto consegnarsi. Molti scienziati erano impauriti dai [[Unione Sovietica|sovietici]] e temevano processi o rappresaglie da parte dei britannici (le cui città avevano subito il maggior numero di attacchi con i missili). Così, salendo su un treno munito di documenti falsi, von Braun condusse 500 persone attraverso la Germania distrutta dalla guerra per consegnarsi agli statunitensi. Le SS avevano avuto l'ordine di uccidere gli ingegneri tedeschi in fuga, ma von Braun e gli altri riuscirono ugualmente a consegnarsi alle truppe statunitensi. Gli americani, appena capirono di avere di fronte degli ingegneri di primissimo piano, mandarono subito l'esercito a Peenemünde e a [[Nordhausen]] per requisire tutto ciò che restava dei V2 e distruggere entrambe le fabbriche, riuscendo a stipare in 300 vagoni ferroviari le parti dei missili rimaste, ma buona parte della produzione dell'équipe di von Braun venne requisita dai sovietici.
 
In [[Gran Bretagna]] i missili V-2 avevano causato 2.754 morti e 6.523 feriti e von Braun era considerato un [[criminale di guerra]] da parte della popolazione. Un analogo numero di morti vi fu in [[Belgio]], soprattutto nella città di [[Anversa]]. La missilistica sarebbe diventata l'arma usata nel XX secolo.
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Il primo importante progetto al Marshall Center fu lo sviluppo del Saturn, un razzo in grado di portare [[astronauta|astronauti]] sulla [[Luna]]. A tal proposito lo stesso von Braun, applicandosi al progetto, propose di seguire una tecnica ingegneristica che portasse a un [[rendezvous]] sull'[[orbita terrestre]], ma nel 1962 si convertì all'idea di un rendezvous nell'[[orbita selenocentrica|orbita lunare]], che successivamente mise in pratica. Il sogno di von Braun di vedere un uomo sulla Luna si concretizzò il 16 luglio [[1969]], quando il razzo [[Saturn V]], sviluppato al Marshall, portò l'equipaggio dell'[[Apollo 11]] sulla Luna. Nel corso del [[Programma Apollo]] sei equipaggi di astronauti esplorarono la superficie lunare e lo stesso von Braun collaborò attivamente con [[Kurt H. Debus]], il primo direttore del Kennedy Space Center.
 
Durante l'estate locale del [[1966]]–67, von Braun prese parte a un viaggio scientifico in [[Antartide]] organizzato per lui e altri membri della direzione della NASA.<ref>"Space Man's Look at Antarctica". ''Popular Science'', Vol. 190, No. 5, maggio 1967, pp. 114–116.</ref> L'obiettivo di questa missione era quello di determinare quanto l'esplorazione con metodi scientifici dell'Antartide avrebbe potuto allenare gli astronauti all'[[Esplorazione della Luna|esplorazione della superficie lunare]]. L'interesse di von Braun per l'ambiente si focalizzò essenzialmente nello sfruttamento proficuo delle poche risorse d'acqua dolce disponibili, in virtù della sua idea circa la possibile presenza di acqua (e quindi di vita) anche su altri pianeti e in particolare [[Vita su Marte|su Marte]], per il quale egli auspicava missioni di ammartaggio attorno al [[1980]].<ref>{{Cita news |titolo=Next, Mars and Beyond |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,901107,00.html |citazione=Even as man prepared to take his first tentative extraterrestrial steps, other celestial adventures beckoned him. The shape and scope of the post-Apollo manned space program remained hazy, and a great deal depends on the safe and successful outcome of [[Apollo 11]]. But well before the moon flight was launched, [[NASA]] was casting eyes on targets far beyond the moon. The most inviting: the earth's close, and probably most hospitable, planetary neighbor. Given the same energy and dedication that took them to the moon, says Wernher von Braun, Americans could land on Mars as early as 1982. |editore=[[Time (magazineperiodico)]] |data =25 luglio 1969 |accesso = 21 giugno 2007 }}</ref> Il 4 agosto del 1969 von Braun illustrò (senza successo) alla Commissione spaziale del governo statunitense un progetto per portare un gruppo di astronauti su Marte entro il 1982.<ref>{{Cita libro|titolo = L'esplorazione dello spazio|autore = Giovanni Bignami|wkautore = Giovanni Bignami|editore = Società editrice il Mulino|anno = 2006|lingua = it|ISBN = 978-88-15-11404-4}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.astronautix.com/v/vonbraunmarpedition-1969.html|titolo = Von Braun Mars Expedition - 1969|autore = Mark Wade|lingua = en|accesso = 8 ottobre 2018}}</ref>
 
Nel 1970 von Braun venne assegnato al ruolo di ''NASA's Deputy Associate Administrator for Planning'' al quartier generale della NASA, trasferendosi con la sua famiglia a [[Washington]]. Con l'interruzione del programma Apollo, von Braun comprese di possedere una visione del futuro della corsa allo spazio profondamente diversa da quella della NASA e quindi il 26 maggio [[1972]] rassegnò le dimissioni.