Prevosto: differenze tra le versioni

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Essi godevano altresì del diritto di nominare i [[Capitolo (cristianesimo)|canonici]] delle proprie collegiate e di assegnare in [[beneficio ecclesiastico|beneficio]] le rendite di beni fondiari di possesso della loro pieve. Sul territorio di loro competenza, inoltre, stabilivano dei [[vicariato|vicariati]] che venivano affidati ad altri preti e che in seguito si sarebbero evoluti nelle parrocchie ''foranee'' (ossia, le parrocchie che non si trovano in città).
 
Nel caso dei prevosti senza giurisdizione ecclesiastica su un territorio, questi si trovavano prevalentemente nella città di Milano divedove erano posti a capo delle basiliche più antiche o insigni della città. Dal momento che il prevosto aveva anche il ruolo di prefetto del capitolo anche il duomo di Milano aveva un proprio prevosto.
 
Con la soppressione delle pievi ([[Sinodo]] diocesano del [[1972]] presieduto dal cardinal [[Giovanni Colombo (cardinale)|Giovanni Colombo]]), il titolo di prevosto è divenuto esclusivamente onorifico anche nella diocesi di Milano, e in quanto tale è oggi conservato come segno di distinzione e di merito per i parroci delle parrocchie più grandi o insigni.