Diga del Vajont: differenze tra le versioni

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=== Situazione ===
[[File:Cabina comandi diga del Vajont 2.jpg|thumb|right|Interno della cabina comandi centralizzati della diga del Vajont. Dietro la vetrata si scorgono le baracche del cantiere in via di smantellamento, il coronamento della diga, con la strada carrozzabile, e le luci sfioranti del massimo invaso.]]
Negli ultimi anni è avvenuta una ripresa di interesse verso la diga e la tragedia del Vajont<ref>{{cita web|url=http://temi.repubblica.it/corrierealpi-diga-del-vajont-1963-2013-il-cinquantenario/tutto-e-cambiato-ma-le-ferite-restano-aperte/|titolo=Tutto è cambiato, ma le ferite restano aperte, Vajont 1963-2013|accesso=4 febbraio 2016|data=2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006071752/http://temi.repubblica.it/corrierealpi-diga-del-vajont-1963-2013-il-cinquantenario/tutto-e-cambiato-ma-le-ferite-restano-aperte/ |dataarchivio=6 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref> e si sono fatte frequenti le visite guidate da parte di specialisti interessati agli aspetti scientifici della diga, ma anche di gente comune.
[[File:Diga erto.jpg|thumb|right|La diga, oggi vista dal belvedere sulla strada S.R 251. In basso a sinistra si può notare il torrente Vajont che bypassa la frana. In basso a destra: si intravede la vecchia strada carrozzabile, usata dopo la costruzione della diga, per l'ingresso alla centrale del Colomber posta in caverna, e lo scarico di mezzofondo, ripristinato come drenaggio per la falda acquifera della frana.]]
L'[[ENEL]], proprietaria delle strutture e dei terreni, ha aperto al pubblico nell'estate [[2002]] la prima parte del coronamento sopra la diga, affidando ad alcune associazioni del territorio, tra cui l'Associazione Pro Loco di Longarone, il compito di gestire le visite guidate.