Vittore Buzzi: differenze tra le versioni

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Dopo il [[Prima guerra mondiale|primo conflitto bellico]] si dedicò all'attività di [[Commercio|commerciante]] di prodotti [[Colonialismo|coloniali]]. Successivamente fondò la fabbrica "Alba d'Oro", occupandosi della produzione di [[cioccolato]], [[burro di cacao]], [[cacao in polvere]] e [[the]], con sede in via Greppi a [[Milano]]<ref name=buzzi>{{cita|Vittore Buzzi|p. 4|Vittore Buzzi}}.</ref><ref>{{cita libro| titolo=Annuario delle banche e banchieri d'Italia| editore=| anno=1939|url=https://books.google.it/books?id=oSCESrKlQSgC&pg=PA33}}</ref>.
 
Nel 1941 abbandonò l'attività imprenditoriale, trasferendosi a vivere nella propria villa di [[Cernobbio]]. Lì approfondì gli studi sulla toponomastica milanese, e si dedicò ad attività filantropiche di beneficenza. Contrario al [[fascismo]], fu attivo nel [[Comitato di Liberazione Nazionale]] di [[Como]]<ref>{{cita|Vittore Buzzi|p. 66|Vittore Buzzi}}.</ref>.
 
Abbandonata l'attività imprenditoriale negli anni sessanta, si trasferì a vivere nella propria villa di [[Cernobbio]]. Lì approfondì gli studi sulla toponomastica milanese, e si dedicò ad attività filantropiche di beneficenza.
 
Nel 1967 destinò una grossa parte del proprio patrimonio all'[[Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico|Ospedale dei Bambini di Milano]], che da quell'anno venne a lui intitolato, assumendo appunto la denominazione "Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi"<ref name=buzzi/>.
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È sepolto nel famedio del [[Sepolture illustri del Cimitero Monumentale di Milano]]<ref>{{cita web|url=https://monumentale.comune.milano.it/personaggi-celebri?combine=&page=18|titolo=Personaggi celebri |sito = Comune di Milano - Cimitero Monumentale|accesso=02-12-2019}}</ref>.
 
== La fabbrica Alba d'Oro" ==
Buzzi fondò a Milano la "Alba d'Oro" nel 1941. Come risulta dall'atto costitutivo del 16 luglio 1941, la denominazione dell'attività era "Alba d'Oro società anonima, avente per oggetto la fabbricazione ed il commercio del cioccolato, cacao in polvere, caramelle, confetture, biscotti ed altri articoli dolciari, coloniali ed affini". Il capitale iniziale era di 750.000 [[Lira italiana|lire]] dell'epoca. Nel 1946 l'attività si trasformò in [[società per azioni]] e il capitale fu elevato a 30 milioni di lire. L'"Alba d'Oro" venne messa in liquidazione nel 1953, e il procedimento si concluse il 7 luglio 1960; venne poi cancellata dall'Albo delle imprese nel 1964<ref name=quattro>{{cita web|url=http://quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro-78.pdf|formato=pdf|titolo=Il cioccolato e i bambini|editore = QUATTRO - Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini|pagine=p.6|autore= Sergio Biagini|accesso=02-12-2019}}</ref>.
 
Ancora oggi, in via Greppi 8 a Milano è presente una scritta in ottone che ricorda l'ubicazione della fabbrica di cioccolato che riporta le parole: {{maiuscoletto|SITO ALBA D'ORO}}<ref name=quattro/>.
 
== Note ==