Patti Lateranensi: differenze tra le versioni

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rapporto con la cultura cattolica
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I '''Patti Lateranensi''' sono gli accordi sottoscritti tra il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e la [[Santa Sede]] l'11 febbraio [[1929]]. Sottoposti a revisione nel 1984, essi regolano ancor oggi i [[Relazioni bilaterali tra Italia e Santa Sede|rapporti fra la Repubblica Italiana e la Santa Sede]]. Ai Patti si deve l'istituzione della [[Città del Vaticano]] come [[Stato sovrano|Stato indipendente]] e la riapertura dei rapporti fra Italia e Santa Sede dopo la loro interruzione nel 1870.
==Antefatto=
 
La necessità dei Patti Lateranensi si colloca nell'ambito storico della [[questione romana]]. Nel 1870, con la [[Presa di Roma]], il Regno d'Italia aveva annesso quanto rimaneva degli [[Stato Pontificio|Stati della Chiesa]], ponendo fine al potere temporale dei [[Papa|Papi]]. Lo stesso anno, Papa Pio IX promulgò l'enciclica ''[[Respicientes ea]]'', in cui delineò la visione che degli eventi aveva la Santa Sede: l'Italia era un invasore e occupante illegittimo, il Papa era prigioniero dello Stato Italiano, e gli Stati Pontifici andavano restituiti, sia perché presi ''contra legem'', sia perché il Pontefice non poteva esercitare con sicurezza e libertà la propria autorità religiosa, senza la sovranità su un territorio indipendente.<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/pius-ix/it/documents/epistola-encyclica-respicientes-ea-1-novembris-1870.html|titolo=Enciclica Respicientes ea (Roma, 1º novembre 1870)|sito=w2.vatican.va|accesso=2019-07-26}}</ref>
 
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I Patti Lateranensi non furono gli unici accordi stipulati negli anni successivi alla [[Prima guerra mondiale]] tra il Vaticano e stati esteri, nell'ottica di rendere libera la professione della religione cattolica e di ridare un ruolo diplomatico di primo piano al papato. Tra gli altri vi furono accordi con la [[Repubblica di Lettonia (1919-1940)|Lettonia]] (stipulato nel [[1922]]), con la [[Baviera]] ([[1924]]), con la [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]] ([[1925]]) con la [[Lituania]] e con la [[Regno di Romania|Romania]] (entrambi stipulati nel [[1927]]), con la [[Stato Libero di Prussia|Prussia]] (stipulato nel [[1929]]), con il [[Repubblica di Baden|Baden]] ([[1932]]) e con la [[Germania nazista]] (nel [[1933]]).<ref>Grignola Antonella e Ceccoli Paolo, ''Atlante della religione: nel nome di Dio'', Demetra Edizioni, 2001, ISBN 88-440-2288-5, p. 231</ref>
 
La connessione dei Patti lateranensi con la linea d'indirizzo segnata dai precedenti Concordati fu notata sin dal 1929, come risposta alla critica secondo cui il Papato aveva barattato il suo potere temporale ed il grandioso imprigionamento nel quale ha prosperato per quasi sessant'anni<ref>Mangoni, L. (2002). ''I Patti lateranensi e la cultura cattolica''. Studi Storici, 43(1), 153-165. Retrieved from www.jstor.org/stable/20567126.
</ref>, in cambio di vantaggi di interesse della sola chiesa italiana<ref>"In una parola, che il Vaticano ha sacrificato la sua missione universale ai suoi interessi peculiarmente italiani": André Géraud,[https://www.foreignaffairs.com/articles/1929-07-01/lateran-treaties-step-vatican-policy ''The Lateran Treaties: a Step in Vatican Policy'' Foreign Affairs, July 1929].</ref>.
 
===Gli accordi politici===